Mondiali & Faccioni

Riprendo da Akille.net questa segnalazione in tema mondiali-di-calcio. In questa pagina potrete trovare i volti di tutti i giocatori che fanno parte della compagine azzurra che partirà alla volta della Germania mundial: salvate le immagini, stampate il vostro giocatore preferito e avrete uno strumento per la cabala, un possibile elemento di festeggiamento per quel mezzo pareggio rubato che porteremo a casa nel girone di qualificazione, una maschera per il prossimo carnevale (in caso di vittoria diverrà un volto che non potrete (neanche volendo) dimenticare visto che ci propinano ancora e in continuazione i campioni del mondo dell'82! Eccheppalle! E l'urlo di Tardelli, e il silenzio stampa della squadra, e l'esultanza di Pertini, e Bearzot, e i baffi dello zio Bergomi che in realtà era giovanissimo, e Paolo Rossi capocannoniere, e il Brasile sconfitto, e la Germania sconfitta, e Nando Martellini che urla "Campioni del Mondo!").

Un piccolo consiglio: se non avete una stampante in casa o da un amico, lasciate perdere. Non vorrete spendere una fortuna in copisteria e poi ritrovarvi con la faccia stampata dell'unico giocatore che si infortunerà nella fase di preparazione e non scenderà in campo nemmeno un minuto! Qualcuno si era già stampato Zambrotta?

Per chi non avesse voglia di personalizzare la propria faccia, può accontentarsi di aggiornare l'abbigliamento del proprio computer...

Certificazioni & Buon Senso

Ieri ho compilato l'ennesima carta (questa in .pdf) per completare l'assunzione e, come sempre, mi sono ritrovato di fronte la domanda che rischia di mettere in crisi chiunque facendolo precipitare in un vortice di mistiche questioni irrisolvibili: Dichiara di essere tuttora vivente?
Capisco che l'Italia sia il paese dei furbi e che gli Stati Uniti siano la patria delle leggende metropolitane, ma un po' di buon senso no, eh? Assurdo per assurdo che sia chiedere se la richiesta sia fatta per una persona in realtà deceduta, è mai venuto in mente a nessuno che chi compila un modulo di autocertificazione è, per forza di cose, vivente? Oppure bisogna spiegare a qualcuno cosa significa il prefisso auto-?

Perché ho citato gli USA? Perché è ormai leggendario il modulo da compilare all'ingresso del Paese in cui viene chiesta un'autocertificazione che rasenta il ridicolo. Cose del tipo: Dichiara di essere un terrorista? Sì - No. Ora non trovo nessun link, ma se qualcuno mi aiutasse...

Segnalazioni & Internet [3]

287 volumi in formato digitale? Il tutto gratuitamente? Dante-Manzoni-Parini-Alfieri-Leopardi gratuitamente? Sembra non credibile, ma la casa editrice Laterza ha concesso il permesso e i diritti per riprodurre digitalmente la collana Scrittori d'Italia fondata da Benedetto Croce nel 1910.

Complessivamente sono stati digitalizzati in formato immagine 287 volumi, contenenti 179 opere, per un totale di 125.171 immagini. Il tutto lo trovate qui.

E la cultura costa... E l'Iva sui libri... E i libri di testo costano... Sei un professore? Questo è il testo dello scrittore, tu hai un certo numero di ore di lezione per spiegarlo all'alunno: costo? Praticamente nullo (almeno per la letteratura italiana). E così chi fa il gioco sporco, pur rispettando tutte le (proprie) leggi, avrà vita più dura avendo di fronte dei consumatori e dei docenti consapevoli.

Le puntate precedenti di Segnalazioni & Internet: [2] - [1]

Sveglia & Risvegli

Non chiedetemi come mai perché non lo so. Eppure succede a me come ad altri. Per svegliarmi la mattina non uso alcuna sveglia. Mi sveglio automaticamente prima che la sveglia suoni. Il mio orologio interno funziona a comput... mente spenta. Ovviamente un appiglio me lo prendo comunque e se ho la necessità di svegliarmi ad un certo orario, il cellulare o la radiosveglia (che splendida invenzione!) sono pronti a soccorrermi. Ma raramente (e qui includo le serate concluse tardi) ne usufruisco.

Ci sono però un paio di effetti collaterali o manie che mi appartengono e mi perseguitano da tutta una vita collegate allo strumento radiosveglia (rigorosamente acquistate a pochi euro al supermercato):

- Punto sempre l'orario con un -8 finale. Questa mania nasce dalla superstizione. Mi sono messo in testa, tanti anni fa, che l'8 è il mio numero preferito, nonché quello che mi porta più fortuna. Durante la carriera scolastica, quando il pomeriggio ero troppo pigro per studiare, mi accadde un paio di volte di sperare che accadesse qualcosa che mi facesse saltare la sicura (per vari fattori) interrogazione del giorno seguente. Successe puntando la sveglia alle 6.38. Molte altre volte la coincidenza, ovviamente, non si verificò, ma io rimasi legato a quell'effetto placebo. E così anche oggi, per propiziarmi una giornata serena, una vacanza felice, un turno di lavoro senza problemi, punto sempre l'orario con un -8 finale (7.08 o 7.18 in genere).

- L'effetto fastidioso del risveglio con una canzone che viene emessa gracchiante dalla solita macchinetta da 5 euro, è che quelle 4 note che sento al risveglio mi rimangono impresse a fuoco nella mente per ore. Posso non (ri)conoscere il pezzo trasmesso, ma quei 5 secondi che passano dal suono al mio risveglio completo con conseguente spegnimento dell'infernale apparecchio mi segnano per lo meno per tutta la mattinata. So che esistono le sveglie con la suoneria piuttosto che con la frequenza FM, ma sono troppo pigro e avaro per comprarne una quando quella che già possiedo funziona benissimo (almeno per quelle 20 volte all'anno che la uso).

Scrutati & Scrutatori

Oggi è stato il mio primo giorno alle prese con il "lavoro" di scrutatore. Ho fatto almeno 3000 firme tra vidimazione delle schede, doppia firma per ogni elettore partecipante (una perché si è presentato e una perché ha votato... come se uno si presentasse con la sua tessera elettorale e poi salutasse... ovvio che vota!). Ma soprattutto ho firmato porte e finestre, urne e casse: tutto per una sensazione di pseudo-non-broglio.

Tutto però è filato liscio, anche se domani, all'atto della verifica dei voti, ci si aspetta bagarre in grande stile. Si sussurra (ma in un paesotto di 9000 abitanti le previsioni sono precise alla decina, altro che Nexus!) che i due grandi schieramenti in campo, Unione e CdL più o meno mascherati o esibiti (ma che ve lo dico a fare?), si contenderanno la poltrona di sindaco di Costa Volpino per la prossima legislatura con uno scarto di un centinaio di voti (forse meno). Troppo pochi per non lottare su ogni scheda contestata...

Moto & Motori

La mia zona è ricca di appassionati di motociclette. Lo è sempre stato e sempre lo sarà. Però è sempre strano vedere le tracce di questa colonizzazione che dal mio piccolo paese va alla conquista del mondo.

