Topolino & Cellulari

Sono un fan di Topolino, che, lo so, è il meno "figo" dei fumetti che si possono trovare in edicola, ma a me quello piace, non altri...

E così tutti i mercoledì mi fiondo in edicola per acquistare il nuovo numero (siamo al 2648, neanche Tex...), ma questa settimana ho avuto una sgradita sorpresa. All'interno del packaging c'era una tesserina che prometteva 2 regali per l'odiosissimo Club Zed (talmente odiosoe subdolo da non meritare neppure un link), quello delle suonerie per cellulari, per capirsi: una (fantomatica)
top hit dell'estate GRATIS e un ingresso OMAGGIO x 1 settimana in Club zed!

Le maiuscole non sono mie, è scritto proprio così. E il
x 1 non è mio, è scritto proprio così. Ovviamente sul retro e in dimensioni munuscole c'è scritto che il servizio in abbonamento è gratis per la prima settimana, mentre per la successiva sono 2,50€.

Avrei preferito che dopo la prima settimana gratuita si fosse disiscritti automaticamente e, se il servizio realmente interessava, autonomamente ognuno avrebbe fatto l'attivazione al servizio. Mi sembra una manovra (molto) subdola per colpire i bambini (tutti assolutamente cellular-muniti) fregandoli in qualche modo.

Però confido in loro e nella loro intelligenza e furbizia e scaltrezza sempre più precoce. Facciamoli morire questi succhiasoldi!

Sky & Clouds [1]

Certi giorni, di alzarsi, non si ha proprio voglia (specie se la nottata precedente è finita tardi...). Ma quando il mattino ti accoglie con uno spettacolo così, mi fermo un attimo e penso che ne è valsa la pena.

Francia & Guerra

Ma 'sti diavolo di francesi vogliono decidersi? E in Iraq non ci veniamo perché non è un conflitto promosso dall'ONU. E in Libano non ci veniamo perché, sì, la missione è approvata dall'ONU, ma prima vogliamo vedere cosa fanno gli altri.

Insomma, se l'economia e la politica della comunità europea viaggiano (quasi) sempre sull'asse franco-tedesco (e capisco i dubbi della Germania di non volere soldati tedeschi che ingaggiano un conflitto a fuoco con dei militari ebrei), datevi una mossa e qualcuno vi seguirà. Vi sbrigate a decidere?

E poi che ridere: la Gran Bretagna non entrerà nel contingente (se non in misura limitatissima) perché impegnata pesantemente in altri conflitti. D'accordo, peccato però che l'altro conflitto sia senza l'egida delle Nazioni Unite; quindi, cari inglesi, posate il boccale sul bancone e contribuite alle decisioni dell'organismo di cui fate parte (comodo avere il privilegio del diritto di veto in quanto membri permanenti e poi tirarsi indietro quando è più conveniente!).

EDIT:
Aspetta, aspetta che forse Chirac si è finalmente deciso a fare qualcosa...

Pianeti & Scuola

Siamo riusciti a cambiare anche il sistema solare! Con le parole, con le definizioni, siamo in grado di creare dal nulla (e di ridurre in nulla) di tutto, anche dei pianeti (un po' come quando le case farmaceutiche abbassano la soglia oltre la quale si è considerati malati: si creano migliaia di nuovi pazienti solo modificando un numero).

L'IAU ha infatti stabilito che i pianeti del sistema solare sono in realtà 8 e non 9 come tutti abbiamo imparato a sillabare fin da piccolissimi: da oggi Plutone non è più considerato un pianeta. Dava la sua ridotta dimensione e il suo status di pianeta ghiacciato si doveva decidere se allargare ad altri corpi celesti simili la definizione di pianeta oppure se eliminarlo dal novero degli stessi. Detto fatto: Plutone, fatti un giro più lontano, va', che noi non ti vogliamo!


Frizzi & Lazzi [14]

L'istinto femminile è sempre infallibile, o comunque è troppo faticoso sostenere il contrario.

[Anonimo]


Le puntate precedenti di
Frizzi & Lazzi: [13] - [12] - [11]

Storia & Tv

Ogni volta che qualcuno parla della televisione e dei suoi programmi, non utilizza altri aggettivi che stupida, ignorante, volgare, non culturale, ipnotizzatrice delle masse, etc... Intendiamoci, sono d'accordo con loro: la televisione è per me da anni sinonimo di film, telefilm, documentari, telegiornali, tutti generi che non dipendono da essa o che dal mezzo televisione traggono elementi essenziali alla loro esistenza. Ed è vero che in tv mancano programmi culturali.

