Da molto tempo questo spettro si agita sul capo dell'umanità. La scelta tra lirica e prosa è quasi sempre stata netta: nettamente vincente la lirica nell'antichità e fino a Rinascimento inoltrato, nettamente vincente la prosa dal Settecento fino alle nostre librerie. Naturalmente con qualche eccezione.
Oggi che abbiamo una sterminata produzione di entrambe le tipologie ci è possibile scegliere. Ma non è facile. Al di là di qualsiasi giudizio di valore, oggi, non saprei se un'emozione riuscirei a esprimerla meglio in prosa o pesia. Se afferrare un'immagine e lasciarla sulla pagina a raccontare l'infinito oppure se spiegare analiticamente ogni anfratto della mia anima.
Anche nella musica accade un po' questo: meglio un testo conciso e altamente evocativo o un rap logorroico e straordinariamente ricco di trovate geniali?
A me il dubbio rimane...
Oggi che abbiamo una sterminata produzione di entrambe le tipologie ci è possibile scegliere. Ma non è facile. Al di là di qualsiasi giudizio di valore, oggi, non saprei se un'emozione riuscirei a esprimerla meglio in prosa o pesia. Se afferrare un'immagine e lasciarla sulla pagina a raccontare l'infinito oppure se spiegare analiticamente ogni anfratto della mia anima.
Anche nella musica accade un po' questo: meglio un testo conciso e altamente evocativo o un rap logorroico e straordinariamente ricco di trovate geniali?
A me il dubbio rimane...
Posta un commento