Potrei iniziare con il più illustre Giacomo Agostini, compaesano che detiene il record assoluto di vittorie di campionati mondiali su pista (ben 15 nelle varie classi). Oppure, sempre con natali e residenza a Costa Volpino e passando al fuoristrada, ricordo Ciro De Petri, indimenticabile e indomabile ammiraglio del deserto nelle sue innumerevoli Parigi-Dakar.

Come dimenticare poi la Jolly Moto, storica produttrice di scarichi per i partecipanti al motomondiale e che ci delizia con il passaggio di alcuni grandi campioni che vengono in visita (e quale emozione vedere un motore da un centinaio di cavalli in prova al banco e tirato al limite fino alla rottura) nell'officina artigianale del mio paesello. Officina che sostiene il funambolico Stefano Bonetti (che abita giusto a un paio di chilometri di distanza), plurimo vincitore di Campionati Italiani in Salita (in tutte le classi, come mai nessuno prima) e da un paio d'anni presenza fissa (ricordo che la partecipazione è su invito) e importante al Tourist Trophy sull'Isola di Man.

E poi esci e ti ritrovi nel parcheggio sotto casa i motorhome (foto sopra) che la Ducati porta a spasso per l'Europa nelle tappe del motomondiale...

Frizzi & Lazzi [10]

- Ciao fungo, sono un fiorellino. Che bella cosa essere nato vicino a te. Così tu mi ripari dalla pioggia. Ma dimmi: sei un vero ombrello o fungi da ombrello?
- Fungo.

Le puntate precedenti di "Frizzi & Lazzi": [9] - [8] - [7]

Calzini & Appaiati

Devo dire di non aver mai avuto questo problema. Il problema, cioè, di accoppiare i calzini. Ciò che entra dall'oblò della mia lavatrice esce, non si perde nei meandri delle fogne di New York. Eppure c'è questa leggenda secondo la quale è difficile, complicato, impossibile riuscire a riappaiare i calzini. E così viene suggerito di comprarne molte paia identiche così da poter essere intercambiabili.

Ma ecco che ci viene in aiuto il marketing con alcune trovate. Alcuni ci dicono di sostenere la parte del velista, personaggio che veste calzini di colore differente per segnalare facilmente babordo e tribordo. Altri propongono questo geniale aggeggio per non perdere di vista il proprio calzino gemello durante il lavaggio. L'ultima genialata è però quella di vendere i calzini a gruppi di tre, così da poter supplire l'eventuale momentaneo smarrimento di un singolo calzino (con pubblicità di sicuro impatto). Magari avessero studiato anche delle grafiche di maggior pregio... con calzini di quel tipo, mi dite come fate a perderli (fosse anche in una lavatrice industriale)?

Berlusconi & ...Ancora? /2

Ma come si può dar retta a un uomo così (ormai neanche i suoi alleati lo sopportano)? E poi è chiaro che ti insultano e ti ingiuriano, che altro ti aspetti? E vai da Vespa e Mentana e fai il serio e poi ti scateni come un Bossi qualsiasi ai tuoi convegni (che ti abbiamo visto tutti a Pavia con le vene pulsanti sul collo e sulla fronte e la voce rotta al limite dell'urlo ferino (e poi ti metti a citare Dante che ti è apparso in sogno)).

Altre splendide dichiarazioni di oggi del fu Presidente:

- Stiano attenti i signori della sinistra, perchè se dovessimo portare in piazza l'Italia che io vedo in giro intorno a me in tutte le regioni, male sarebbe per loro --> ma chi ci va in piazza? i tuoi "azzurri"? Certo, se li paghi come hai fatto durante la campagna elettorale qualche passo in Corso Buenos Aires magari lo fanno (ah, devi preparargli anche gli astriscioni).

- Su Napolitano non dò commenti nella maniera più assoluta. Solo che quando qualcuno dice che bisogna avere meno odio, bisogna che si sappia chiaramente che l'odio sta solo da una parte, cioè a sinistra, e che fa paura, perchè a furia di vilipendere il presidente del Consiglio si incontrano persone che hanno un atteggiamento di rancore e di odio che fa paura --> qui in parte hai ragione, ma la colpa può anche essere tua, no? Non ho mai visto Fini o Casini o La Russa o Bondi (e ho detto tutto!) essere bersagliati da treppiedi, urla, fischi, insulti e minacce. E poi mi ripeto, ma Presidente di quale Consiglio? Quello del Senato di Arcore?

- Se si scoprisse che i 24 mila voti sono una favola, andremmo diritti dal Capo dello Stato per chiedere elezioni anticipate. Sono sicuro che il Capo dello Stato non potrà non concederle: Dio non voglia che non dovesse farlo, perchè abbiamo già deciso che i nostri deputati e i nostri senatori andrebbero tutti a casa, e non potrebbe esserci democrazia senza nuove elezioni --> se... se... se... se mio nonno aveva 3 palle era un flipper! Però voi avete già deciso tutto quello che succederà, quindi che vi devo dire? Se davvero (ma ancora ci credete) i 24mila voti di vantaggio non ci fossero, non avrei problemi a ri-andare a votare.

- Non siamo noi che dobbiamo aver paura della sinistra, sono loro che devono aver paura dell'Italia buona --> e quale sarebbe l'Italia buona, di grazia?

- Devono stare attenti a non tirare troppo la corda, perchè siamo vicini alla rottura della corda. E se questa Italia che sto conoscendo perde la pazienza, peggio per loro --> ah, la sta conoscendo ora l'Italia? Meno male che ha occupato la più alta carica dello Stato per 5 anni. Cosa aspettava a conoscere i cittadini dai quali era stipendiato?

- Questa sinistra sa solo criticare e condannare, a noi non verrebbe mai in mente di disturbare un incontro tra Fassino e i suoi elettori --> voi? voi chi? E guarda che hanno disturbato te, tutti i tuoi alleati vanno tranquillamente per la strada... mi spiace essere banale, ma chi semina odio raccoglie tempesta. Vero, coglione? Ah no, quelli sono i cattivi, sono io, siamo tutti noi i coglioni che, dopo un po', ne hanno avute le scatole piene e han deciso che era meglio cambiare aria.

- Qualcuno dei nostri mi ha suggerito di organizzare anche noi persone che vadano a fischiare quelli della sinistra. Ma noi, non ne saremmo capaci --> Santo subito! Santo subito! Santo subito!

Berlusconi & ...Ancora? /1

Mi ero ripromesso (non che importi a nessuno, sia chiaro) di non parlare più di Berlusconi a meno di improvvisi colpi apoplettic... non esageriamo... di improvvisi barlumi di buon senso da parte sua.

