Ieri sera, complice un viaggio in auto rilassante, mi sono ascoltato una delle n-mila compilation con i successi di Lucio Battisti.
Sarà che di Lucio si sentono sempre quelle 4-canzoni-4 cantate con la chitarra o in spettacoli televisivi scadenti rivisitate da qualche mostro sacro delle tubo catodico italico, ma sono rimasto stupito.
Gli arrangiamenti sono notevoli, sempre, mai banali o scontati. E la voce è usata in tutte le sue possibilità: non credo che Battisti sia stato un virtuoso della voce, ma almeno non ha usato un tono monocorde (Ligabue? Baustelle? Giuliano Palma?) per tutti i suoi pezzi.
Sarà che di Lucio si sentono sempre quelle 4-canzoni-4 cantate con la chitarra o in spettacoli televisivi scadenti rivisitate da qualche mostro sacro delle tubo catodico italico, ma sono rimasto stupito.
Gli arrangiamenti sono notevoli, sempre, mai banali o scontati. E la voce è usata in tutte le sue possibilità: non credo che Battisti sia stato un virtuoso della voce, ma almeno non ha usato un tono monocorde (Ligabue? Baustelle? Giuliano Palma?) per tutti i suoi pezzi.
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