Però... però... però... i programmi che documentano eventi storici sono, francamente, assurdi. I vari La storia siamo noi, La grande storia, etc... hanno un unico e grande tema (che per quanto affascinante, dopo 100 puntate diventa monotono anch'esso): il nazi-fascismo. Sembra che non possano trattare d'altro! E la famiglia di Hitler e Mussolini, e le amanti di Hitler e Mussolini, e la morte di Hitler e Mussolini, e i segreti di Mussolini e Hitler, e la Resistenza, e la Guerra Mondiale, e la Grande Offensiva, e la Grande Ritirata, e gli eventi della Guerra, e i Preti della Resistenza, e gli strascichi della Guerra, e lo Sterminio della Guerra, e i Sopravvissuti della Guerra, e la Russia in guerra, e la Francia in guerra... e che due palle!

Da oggi inizio a segnare i titoli dei vari programmi... vedrete che non sbaglio di molto...

Jazz & Comprensione

Ieri serata di lavoro rallegrata da un concerto jazz con il chitarrista Garrison Fewell. Musica dura, senza sconti: contrabbasso, batteria rudimentale e chitarra dalla voce grossa e sporca, per niente conciliante. Nessuna concessione all'orecchio "inesperto", ma standard jazz uniti ad alcune composizioni originali che hanno tentato di farsi largo tra la folla. Un pubblico di non addetti ai lavori, di non amanti di questo genere di musica, che ha rischiato di fare innervosire oltre il lecito i musicisti, impegnati a sovrastare il chiacchericcio degli astanti alla ricerca di una dinamica e di una coordinazione di suoni quasi impossibile. Ci si è messo anche il tempo a remare contro, con una pioggia torrenziale che ha costretto a spostare all'interno gruppo, strumenti, amici e clienti. Tutto sommato me la sono goduta (pur senza arrivare ad amarla del tutto, questa musica) e ho evitato la solita serata condita dai 4/4 del pop più scontato e banale.

Acquisti & Garanzie

Ci sono mille e svariati motivi per decidere di acquistare un prodotto rispetto ad un altro: condizioni di garanzia, affidabilità della marca, disponibilità di budget adeguato. Per una volta è stata una semplice etichetta a convincere la mia ragazza a non acuistare una bilancia Laica. Così tutti gli sforzi di progettazione, di costruzione con sfruttamento di manodopera asiatica, di trasporto, packaging, distribuzione, marketing... tutto questo lavoro perde completamente valore di fronte a un'avvertenza del genere posta sulla scatola. Tutto per una piccola virgola messa a caso tra le parole! (l'etichetta è ovviamente presente su tutti i prodotti della gamma, dal meno al più costoso.)

Bevande & Drink [10]

Quando lavoro io ho fretta. Ho sempre fretta. Ho sempre maledettamente fretta. Perché, come dice il Ministero, Stiamo lavorando per voi. E non perché io abbia voglia di impazzire o sia particolarmente ansioso. Semplicemente perché devo! E allora lasciatemelo fare!

Devo andare, velocemente, avanti e indietro tra la sala e vari punti del locale, perché qualcuno mi chiede dei salatini (che ha un buco allo stomaco), qualcuno vuole un'altra bustina di zucchero (che ne prende sempre due ma mai si ricorda di dirlo prima), perché qualcuno si è dimenticato di dirmi che voleva il ghiaccio nel suo amaro (che se lo metti non lo vuole e se non lo metti lo vuole, e di dirtelo prima non se lo sogna neanche), perché qualcuno non trova una sedia per sedersi (che quelli al tavolo vicino sono due ore che mi dicono che aspettano due amici e le sedie rimangono ostinatamente vuote), perché qualcuno vuole un altro bicchiere (che gli è venuta sete e vuole un goccio d'acqua dalla bottiglietta dell'amico).

Insomma, oltre al normale volume di chilometri per servire da bere, se ne aggiungono degli altri per quisquilie e piccoli particolari. E che succede? Che quel gruppo di ragazzi ha deciso di sostare proprio davanti alla porta per passare la serata col bicchiere in mano, che (lo so che sei in libera uscita) quella coppia cammina a un passo all'ora guardandosi in giro come due fenicotteri nella savana (che non ci vivono, però rende l'idea), che quella ragazza ha deciso (e la decisionme è irrevocabile) che deve ballare (per usare parole grosse) proprio in quel punto in cui devo passare almeno tre volte al minuto, che quei due (sì, proprio loro) devono per forza appoggiarsi a quella mensola di marmo ostruendo completamente il passaggio al banco bar...