E invece Repubblica (attendendo di mettere le mani sull'Espresso) ci regala quest'altra perla di berlusconismo (leggasi boria, inabilità alla sconfitta, comportamenti infantili, etc...). Il giorno prima del giuramento del nuovo Governo Prodi, il 16 maggio, il Presidente suscente ha spedito, su carta intestata Presidenza del Consiglio dei Ministri, una lettera ai Capi di Stato di molti paesi. Se ne è avuta notizia dalla Spagna, probabilmente perché le segreterie degli altri governi hanno cestinato la busta ancor prima di aprirla. Ne riporto gli stralci che sono emersi (facendo a loro volta emergere la figura del bambino capriccioso e manolunghista) senza i commenti giornalistici a spiegarli, così sembrano ancora più fanciulleschi:

- Come leader dell'opposizione rappresento comunque il 50,2 per cento del Paese e spero di tornare presto al governo dopo che saranno state verificate le oltre un milione e centomila schede annullate...
- Caro Josè Luis, dopo cinque anni mi accingo a lasciare la guida del governo italiano...
- Un periodo di stabilità senza precedenti nella storia della Repubblica italiana, che mi ha consentito di varare 36 importanti riforme di ammodernamento del Paese...
- particolare sistema elettorale italiano...
- nonostante il mio personale successo (Forza Italia è di gran lunga il primo partito italiano)...
- Ti ringrazio per il simpatico rapporto che abbiamo instaurato e Ti assicuro che continuerò a seguire con grande interesse il Tuo impegno per la Spagna e per l'Europa, auguro a Te e al Tuo governo ogni successo e resto a Tua disposizione per lavorare insieme a favore delle relazioni italo-spagnole e di un avvenire dei popoli europei basato sugli ideali nei quali entrambi crediamo. Ti ricordo che hai un amico che Ti vuole bene! Un forte abbraccio.

La firma? Silvio.

Edit: Ecco la lettera incriminata.

Scorie & Nucleare

Evidentemente la saggezza popolare del Tutto il mondo è paese un fondo di verità lo trattiene sempre tra le sue fitte maglie dell'esperienza. Molti, quasi tutti, i sostenitori dell'energia nucleare additavano alla Francia come l'esempio da seguire, un esempio esemplare (sic), un modello di efficienza, un Guarda che tanto sono a pochi chilometri dalle nostre frontiere e se succede qualcosa ne pagheremo anche noi le conseguenze, un Guarda, ci tocca comprare la loro energia a basso costo.

Sarà tutto vero, ma le loro magagne le hanno lo stesso. Le scorie dei 58 reattori attivi sul territorio francese vengono stoccate in un unico sito nazionale, in Normandia. Tutti comprendono il motivo di un centro unico: maggiore semplicità di controllo su un unico obiettivo rispetto a molteplici realtà da tenere sott'occhio. Però andatelo a dire a quelli che lì ci vivono dopo che Greenpeace ha analizzato il livello di inquinamento radioattivo delle acque del sottosuolo della regione. Indovinate? Ebbbene sì, anche ai cugini d'Oltralpe è sfuggito qualcosa, e le falde di Le Hague, usate per irrigazione e allevamento, sono un pochino frizzanti (qui il rapporto completo in francese).

Chissà perché sia Francia che Inghilterra hanno deciso di situare sulla Manica i loro depositi di scorie radioattive? L'antipatia reciproca? Mah... Certo è che il nucleare è la grande speranza energetica del genere umano, ma i problemi connessi ad essa sono troppi e troppo gravi per poterci passare sopra con leggerezza in nome della convenienza economica. Convenienza che, a dire il vero, sembra non essere reale, almeno a leggere quello che scrive Beppe Grillo.

Frizzi & Lazzi [9]

Non sa niente, e crede di saper tutto.
Questo fa chiaramente prevedere una carriera politica.


George Bernard Shaw

Le puntate precedenti: [8] - [7] - [6]

Muri & Umanità

L'ultima puntata di Crozza Italia di ieri sera ha parlato (fra l'altro) di muri. Muri della vergogna. Muri inutili. Muri molto, troppo, umani. Pensavamo di esserci lasciato alle spalle questo modo di pensare con il crollo del muro di Berlino nel 1989, ma a quanto pare non è così.

Caso a parte la muraglia cinese, costruita esattamente per lo stesso (deprecabile) motivo ma che ormai ha solo ed unicamente una funzione monumentale, nel mondo esistono altri tentativi di separazione-tramite-muro: ricordiamo i cantieri per la costruzione del muro da parte di Israele e quello in edificazione al confine tra Messico e Stati Uniti d'America. Ma, conclude Crozza, chiudiamo fuori qualcuno o ci chiudiamo dentro noi?

Nel Medioevo i Pisani combattevano con i Genovesi e nessuno ci vedeva nulla di male. Oggi grideremmo all'inciviltà.
A inizio Novecento noi italiani abbiamo combattuto contro gli Austriaci e nessuno ci vedeva nulla di male. Oggi grideremmo all'inciviltà.
Oggi combattiamo contro gli Iracheni e qualcuno già ci vede qualcosa di male. Evidentemente la Storia qualcosa ci insegna (almeno a qualcuno): le divisioni, i contrasti e le contrapposizioni che oggi possono sembrare ineludibili, fra qualche tempo, in un periodo più o meno lungo, ci sembreranno solo ridicole.

Politica & Slogan

Un altro piccolo assaggio della politica locale che si fa fuorviare dalla politica nazionale. Il partito che si appoggia alla bandiera tricolore del centrodestra (pagheranno i diritti alla Vodafone per lo slogan?), fantasiosamente intitolato "La Casa delle Libertà di Costa Volpino", ha lanciato la bomba: (se saremo eletti) elimineremo l'ICI sulla prima casa dal 2007. Plomk!

Ora, mettiamo che possa anche essere possibile, perché non me lo spieghi? Vuoi dire che fino ad oggi mi hai fatto pagare una tassa di cui si poteva tranquillamente fare a meno? Una tassa inutile che pesava sui bilanci familiari ma non su quelli del Comune? Costa Volpino ha delle entrate oscure per cui sia possibile rinunciarci? Oppure basterà piazzare un autovelox da qualche parte (tipo, senza sparare tanto a caso, un bel rettilineo di 4 chilometri con limite 50 km/H?) per recuperare i soldi mancanti?

Le mie sono solo illazioni, sia chiaro, ma il ragionamento che le precede è semplice. Quando il leader Silvio Berlusconi ha gettato il sasso dell'abolizione dell'ICI in caso di ri-elezione, gli economisti si sono divisi in due fazioni: chi considerava inaccettabile per i bilanci comunali questa proposta, chi invece la considerava una tassa tutto sommato non decisiva per il bilancio dello Stato. E proprio qui sta il punto.

Se lo Stato aveva comunque il potere (che poi ne avesse anche la capacità finanziaria non lo sapremo mai) di trasferire ai Comuni delle risorse nazionali per coprire il buco derivante da questa tassa che è fondamentale per il loro mantenimento, qualcuno mi può spiegare come è possibile che un Comune, in autonomia, senza coperture dall'alto, possa rinunciare a una voce così importante del proprio bilancio? Demagogia, cara Laura Cavalieri (e senza ironia grazie per questi anni di buona conduzione del Comune) e (meno) caro GianAntonio Martinelli? Forse no, ma invece di un cartellone 6x3 con uno slogan buttato lì perché non mi affiggi un cartellone negli appositi spazi riservati a queste ricorrenze elettorali con la spiegazione di questa manovra rivoluzionaria? Questa si chiama proprio demagogia = La demagogia è l'attività del politico che, in vista del proprio interesse, spinge il popolo a fare qualcosa contro il suo interesse, sviando la percezione delle necessità concrete.

Il fatto che siate poi alleati con gente, la Lega Lombarda tanto per capirci (ideologicamente cara a molti ma nelle mani di molte persone considerate di poco valori da molti), che spara su camion a vela slogan del tipo: "La sinistra di Prodi si è presa tutto. Salviamo almeno Costa Volpino", oppure i sempre cari "Padroni a casa propria", non gioca a vostro favore...

