Ogni tanto, quando riprendo in mano l'ormai impolverata 6-corde, mi riprende la voglia di mettermi lì e mettere insieme qualche suono e qualche parola.
Poi guardo il mio computer, che straborda di dischi e canzoni poco o mai ascoltate, e mi chiedo che senso abbia, ormai, mettersi lì a scrivere della pessima musica. Ne abbiamo già molta: un bel po' buona e un bel po' di più che vira al pessimo o che si discosta dai miei gusti personali.
Perché dovrei aggiungere la mia voce stonata e le mie dita tremolanti a questo gran chiasso planetario? Esatto, dovrei aver qualcosa da dire. Ma sono pensieri di un attimo. Non so quanto valga la pena fissarli su un pentagramma.
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