Che fatica, ragazzi, che fatica... e come diceva Puccio... e fateme lavora'... fateme lavora'...

Le puntate precedenti di Bevande & Drink: [9] - [8] - [7]

Militari & Israele

La guerra Israelo-Libanese sta ssumendo contorni sempre più inquietanti. Inquietanti per la stupidità che ci sta dietro (oppure sono stupidi i giornalisti che le riportano).

Israele sta per sedersi al tavolo delle trattative per discutere sull'interruzione delle ostilità che l'ONU chiede da giorni. Qual è il motivo che ha spinto i capi di stato (rigorosamente in minuscolo) a cambiare atteggiamento? Si stanno preoccupando per l'alto numero di vittime tra i militari dell'esercito. PLONK! Dove pensavano di essere? A una scampagnata fra amici? Oppure contavo così tanto sulla loro superiorità tecnologica da non aver preventivato vittime consistenti? Ma allora la storia non insegna nulla, perché è lo stesso errore che hanno compiuto gli Stati Uniti prima in Vietnam e Pakistan e poi in Iraq (dove se ne stanno rinchiusi nella loro zona verde).

Congiunta a questa c'è un'altra notizia. Mentre i politici israeliani stanno pensando di accettare una tregua, i capi militari sono in rivolta, perché la risoluzione dell'ONU prevede il ritiro dal suolo libanese occupato con l'avanzata militare di questi giorni ma non il disarmo completo del Libano. PLONK! Cioè vorrebbero il disarmo dell'avversario e mantenere ciò che illegalmente, con la forza, con atrocità e vittime civili erronee hanno conquistato in questi gioni? Ma sono impazziti! Vogliono la moglie piena e la botte ubriaca... ops... sbagliato... insomma noi abbiam vinto e loro devono sparire dalla faccia della Terra? Gli hezbollah (deprecabili e criminali anch'essi, sottolineamolo) accetterebberoi di sedersi al tavolo a trattare su queste basi?

Aida & Arena

Oggi mi ritiro in fase post-adolescenziale e vi parlo un po' dei fatti miei, senza considerazioni generali. Ieri sera ho fatto il mio debutto lirico all'aperto con la visione dell'Aida di Verdi (libretto) in quel di Verona, nella magica atmosfera dell'Arena.

Ecco i voti segnati sul mio personale cartellino:
- Acustica: ottima in senso assoluto ma in realtà scarsa. Voci e strumenti, a 50 metri di distanza in linea d'aria, suonano spenti, vuoti di volume e di corposità. Tranne qualche nota sostenuta dei cantori e la (celeberrima) marcia trionfale del secondo atto, il resto mi è giunto flebile e stentato.
- Scenografia: la scenografia di Zeffirelli e ingegnosa e sontuosa, ma, anche qui, senza binocolo si poteva ammirare ben poco dei particolari dei costumi e delle scene. Tante belle disposizioni simmetriche degli attori, mettiamola così. Nei momenti solisti quei piccoli uomini ciancianti si perdevano in quel vasto piano di legno.
- Orchestra: non sono in grado di giudicare la prova, ma diciamo che è la componente che ho apprezzato di più.
- Cantanti: avranno fatto bene? Aspetterò qualche rencensione per farmene un'idea. Per quel che mi riguarda erano dei piccoli corpicini ammantati in improbabili vesti colorate (un maxischermo no, eh?). Di certo non avrei fatto follie per questa Aida...
- Pubblico: tanti, troppi stranieri. Non perché diano fastidio, ma perché sono un segno ulteriore del disinteresse per la nostra cultura dai parte dei connazionali. Il contingente maggiore era rappresentato da inglesi e tedeschi, ma senza disdegnare spagnoli, qualche russo (dicevano da, da) e gli immancabili giapponesi.

Il vero punto dolente delle serate all'Arena è però, decisamente, il posto sulle gradinate. Scomodo, scomodo, davvero scomodo. Per fortuna i cino-giapponesi dietro di noi se ne sono andati al termine del secondo atto, così abbiamo potuto appoggiare la schiena, almeno quella, al gradino superiore. Quanto ho invidiato gli spendaccioni delle poltroncine...

In conclusione: bello perché era la prima volta. Le prossime certamente le vedrò in teatro... e a quel paese la magica atmosfera dell'Arena!

Frizzi & Lazzi [13]

Uniamo al lazzo di oggi un po' di divertimento, satira religiosa e attualità politica (risentimento personale no, perché visto com'è andata a Mel Gibson, meglio non accennarla neanche).