Topolino & Scrittura

In un incontro all'università con Tito Faraci, sceneggiatore di fumetti da Tex a Diabolik, da Dylan Dog a Topolino, ho scoperto alcune cosette interessanti riguardo alle direttive della casa editrice per la scrittura dei fumetti. Quella più importante, o meglio, la più curiosa, è la totale assenza del punto fermo nei balloon degli albi di casa Disney.

Non ci avevo proprio fatto caso, ed invece è proprio così! Tutti le frasi dei personaggi si concludono con il punto interrogativo, con i puntini di sospensione, oppure... con il punto esclamativo! Ogni frase è un'esclamazione, una declamazione. Nessuno parla normalmente...

Porta & Porta

Povero ciccio-Berlusconi... Vespa si aggira per il suo studio con la mano sul mento sempre più insofferente... Sansonetti, direttore di Liberazione (e lascia quel giornalaccio che sei una persona ben più valente) giganteggia brandendo (soltanto) la spada del buon senso contro il televenditore...

B: L'Italia è il paese occidentale con il minor numero di contratti di lavoro a tempo indeterminato.
S: Presidente (chissà perché lo chiamano ancora presidente... ah già, dimenticavo il Milan), io non dico che è un problema derivato dall'azione del suo Governo, perché è un problema di tutti gli Stati occidentali. Perché non vi sedete tutti a ragionare su questo tema studiando qualche manovra per evitare ai giovani questa continua apprensione?
B: In Italia solo il 12%, certifica l'Istat, dei giovani non ha un contratto a tempo indeterminato!
S: Ripeto. Non è colpa sua né direttamente, né indirettamente, se non in leggera misura, ma cosa possiamo fare per aggiustare quyest'incresciosa situazione?
B: In Italia, dopo 18 mesi, "tot percentuale" di lavoratori ottiene la conversione del contratto in uno a tempo indeterminato!

S: ... (ci riprova)
B: ... (non capisce il punto)

S: Quindi lei si sente di andare davanti ai giovani dicendo che il lavoro precario non è un problema?
B: ehm... uff... ma insomma, bisogna dimenticare il mito del posto fisso... i giovani devono diventare imprenditori di sé stessi...

Beh, sai che ti dico Silvio? Ci sei o ci fai? Buonanotte!

Bevande & Drink [5]

La musica, mentre si lavora, non aiuta: genera confusione, la gente seduta al tavolo non si cura di te perché sta ascoltando il tunz-tunz preferito, la comunicazione è difficile. E così, ad ogni nuovo tavolo, c'è sempre l'incognita della decifrazione dei movimenti della bocca per capire quali sono le parole pronunciate, accostandola al flebile suono di voce che arriva all'orecchio.

Questo difficile compito diventa pian piano routine, ma... sì, c'è un ma. Entra in gioco una terza componente, prettamente psicologica, che aiuta la comprensione: l'interpretazione dei volti e degli abbigliamenti. Voglio dire: se ho di fronte un ragazzo appena sceso da un'Harley, il mio cervello selezionerà d'istinto tutta una serie di bevande che il malcapitato potrà ordinare, tipicamente svariando tra birra chiara, birra scura o birra in bottiglia. Se invece mi accingo ad interrogare una ragazza con le sembianze di Hilary Duff, selezionerò inconsciamente tutta una serie di prodotti (finto)trendy, del tipo caipiroska alla fragola, mojito & bevande colorate. E via così per tutta una categoria di persone: l'avaro (caffé liscio), quello che passa tutta la sera allo stesso tavolino (the freddo al limone), la ragazza indecisa (una coca-cola), etc...

Invece accade a volte di venire trascinato nell'anarchia più inquietante, e allora non ci capisci più nulla (e cadi in topiche imbarazzanti) e rinunci al sesto senso affinato in anni di esperienza: giovani bancarie che ti ordinano una Bud (rigorosamente senza bicchiere), biker con strane tendenze verso le coppe di gelato con panna montata, ragazzine di 17 anni che bevono whisky, anziani stagionati che chiedono lumi su quali gusti di succo di frutta abbia, slavi e arabi che bevono alcol alla faccia di alcune loro regole.

Insomma, non ci si capisce più nulla. Tutto è rovesciato e allo stesso tavolo alle 2 di notte mi tocca portare una briosche al cioccolato, una vodka alla fragola con red bull, un caffé ristretto, una bottiglia d'acqua naturale e una cedrata...

Le puntate precedenti: [4] - [3] - [2]

Votazioni & Stile

Si può discutere su tutto. Ma non si può negare che Berlusconi e i suoi accoliti abbiano qualche rotella fuori posto. Ricapitoliamo un po'. Ieri si è votata la fiducia al Senato e, come saprete, tutti i senatori a vita si sono schierati con la maggioranza del centrosinistra, facendo passare il tutto. Saprete anche che dall'ala della Cdl (o dalla curva vista l'intelligenza media del groppuscolo di gentiluomini appollaiati dietro la figura del Biscione) si sono levati fischi e dichiarazioni (successivamente) di immoralità del voto.

Si può discutere se sia giusto oppure no che i senatori a vita, in quanto non eletti dal popolo, siano parte fondamentale del processo di votazione.
Si può discutere se sia giusto oppure no che la nostra Costituzione preveda un bicameralismo perfetto (perché due camere elette (quasi) dalle stesse persone e con (quasi) gli stessi compiti del Parlamento?).
Si può discutere se sia giusto oppure no su molte cose, ma visto che nel 1994 lo stesso Governo Berlusconi ottenne la fiducia sulla base del voto di tre senatori a vita (Agnelli, Leone e Cossiga per la precisione) e nessuno disse nulla, si può sapere perché diamo ancora il diritto di parola a quell'ometto e ai suoi seguaci? (forse l'ho messa giù un po' dura, ma quando è troppo è troppo).

E visto che Cossiga è un sardo dalla testa dura, diciamo che non l'ha fatto passare sotto silenzio...

Televisione & Trucchi

E tutti a chiedersi come avevano fatto a farlo recitare in quel modo... in quello spot orrendo... 5... 4... 3... 2... 1... ma va' a da' via i ciàp!

Animali & Risveglio

Ma perché non te ne voli da un'altra parte? Che finisco di lavorare alle 2 di notte e ora che arrivo a casa e mi faccio una doccia veloce e mi sistemo e vado a dormire sono le 3. E faccio tutto questo pensando amaramente che mi tocca tornare a timbrare il cartellino alle 8 (beh, non proprio timbrare dai... ma è l'immagina plastica per eccellenza che rappresenta l'inizio del turno di lavoro). Solo 5 ore tra l'entrata nel letto e il doversi ripresentare fresco a frizzante per i cappuccini della mattina. E chi mi si appolaia sugli alberi fuori casa? Maledetto cucù!

Cu-cù... cu-cù... cu-cù... e mi si insinua nei sogni travagliati dell'alba che prende il posto della notte... cu-cù... cu-cù... cu-cù... che anche se chiudi ogni spiffero con l'esterno continua a torturati la mente... cu-cù... cu-cù... cu-cù... perché i doppi vetri me li sogno... cu-cù... cu-cù... cu-cù... la mia vita per un cacciatore di cucù... cu-cù... cu-cù... cu-cù... che mi sembra di essermi svegliato nella Foresta nera (chissà perché la associo agli orologi a cucù) , un novello Dorothy (o uomo di latta? o spaventapasseri?) dal Kansas alla Germania.

