Decadentismo

Sorseggio acqua calda, non bollente, aromatizzata da una miscela di erbe e frutta essicate provenienti da ogni parte del mondo. Tutto ciò è triste, ma al tempo stesso estremamente decadente.

Voglia di cinema

Si parla di cinema, e molto bene, in questo post di Leonardo: non ho competenze o visione complessiva della filmografia di Tarantino per ribattere o essere d'accordo con quanto scritto.

Ma sono articoli come questi, nei quali ci si imbatte quasi per caso, come in un fungo marrone ai piedi di un albero sotto un letto di foglie marroni, che ti fanno venire voglia di tornare in sala o di metterti davanti a uno schermo per gustarsi un film non accontentandosi di sapere come va a finire.Inserisci link

Primarie del PD: un passo avanti

Non c'è niente da fare, questa giornata di Primarie per il PD è un passo storico per la politica italiana, comunque la si pensi.

Non più Andreotti, Cirinipomicini, Borghezi o Diliberti candidati da altri e che ci tocca votare solo per appartenenza alla bandiera. Da oggi "si decide noi".

E sono certo che anche nel Centrodestra, finita la stagione berlusconiana, ci si rivolegrà a questo strumento di democrazia diffusa.

Scriviamo a più non posso!

Leggo su Wired un pensiero trito e ritrito, con però una riflessione collaterale molto interessante.

La constatazione abusata è che i ragazzi, oggi, grazie al web, scrivono molto, spesso male, ma quantitativamente molto di più di quello che le generazioni precedenti abbiano mai fatto.

La riflessione interessante è invece questa: gli studenti (americani) si annoiano nello scrivere i temi perché sanno che il loro unico lettore sarà il professore. Scrivere per prendere un voto sembra loro uno spreco di tempo, di ingegno, di idee.

Come non essere d'accordo con loro? Arriverà il momento in cui scrivere temi sarà di aiuto a qualcuno nel mondo? Chissà, fosse anche solo per stimolare i professori a dare nuove tracce da far svolgere ai propri studenti...


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Steve Jobs e il progresso tecnologico (e me)

Stasera Apple, nel pieno rispetto della (sua) tradizione, ha rinnovato la sua linea di computer "consumer": succede ogni anno, prima del favorevole periodo natalizio, di martedì. C'è però stato un grosso strappo alla tradizione: la nuova gamma è stata presentata senza un keynote, quell'appuntamento un po' freak e un po' "community" in cui Steve Jobs segue un canovaccio ormai classico fatto di amazing, boom, one more thing. Dopo un tumore e un trapianto di fegato, Steve era ritornato sulle scene pochi mesi fa, re-suscitando l'entusiasmo dei fan (suoi e dei suoi prodotti) e prospettando un roseo futuro per l'azienda.

Il fatto che un aggiornamento tanto importante sia stato presentato quasi in sordina, cioè aggiornando semplicemente il sito, porta a fare qualche riflessione: un keynote senza Jobs avrebbe gettato nel dubbio tutti rispetto alle sue condizioni fisiche. Così ci si è probabilmente tolti dall'imbarazzo. Queste sono mie congetture. Magari si è semplicemente deciso che così è più comodo, economico e moderno.

Tutto questo preambolo per una riflessione personale: uno Steve in cattive condizioni di salute, magari prossimo al giorno fatale, mi mette addosso una grande tristezza. Lo sconforto di molti appassionati di tecnologia come me (e come Jobs), che guardano sempre al domani in vista del nuovo sviluppo della tecnica informatica o tecnologica.

Un giorno dovremo tutti abbandonare la rincorsa al futuro. Qualcuno si stanca prima, qualcuno perde interesse, qualcuno ne è costretto dalle circostanze. Ci sarà un giorno in cui anch'io mi dovrò "fermare". E non poter vedere che cosa ci riserva il futuro è uno dei crucci più grandi che non potrò constrastare.

Lunga vita a Jobs e alla sua, e di molti, voglia di vedere e creare e godere del futuro.