Un ebreo dice ad un amico:
- Ti ricordi di mio figlio? Tu sai che l' ho sempre educato nel rispetto della religione ebraica. È successa una cosa strana: l'ho mandato in Israele perché crescesse da vero ebreo, e lui... è tornato cristiano.
- È strano. Anch' io ho educato mio figlio nel rispetto della vera religione, ma quando l'ho mandato in Israele, è tornato cristiano anche lui. Questo è molto strano, parliamone al rabbino.
- Rabbino, i nostri figli, che abbiamo educato da veri ebrei sono andati in Israele e sono tornati a casa cristiani.
- Questo è molto strano perché anche mio figlio è andato in Israele e, malgrado sia stato allevato da vero ebreo, è tornato a casa cristiano.
- Cosa possiamo fare?
E il rabbino:
- Chiederemo aiuto al Signore. Signore, Signore di Israele, Dio di Isacco e di Giacobbe, ascoltaci, vogliamo chiederti un consiglio: i nostri figli, tutti degli ottimi ebrei, sono andati in Israele e sono tornati a casa cristiani, che possiamo fare?
E Dio:
- Questo è molto strano, perché anche mio figlio...

Le puntate precedenti di Frizzi & Lazzi: [12] - [11] - [10]

Ricchezza & Celebrità

Chi segue (ogni tanto) questo blog saprà che lavoro in un piccolo bar in un piccolo paese (e chi non lo sa non è che si perde niente). Stasera, come ogni sabato sera, è serata di sold out. E, piccola sorpresa, capita tra i clienti un certo Grignani... non voglio fare lo sbruffone dicendo che non so chi è: non sono un fan della sua musica (questo è certo), ma è un po' che gira in tv e alla radio e quindi lo conosco. E lungi da me il difenderlo, ma devo dire che mi ha fatto una gradevole impressione, soprattutto se confrontato con chi aveva accanto.

Mi spiego meglio. Accanto aveva uno sbruffoncello locale che si atteggiava a divo con un bicchiere di champagne in mano, vassoio di frutta a portata di mano e secchiello del ghiaccio in bella vista. Poco più in là c'era questo sig. Grignani che, seduto al banco, ha sorseggiato la sua birretta, ha fatto due chiacchere con i barman e con le (immancabili) ragazze che hanno voluto una foto con lui, ha pagato, salutato e se ne è andato. Il piccolo arricchito ovviamente era ancora lì a recitare la sua scena del sabato sera.

Chapeau, caro Gianluca.

Pioggia & Sole

È incredibile con che velocità si sia passati da una pioggia torrenziale a un cielo tanto spettacolare (e se ai tropici ci sono abituati... beh, io non lo sono!).

Devo anche ringraziare il mio nuovo cellulare, che fa delle foto accettabili (qui nella dimensione originale) e che, avendolo sempre con se, assicura davvero di cogliere l'attimo quando meno te l'aspetti ma ne hai più bisogno (o ne senti il bisogno).

Milan & Champions

Il Milan è stato finalmente (sic!) ammesso, con piena ufficialità, alla prossima edizione della Champions League. Ma avete letto come?
Il comunicato dell'UEFA è stato davvero pesante nei confronti della società rossonera. Non sono un indovino, ma temo, anzi, sono quasi certo, che il Milan farà una fatica bestiale a superare questo turno preliminare, con tutta la negatività e l'astio che vi portano contro.
Ne riporto alcuni stralci (con il significato reale delle parole che hanno usato):

L’UEFA Emergency Panel, l’organismo competente in materia, ha ammesso l’AC Milan alle competizioni europee UEFA per club per la stagione 2006/07 per ragioni formali e per mancanza di regolamenti specifici che avrebbero impedito l’iscrizione dell’AC Milan nelle specifiche circostanze --> vi ammettiamo perché non abbiamo alcuna legge che ci impedisca di farlo, altrimenti l'avremmo fatto. Eccome se l'avremmo fatto! Potete giurarci!

L’ammissione alle competizioni europee non è stata concessa con piena convinzione da parte dell’organismo di governo europeo del calcio --> ci girano le palle non aver potuto far niente per escludervi.

L’AC Milan ha tratto vantaggio dalla carenza da parte della UEFA di basi legali sulle quali fondare il rifiuto della richiesta di ammissione. La UEFA ha inoltre informato l’AC Milan che verranno effettuati i necessari cambiamenti al regolamento in questa direzione. --> stavolta ci avete fregato, ma non accadrà più che una squadra infangata nel proprio campionato possa partecipare alle nostre belle competizioni europee.