Va bene, mi alzo. E non è un sogno: il mio amico continua imperterrito... cu-cù... cu-cù... cu-cù... a disturbare chiunque con il suo simpatico canto.

Bevande & Drink [4]

È inutile che strepiti e continui a cercare di intercettare il mio sguardo ogni volta che passo tra i tavoli. È inutile che assumi un'espressione da disperso nel deserto del Sahara (che non è vero, ma se hai sete è giusto che tu pretenda la tua bottiglietta d'acqua).

Perché ti spiego un paio di cose molto semplici. Il locale è pieno (ma questo lo vedi da te, spero), quindi dovrai attendere un attimo perché ti arrivi la consumazione. Mi dispiace, farò di tutto per abbreviare l'attesa, ma oltre un certo limite non posso andare. Anche se hai ordinato una bottiglietta d'acqua naturale (anzi un bicchiere, ma ti giuro che non posso servire acqua in bicchieri, devo, per legge, servirti una bottiglietta), il tuo ordine è in coda con gli altri.

"Ma io ti avevo ordinato solo dell'acqua!": accidenti sei riuscito a fermarmi.
"Sì, lo so, ma il tuo biglietto è ordinatamente in fila. Lo vedi quel tavolo di motociclisti tedeschi qua in parte? Hanno ordinato 4 coppe gelato e 4 birre medie. Per fare una coppa ci vuole qualche minuto e (sei proprio sfortunato!) è finito il fusto della birra rossa doppio malto, quindi devo cambiarlo e ci vuole qualche secondo".

Quindi se tu ordini un bicchiere d'acqua o un cocktail martini o un camion di gelato con tutti i gusti che lo spettro delle papille gustative ti permette con l'aggiunta di panna montata, fuochi artificiali, noccioline, amarene, codette di cioccolato, salsa alla fragola, etc... il tuo turno verrà quando verrà. Se proprio hai fretta posso portartelo, ma siccome so che rimarrai seduto a quel tavolino fino alle 2 di notte, fammi la cortesia di rispettare la coda (ti arrabbi quando vedi sfrecciare qualcuno sulla corsia d'emergenza in autostrada con il lampeggiante acceso, eh?) e fra pochi minuti avrai la tua freschissima acqua naturale e solleticarti la gola.
Le puntate precedenti: [3] - [2] - [1]

Governo & Instabilità

Prove tecniche di (in)stabilità in questa azzeccatissima vignetta di Marco Biani. Però, però... no so voi, ma io continuo a preferire un Governo in cui ci sia dialogo e partecipazione alle decisioni (e quindi, per forza di cose, una certa litigiosità interna), rispetto a un comandante presidenziale che può decidere da solo cosa è bene e cosa e male nella sua maggioranza e per il Paese (e speriamo sia un addio e non un arrivederci). Sarà che sono nato sotto l'egida del Pentapartito...

Videogiochi & Storia

Non esiste (credo) persona al mondo che non abbia giocato almeno una volta in vita sua a pac-man (non che sia un gran gioco, ma come tutto ciò che ha fatto la storia è ricordato con nostalgia da schiere di appassionati). Per chi non è abbastanza "vecchio" o curioso di emulatori, avrà giocato sulle console con versioni tridimensionali. Per chi non l'avesse mai fatto può giocare qui a quello originale.

E come sempre c'è chi non si accontenta di veder muovere dei pixel colorati sullo schermo e si fa due risate trasportando il gioco dal virtuale al reale: ecco che nasce Pac Manhattan! Ma il filmato più divertente è però, in assoluto, questo: buona visione!

Vista la tendenza a miniaturizzare ogni componente elettronico, vi presento anche il sito di videogiochi più piccolo del mondo: i giochi sono ben 16, però se giocate in ufficio il vostro capo vi chiederà cosa fate con il volto a due centimetri dallo schermo...

E per la storia della televisione italiana, ecco la riproposizione online del solo e unico gioco del mitico Il pranzo è servito!

Apple & Stile

Che i prodotti Apple siano bellissimi e funzionali non ci piove (almeno in tantissimi la pensano così, quindi cercherò di non contraddirli). Però i nuovi portatili presentati ieri dopo un'attesa febbrile di tutti gli appassionati della Mela di tutto il mondo, i MacBook, diciamo che lasciano un po' con l'amaro in bocca.

Se guardate la fotografia sopra, la versione nera (che costa 200€ in più, mica noccioline, raggiungendo e superando la soglia dei 1500€) sembra uscita direttamente da un telefilm anni 90. Stile Apple decaduto? Considerando un altro prodotto presentato in pompa magna come il futuro dell'hi-fi con il claim: L'impianto stereo. Reinventato. così, senza punti interrogativi, senza dubbi, senza pudore, che neanche i Public Enemy degli anni più bui userebbero per rievocare le radiolone anni '80 (ricordate quelle che si portavano sulla spalla o nelle gite fuori porta che ciucciavano 8 pile dal prezzo spropositato in poche ore?).

Mi spiace deludere qualcuno, ma questo computer è davvero brutto. E se passare ad un Mac era d'obbligo per chi volesse farsi vedere figo (oltre che avere un buon pc), credo che ora sia meglio guardare altrove per trovare qualcosa di (potente e) esteticamente interessante...

Immagini & Sublimine

Si parla spesso di messaggi subliminali nella musica rock (voci mandate al contrario, anagrammi, copertine sataniche, etc...), ed è arci-noto anche che film e cartoni animati ne contengono. Non mi esprimo oltre sulla presunta appartenenza alla Massoneria del fondatore Walt Disney.

Però qualche segnalazione divertente merita di essere fatta, se non altro per apprezzare la goliardia dei disegnatori e tecnici Disney che si sono divertiti nel seminare indizi equivoci nei lungometraggi per bambini. Del resto non posso considerarlo che un divertimento soprattutto dopo aver scoperto che all'interno di alcuni prodotti di Microsoft Office ci sono alcuni giochini.

Tra i più divertenti la Sirenetta, la burrosa Jessica Rabbit e il famigerato Bianca & Bernie; ma anche il Re Leone e Paperinik.

Sembra poi che anche la Camel abbia qualche fissazione di troppo...

Informazioni & Overload

Tutti ci siamo fatti un'idea della grande mole di informazioni che si può trovare in rete. Ci si può perdere per giorni, rincorrendo di link in link, saltabeccando da pagina a pagina, incrociando riferimenti e parole chiave. Appunto l'information overload, l'esubero e la valanga di dati che ci sommergono.

