Ci sono differenze sostanziali tra nazione e nazione, regione e regione, città e città. Una piccola, curiosa (e insignificante) differenza che ho notato in questi giorni, è data dal fatto che i tassisti di Milano hanno dotato i loro mezzi, di un comodo navigatore satellitare. A Bologna e Firenze, nei pochi taxi che ho usato, niente. Tutto a mente. Nessuna assistenza tecnologica.
Questo mi porta a formulare un paio di considerazioni. Innanzitutto la professionalità. In realtà non so se considerarlo un indice significativo, ma il fatto che un tassista giri per la città in cui lavoro senza aiuti mi pare bello. Così, la butto lì.
D'altro canto è però finalmente possibile “fidarsi” dei tassisti: con il percorso colorato e ben visibile che ci porta a destinazione diventa più difficile (perché niente è impossibile) controllare che il percorso preso dall'auto non passi per i sette mari prima di portarci dove dobbiamo andare. E questo è uno dei pensieri che turbano chiunque debba utilizzare questo mezzo di trasporto per niente economico (qualsiasi cosa ne dicano tutti (specialmente coloro che fanno parte della categoria)).
A Firenze, come al solito e come da programma, fa sempre un caldo che neanche all'inferno...
Edit: Avevo scritto questo post in treno mentre tornavo alla base. Ecco quindi che sono subito stato smentito al rientro a Milano: il tassista che mi ha portato a casa non aveva nessun aiuto tecnologico. Però... perché c'è sempre un però... quando ho detto la via in cui dovevo andare, mi ha chiesto: E dove sarebbe? Sdong!
Posta un commento