Sono un fermo sostenitore di questa tesi da anni. Ieri è stata la giornata mondiale dell'acqua. Trovo oltremodo errato il modo in cui viene presentata questa emergenza.
Io, come italiano, uso e ho a disposizione centinaia di metri cubi d'acqua l'anno. Un africano molto pochi, tanto che spesso muore letteralmente di sete (e di fame non potendo irrigare le sue colture). Mi dispiace, cercherò di contribuire economicamente alla costruzione di pozzi, acquedotti, strutture di filtraggio, ma è possibile che il mio risparmio vada a beneficiare chi ne ha bisogno?
Se invece di 100 metri cubi d'acqua ne consumo solo 10, gli altri 90 posso donarli a qualcuno? La vedo molto dura: ciò che io non uso va a finire nel mare, diventa salato ed è quindi inutilizzabile da chiunque altro che non via sul percorso del fiume o della falda.
Quindi, viva la festa mondiale dell'acqua, ma non facciamo terrorismo psicologico inutile e dannoso (perché mi fa un po' incazzare) fondato sui luoghi comuni dell'Occidente sprecone delle risorse naturali. Poi magari sbaglio, ma che qualcuno me lo spieghi...
Io, come italiano, uso e ho a disposizione centinaia di metri cubi d'acqua l'anno. Un africano molto pochi, tanto che spesso muore letteralmente di sete (e di fame non potendo irrigare le sue colture). Mi dispiace, cercherò di contribuire economicamente alla costruzione di pozzi, acquedotti, strutture di filtraggio, ma è possibile che il mio risparmio vada a beneficiare chi ne ha bisogno?
Se invece di 100 metri cubi d'acqua ne consumo solo 10, gli altri 90 posso donarli a qualcuno? La vedo molto dura: ciò che io non uso va a finire nel mare, diventa salato ed è quindi inutilizzabile da chiunque altro che non via sul percorso del fiume o della falda.
Quindi, viva la festa mondiale dell'acqua, ma non facciamo terrorismo psicologico inutile e dannoso (perché mi fa un po' incazzare) fondato sui luoghi comuni dell'Occidente sprecone delle risorse naturali. Poi magari sbaglio, ma che qualcuno me lo spieghi...
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