In questo articolo si spiega (secondo me molto bene e chiaramente) qualcosa che tutti abbiamo pensato e che in molti abbiamo sperimentato. In realtà veniamo inondati, soffocati e sommersi di informazioni soltanto se il nostro approccio ad esse è, diciamo così, analogico: cioè tradizionale, senza sfruttare le caratteristiche e le possibilità dell'ipertesto su cui si fonda la rete, ma sfogliando pagina a pagina, metodicamente, pedissequamente, ossessivamente. Se invece l'approccio alla tecnologia e all'informazione è di nuova concezione, diciamo digitale per comodità di contrapposizione anche se in fondo è una denominazione senza troppo fondamento, allora non avremo overload. Sfruttando gli strumenti quali rss reader o altri sistemi abbiamo la possibilità di essere iformati sull'esistenza di alcune informazioni, su come trovarle oggi, domani o dopodomani (non mi spingere oltre vista la natura ballerina dei link)

E qui c'è il salto ulteriore. Appurato che l'informazione in rete è disponibile e rintracciabile molto più a lungo e facilmente che non quella, per fare un esempio, di quella pubblicata su un quotidiano (non pubblicizzata, non rintracciabile, velocemente fuori portata), quello che più è interessante è il concetto di network: attraverso la rete che mi costruisco pian piano attraverso riferimenti, siti, amici e colleghi, blog, webradio, non solo potrò recuperare la notizia ma, ancor più stupefacente, potrò venire a conoscenza dell'esistenza di quella notizia e andarla a leggere quando avrò tempo e necessità.

La metafora della biblioteca non è obsoleta: internet è la biblioteca mondiale (e sempre più lo sarà) con i suoi scaffali-siti e le sue aree tematiche-portali. Quello che è enormemente migliorato ed evoluto sono soltanto gli strumenti di ricerca.

Politica & Modelli

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Edit: Poiché mi è arrivata la convocazione per fare lo scrutatore in un seggio ho eliminato alcune parti che potevano sembrare troppo sarcastiche. Perché credo che il rispetto delle operazioni di voto sia fondamentale e, malgrado alcuni giudizi che possono sembrare trancianti, nessuno potrà mettere in discussione il mio rispetto per le regole della democrazia. Del resto, se si è schierato persino il direttore del più importante quotidiano italiano, credo che anch'io, in quanto piccolo giornalista del web e della carta stampata locale, possa fornire la mia visione del quadro.
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Restringo decisamente il campo d'azione di questo blog con qualche riflessione "locale": passo dal campo lungo della politica nazionale al primo piano di quella locale, del mio Comune (questo
agglomerato di frazioni). Riesco a intravedere una preoccupante somiglianza con il fenomeno-Berlusconi... paura?

Fra un paio di settimane i cittadini di Costa Volpino (e hai voglia di indignarti, ma hanno davvero intitolato la piazza dove sorge il Municipio ai "Caduti di Nassiriya": devo dirvi quale gruppo politico era in carica?) saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Sindaco. Il risveglio nazionale della passione politica è testimoniata dal fatto che sono ben 4 le liste che, agguerrite, si danno battaglia per ottenere il controllo di un paesotto di 9.000 abitanti. Oltre alle due formazioni che si ispirano... cioè sono finanziate (e ne portano più o meno evidentemente il simbolo) dai due gruppi che hanno partecipato alle Amministrative nazionali (La casa delle Libertà di Costa Volpino & Uniti per Costa Volpino), ci sono altri due gruppi interessanti.

Il primo si chiama Anch'io per Costa Volpino capeggiato da un paio di fuori-usciti dalla Casa delle Libertà e che porta alla ribalta una nuova generazione di conpaesani: 30/40enni in cerca di gloria e di consensi. Le idee ci sono, l'esperienza dei precedenti mandati del capogruppo (che ha 28 anni) promette una qualche cognizione di causa, ma temo che mancherà il sostegno popolare.

Ma il vero fenomeno riguarda l'ultima lista nata dal nulla in poche settimane e che pare la piccola rivisitazione del film andato in onda nel 1994 Io scendo in campo: per farla breve, uno degli industriali locali (conta almeno una ventina d'aziende) forma una lista, Costa Volpino migliora, in cui candida figli, moglie e dipendenti vari perché vuol far del bene al Comune nel quale vive. Perché mettere in dubbio la sua buona fede? Mah, essenzialmente perché la lista è chiaramente di facciata con, appunto, familiari e dipendenti delle varie aziende iscritti (e conosco personalmente persone che hanno rifiutato di farlo pur sottoposti a pressioni di non poco conto sul luogo di lavoro) e poi perché il presente, Sergio Taccolini, è stato coinvolto ultimamente in alcuni problemini legali che hanno causato qualche danno economico alle sue proprietà. Non conosco la storia a fondo, ma i capi d'accusa (non so poi a che punto siano giunti i procedimenti e se abbiano trovato un fondo di verità) che hanno (questo è certo) causato il blocco di alcuni automezzi li conosciamo tutti. In pratica l'industriale possiede una ditta di smaltimento di rifiuti e una ditta che analizza lo smaltimento dei rifiuti e l'inquinamento ambientale. Devo aggiungere altro?

Vedete anche voi una qualche analogia con il Cavaliere di Arcore? Evidentemente l'equazione problemini = discesa in campo vale anche a livello locale.

Sceneggiatori & Tecnologia

Spinto dai mille pareri positivi che me ne hanno parlato come di un telefilm coinvolgente e innovativo, mi sono messo in poltrona e ho acceso la televisione con il primo episodio della prima serie di 24 (che è la versione originaria e genuina cui si sono ispirati, se non nello svolgimento almeno per le modalità temporali, gli italici e fantasiosi autori di 48).

Ebbene, giusto nei primi 25 minuti, giusto per far comprendere l'onnipotenza del CTU (Counter Terrorist Unit) e dei suoi addetti, Jack Bauer, per entrare nella casella di posta elettronica della figlia, chiede a una collega: "Se ti dò il numero di telefono, potresti leggere la password del computer a cui è collegato?". Al che, lei, la collega, invece di prenderlo a calci e ricoprirlo di insulti per l'insensatezza tecnica della richiesta, risponde (con un quasi sorpreso, pensando "Non vorrai mettere in dubbio la mia abilità per una cosa così semplice!"): "Certo!".

Mi vien voglia di cancellare tutte le puntate successive dal mio hard disk...

Campo & Tribunale

Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza.
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Abitare & Insieme

Volevo segnalarvi le meraviglie del co-housing: una forma di socialità che tende a ricreare in città dei veri e propri villaggi urbani che stabiliscono di mettere in comune alcune risorse, come per esempio automobili, lavanderia, asilo nido, palestra, biblioteca, etc...
In pratica un quartierino di 20/30 famiglie che vive in un palazzo o residence o periferia urbana dove voglia che
si scelga tra sé, una specie di selezione naturale del condomino.

Ovviamente questo avanzatissimo stadio evolutivo ha le caratteristiche solite di tutto ciò che è strano e
apparentemente avanti anni luce, cioé è diffuso dagli anni '60 in Olanda, Inghilterra, Stasti Uniti, Canada, Australia e Giappone. Roba che in Sicilia lo fanno da millenni e che se tentassimo di ripeterne l'esempio in Italia saremmo tacciati come "Isolazionisti" e "Guarda quelli! Pensano di essere ancora nel Medioevo dei Comuni e delle Signorie! Siamo proprio in Italia...". Invece lo portano avanti due hippies negli USA e due pazzi della Scandinavia e improvvisamente diventa molto avanzato. A me pare una mezza vaccata (si può dire?).