L’UEFA Emergency Panel è seriamente preoccupato del fatto che l’AC Milan possa aver destato l’impressione di essere coinvolto in operazioni volte a influenzare impropriamente il regolare svolgimento del campionato italiano di calcio --> lasciamo questo dubbio, mettiamola sul dubbioso, così le altre squadre non ci faranno causa per averle escluse concedendovi il posto che in realtà non vi spetta.

Dopo aver analizzato le dichiarazioni dell’AC Milan, il Panel ha concluso che la società non abbia ancora compreso completamente la gravità della propria situazione e il danno causato all’immagine del calcio europeo --> siete dei bari, ma, in pieno stile italiano-berlusconiano, voi non c'entrate mai, p sempre tutta colpa degli altri. È il solito complotto ai danni del Cavaliere! (anche se in realtà non ci avete rimesso quasi nulla).

La UEFA non esiterà ad intervenire duramente nel caso l’AC Milan dovesse risultare coinvolto in attività tese a determinare in maniera irregolare il risultato di una gara --> al primo rigore dubbio ve la faremo pagare. Magari anche se non ve lo danno.

Ovviamente sul sito ufficiale del Milan non si fa cenno a questa diatriba, ma si parla di via libera dell'UEFA, di Milan meraviglioso protagonista, di palcoscenico europeo, di musica delle notti dei campioni, di Olimpo delle più grandi d’Europa, di la strada ora è spianata. Quasi quasi mi viene da ridere: d'accordo un po' di parzialità da un organo ufficiale, ma ammettiamo ogni tanto qualche errore. E vogliamo parlare di come avete scaricato Meani, colui che vi ha coinvolto nello scandalo? Neanche in una soap opera (non che ne guardi, ma immagino) ho mai visto disconoscere con tanta veemenza un figlio illegittimo... che classe!

Fumo & Fastidio

Integralista; così è stato definito il ministro Sirchia quando ha introdotto il divieto di fumo nei locali pubblici. Io, da parte in causa (dietro il bancone, non certo come fumatore), ho fatto salti di gioia, avendo il sospetto che questa mossa mi abbia aumentato l'aspettativa di vita di qualche mese.

Mi sono sforzato di capire il perché la gente fumi, anche ora che è diventato (e sempre più lo sarà) problematico farlo. Ho tentato di stilare una lista dei pro e dei contro riguardo a questo vizio e la risposta (che poi è una domanda) è una sola: ne vale davvero la pena?

Contro:
- Costo: le sigarette costano e costeranno sempre più. Soprattutto chi fuma ha provato mille volte a calcolare quanti euro se ne vanno in bionde. E malgrado la cifra iperbolica (1 pacchetto al giorno = 365 all'anno = 4 euro x 365 = 1.460 euro, ma non tutti riescono a fermarsi a un pacchetto dopo qualche anno) l'unica reazione che ho visto è stata... una scrollata di spalle.
- Salute: non sono uno di quelli che la mette giù dura. Ci sono fumatori che vivono fino a cent'anni e non fumatori che muoiono a 30 di terribili malattie. Però è innegabile che i fumatori siano più soggetti ad alcune patologie. Perché non conta solo la livella, ma anche le malattie di gola, polmoni, orecchie e naso che sono causate dal tabacco e dalla nicotina. Anche qui, però, una bella alzata di spalle.
- Fastidio: infastidiscono gli altri, sé stessi e fanno una fatica bestiale a fumare fuori casa (sempre che il coniuge o il convivente non vi sbattano fuori sul terrazzo anche d'inverno a consumare la paglia). Fuori dai locali d'inverno, se si va in casa d'amici ci si sente un po' a disagio... ne vale la pena?
- Dipendenza: il terrore prende il fumatore quando si accorge di essere in un luogo in cui non può reperire sigarette e nel pacchetto gliene è rimasta solo qualcuna. Inizia la fase dello scrocco... piacevole?
- Fascino: personalmente, vedere una donna che fuma non me la rende più desiderabile. Anzi, perde qualche punto a suo favore. Baciare una fumatrice, poi, è quanto di meno desiderabile possa immaginare. Certo, "Chissenefrega di come mi vedi tu!", ma in fondo io parlo sempre per me stesso.

Pro:
- Fascino: secondo qualcuno è affascinante, fa figo vedere qualcuno con la sigaretta in bocca. Per me no (cfr. supra).
- Approccio: chiedere una sigaretta a una ragazza può essere un metodo di approccio, ma forse se ne trova qualche altro migliore (anche senza impegnarsi tanto) che compensi tutti i contro elencati prima.