Spesso ci si lamenta delle feste religiose, della loro inutilità, delle loro radici ben radicate nelle tradizioni pagane, delle ipocrisie che ne fanno da sfondo. Tutte considerazioni in parte condivisibili.
Ieri era una festa laica: il 4 novembre, celebrazione della vittoria nella prima guerra mondiale. Non ce ne sono molte di feste laiche (o statali? non mi viene di meglio), e io ci sto anche a festeggiarle, a fermarmi per ricordare eventi e giornate importanti per la nostra giovane Repubblica.
Ma è possibile che non si sia capaci di celebrare altro che paci e guerre, armistizi e battaglie, generali e spedizioni fallite nel mondo, campi di concentramento e adolescenti nascoste in soffitta? Non ho problemi a definirmi pacifista (che non vuole dire stupido e accondiscendente), quindi di ricordare perennemente gli atti più eclatanti della stupidità umana non m'importa molto. Tanto vale passare oltre, no?
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