Quello che è più divertente è il decalogo delle caratteristiche del co-housing. Vediamo di applicarlo all'Italia, magari direttamente a Milano:

1. PROGETTAZIONE PARTECIPATA. I futuri abitanti partecipano direttamente alla progettazione del “villaggio” in cui andranno ad abitare scegliendo i servizi da condividere e come gestirli. --> Fate un giretto a Milano e cominciate a sfogliare qualsiasi giornale di annunci di vendite/affitti, voglio vedervi a selezionare un intero palazzo da comprare (anche in periferia)! Qui invece lo vogliono addirittura progettare: sì, in Usa e Svezia lo spazio c'è, in Pianura Padana meno.

2. VICINATO ELETTIVO. La comunità di cohousing sono elettive: aggregano persone dalle esperienze differenti, che scelgono di formare un gruppo promotore e si condolidano con la formazione di una visione comune condivisa. --> Ah, c'è un gruppo promotore! Almeno si saprà da chi andare a lamentarsi quando tutti sceglieranno di stare al primo piano perché All'ultimo ci stai tu: sì, in Usa e Svezia lo spazio c'è (quindi tutti al primo piano!), in Pianura Padana meno.

3. COMUNITÀ NON IDEOLOGICHE: Non ci sono principi ideologici, religiosi o sociali alla base del formarsi di comunità di coresidenza, cosi’ come non ci sono vincoli specifici all’uscita dalla stessa. --> Questa è pura follia, non solo in Italia. Com'è possibile aggregare gente di diversa religione o principi o tifoseria di calcio? Già non è possibile andare d'accordo sul nome del giardiniere, figuriamoci se dobbiamo metterci una Chiesa e una Moschea...

4. GESTIONE LOCALE: Le comunità di cohouser sono amministrate direttamente dagli abitanti, che si occupano anche di organizzare i lavori di manutenzione e della gestione degli spazi comuni. --> Non riesco a scrivere perché mi sto rotolando dalle risate. Lascio immaginare a voi la divisione dei lavori di manutenzione.

5. STRUTTURA NON GERARCHICA: Nelle comunità di co-housing si definiscono responsabilità e ruoli di gestione degli spazi e delle risorse condivise (in genere in relazione agli interessi e alle competenze delle persone) ma nessuno esercita alcuna autorità sugli altri membri; le decisioni sono prese sulle base del consenso. --> Consenso? Di chi? Tra un cumenda e un operaio me li vedo...

6. SICUREZZA: Il cohousing offre la garanzia di un ambiente sicuro, con forme alte di socialità e collaborazione, particolarmente idoneo per la crescita dei bambini e per la sicurezza dei più anziani. --> Certo, e chi si occupa di tutto? Tutti al lavoro e i bambini che occupano l'asilo e gli anziani che usurpano la sala tv con Rete4 a tutto volume. Mi sembra di vedere nonno Simpson che guida la rivolta contro la seconda elementare di Bart!

7. DESIGN E SPAZI PER LA SOCIALITÀ: Il design degli spazi facilita lo sviluppo dei rapporti di vicinato e incrementa il senso di appartenenza ad una comunità. --> Avete presente i rapporti di vicinato nei palazzi di città? Abito da 5 anni in un piccolo caseggiato e conosco di vista giusto un paio di vicini. Ci manca che mi rompano le scatole tutte le sere...

8. SERVIZI A VALORE AGGIUNTO: La formula del co-housing, indipendentemente dalla tipologia abitativa, consente di accedere, attraverso la condivisione, a beni e servizi che per il singolo individuo hanno costi economici alti. --> Sì, avete capito bene... Cayenne per tutti!

9. PRIVACY: L’idea del co-housing permette di coniugare i benefici della condivisione di alcuni spazi e attività comuni, mantenendo l’individualità della propria abitazione e dei propri tempi di vita. --> Ma anche l'asilo pubblico, il parco pubblico, il ricovero pubblico permettono di mantenere l'individualità della propria abitazione. Oppure quando porti il cane al parco qualcuno può venirti in casa per ricambiare il favore? Mi pare tutto un modo per creare delle piccole oasi serene per qualche matusa benestante.

10. BENEFICI ECONOMICI: La condivisione di beni e servizi consente di risparmiare sul costo della vita perché si riducono gli sprechi, il ricorso a servizi esterni, il costo dei beni acquistati collettivamente. --> Cioè puoi comprare 1000 chilogrammi pasta Barilla con lo sconto di qualche centesimo? Riduzione degli sprechi? Vuoi dire che si può tirare lo sciacquone collettivo una volta al mese?

Frizzi & Lazzi [8]

Mi licenziate e basta?
Credevo che gli schiavi fossero venduti!


Dipas

Frizzi & Lazzi [7] - [6] - [5]

Idrocarburi & Beduini

Parto da questo articolo. E mi sale lo sconforto a livello calcistico ritrovandomi moggio tra i moggi (battuta orrenda, me ne rendo conto...). Io che, lancia in resta, stavo per accodarmi alla corrente di pensiero (vecchia come il mondo) che metteva nel mirino i veri cattivi dell'economia globale: i paesi produttori di petrolio, insomma, il famoso e temutissimo OPEC (e vai tu a dirglielo a quelli lì che "è proibito fare cartello" e "ti mando l'antitrust").

Tutti a scagliarci contro questi poveri arabi che cavalcano i cammelli e vanno in giro come una bancarella che sponsorizza lo sbiancante dei tessuti. Sì, quella società islamica che (qualcuno) definisce, con boria, inferiore.

Non è così! E se ne vantano. Le compagnie petrolifere macinano utili. E io rimango a bocca aperta. Ogni volta che riempo il serbatoio all'automobile o alla moto(cicletta) mi viene un colpo: il distributore segna una cifra sempre superiore, inesorabile. Quasi quasi conviene alimentare i motori a scoppio a Brunello di Montalcino e il dispendio sarà lo stesso. Eppure è la congiuntura economica, dicono, e io ci credevo. Aumenta il costo della materia prima e, di conseguenza, aumenta il prezzo finale del derivato del petrolio. Un bel piffero!

Leggo ormai settimanalmente articoli riguardanti le grandi compagnie americane che presentano bilanci con utili record. Ora anche l'Eni. Ora anche la Sars del parton (pulito) dell'Inter Massimo Moratti. C'è qualcosa che non quadra. E non è colpa di Previti. E non è colpa della Juventus. E non è colpa di Provenzano. No, questi personaggi sono esecrabili e con le mani sporche. La colpa è (anche) della pulitissima finanza italiana, europea e mondiale. Il resto sono balle. Balle grosse come una casa. Perché gli sceicchi avranno pure i rubinetti in oro massiccio, ma ho visto passare sulla tangenziale est di Milano un autotreno della ditta "Oromobil": un incubo notturno?

Accuse & Imputazioni

La giostra sta girando, quale magistrato vuol prendere la (un'altra?!) codina? Moggi e Giraudo. come coppia o come singoli, sono già accusati di falso in bilancio, frode sportiva, illecita concorrenza, e ora di sequestro di persona (!). Tra pochi giorni verranno processati anche per furto continuato e aggravato di caramelle ai bambini, spionaggio industriale, contrabbando di plutonio (e conseguente tentativo di costruire ordigni nucleari), spaccio di ricette per cannoli siciliani, collaborazionismo con i ribelli del regime cubano, sabotatore di impianti petroliferi, vera mente dietro l'attacco alle Twin Towers e uomo di collegamento tra Andreotti & Berlusconi & Craxi con la cupola siciliana di Provenzano.

Capisco scoperchiare il vaso di Pandora (e basta con questa metafora! inventatevi qualcosa di meglio!), ma non vi pare un filino di esagerare? Butto lì una proposta: che ne dite di squalificarlo (a vita) da ogni ruolo nel mondo del calcio (anche come giardiniere dello stadio... sai mai che manomette il terreno di gioco?) e di imprigionarlo a Rebibbia (al posto di Previti che, poverino, è un vecchietto bisognoso di cure) semplicemente perché è un cattivone?

Anche perché, vedi un po' te la sfortuna, non potrà (eventualmente) beneficiare della legge ex Cirielli (la chiamano così, ma se è ex-qualcosa ora avrà un altro nome, no?)
perché nato nel 1937, e quindi 69enne...

Cristiani & Potere

No, non parlerò del Codice da Vinci, ma delle intromissioni del Papa nella politica italiana. Ho detto "intromissioni"? Se mi sentissi il cardinal Martini avrei già addosso la fatwa... oops... volevo dire scomunica.

In realtà il discorso è a più ampio raggio. Ma ricapitolando e facendola breve:
- alcuni (io fra questi) hanno considerato l'intervento in Iraq come un'aggressione a uno stato libero che andava aiutato in altro modo, non certo distruggendolo con bombardamenti e occupazione militare di un territorio libero.
- alcuni (io fra questi) hanno considerato l'invasione e occupazione dell'Afganistan come un'aggressione a uno stato libero: un'aggressione indebita e contro ogni legge internazionale. Si è invaso un paese solo, almeno ufficialmente, per cercare di catturare un uomo, segnatamente tale Osama Bin Laden.
- alcuni (io fra questi) considerano il taglio di aiuti al governo palestinese un sopruso: si sono fatti le loro elezioni e hanno scelto di essere rappresentati da un partito estremista. Fa male accettarlo, ma vogliamo rispettare la volontà dei cittadini?
- alcuni (io fra questi) hanno applaudito Zapatero che, in Spagna, apriva alle coppie dello stesso sesso. Sdegno e proteste dell'opinione pubblica europea, ma vogliamo rispettare la volontà dei cittadini?

Ora, se la maggior parte degli italiani (io non fra questi), chiamatela retrograda, incivile, ignorante o come volete (ma non la metterei così, li chiamerei semplicemente cristiani con altre idee su certi argomenti), è contraria alle coppie di fatto, e ancor di più verso quelle dello stesso sesso che si fa? Io direi che è giusto rispettare la volontà dei cittadini, senza strappi o lotte civili: un bel referendum (senza quorum!) e la posizione che avrà la maggioranza dei voti verrà promossa a legge.

E quindi il Papa non sbaglia. La maggior parte degli italiani è cristiana cattolica (magari all'acqua di rose) e ha idee ben precise su alcuni argomenti. Quindi ecco che il Santo Padre interviene ricordando alle alte cariche dello Stato appena elette, di tenere conto di questo "potere del popolo". Non nego che infastidiscano un poco anche me queste esternazioni o questi telegrammi di augurio partiti dal Vaticano, ma lo vogliamo lasciare il potere ai cittadini?

Chitarra & Musica

E nessuno me lo toglie dalla testa che queste poche e semplici note rappresentino il più bel riff dell'hard rock degli ultimi vent'anni. Nessuno.

Auto & Polizia

Si trattano bene le nostre forze dell'ordine. Siamo abituati a vedere per la strada le Pantere della Polizia incarnate in anonime Fiat Marea. Ora non più. Sono spuntate alcune immagini delle (possibili) nuove autovetture che andranno ad equipaggiare le forze dell'ordine: niente meno che Audi A4 Avant e Alfa Romeo 159.

Visto che queste forniture sono il frutto della vincita di un concorso le cose da pensare sono molte: o le Fiat Marea costano un'esagerazione oppure qualcuno ci marciava sopra, perché perdere la fornitura in un concorso pubblico al ribasso contro un'Audi da 35/40.000 euro non mi pare possibile...

Barrette & Energia

Secondo me sbagliano approccio. Le barrette energetiche o gli snack a basso contenuto calorico, tanto pubblicizzati come ideali per le diete o per "fare un pranzo con poche calorie" sbagliano approccio.

Mettiamoci nei panni del cliente che si rivolge a questi prodotti: "Devo ingerire poche calorie perché sono sovrappeso (vero o presunto), ma ho una fame pazzesca...". E cosa si ritrova in mano? Un piccolo biscottino di riso al gusto di cioccolato (insipido) che gli garantisce che quello è un pasto sostitutivo. "Pasto sostitutivo? Che cosa? Quel piccolo, lurido, appiccicoso biscottino di riso al gusto di cioccolato insipido deve costituire tutto il mio pranzo? Ma vaff..." e via con un Big Big Mac (e la dieta la inizio domani).

Chi ha necessità di perdere peso, vorrebbe sentirsi comunque lo stomaco pieno. Quindi, invece del biscottino di riso, perché non mi preparate qualcosa che assomigli a un pollo arrosto unto con patate arrosto al rosmarino che abbia le calorie di una caramella? Invece di un biscottino che contenga 100 calorie, non si potrebbe avere un brasato con 100 verdure ognuna delle quali contenga 1 caloria?

Secondo me è questo il futuro: pollo & patatine, pastasciutta ai funghi porcini, fritto misto (molto fritto) con pochissime calorie... altro che All-Bran.

Votazioni & Giochi

Vasco Rossi, Oriana Fallaci, Gino Strada, Adriano Sofri, Francesco Guccini, Bruno Vespa, Cesare Previti, Luciano Moggi... non è il festival dell'assurdo o un film di Mel Brooks o una puntata "speciale disco-samba" di Buona Domenica, ma alcuni dei nomi usciti dalle varie sedute per (il tentativo di) l'elezione del Presidente della Repubblica, la più alta carica dello Stato, mica l'ultimo dei polli. Sembra che vogliano giocare, fare i furbetti, provocare un sorriso. A me fanno tanta tristezza.

E visto che oggi sono in vena di citazioni pop, lasciatemi giocare con questo Bob Geldof d'annata con la sua storica The Great Song Of Indifference:

I don't mind if the government falls
Implements more futile laws
I don't care if the nation stalls
And I don't care at all

Sabato & Notte

E lo fanno perché gli piace farlo. E perché sono intelligenti senza fartelo pesare. E perché sono arguti e fissati. Perché non tutti gli esseri umani il sabato notte non hanno altro da fare che uscire a ingozzarsi e a ballare. Quello lo si può fare, lo si deve fare, ma giusto ogni tanto. Senza esagerare. E sono bravi, ok? E scusate se riprendo il loro stile di scrittura/lettura/conversazione, ma quando ci vuole ci vuole.

Sto parlando di Sabato Notte, trasmesso in diretta su MacchiaRadio e che si può ascoltare semplicemente collegandosi attraverso il sito o con le mille altre possibilità che trovate indicate. E si può telefonare, chattare, ascoltare, interloquire con loro. Chi sono loro? Semplice: Gianluca Neri, Simone Tolomelli e Matteo Bordone. Tre persone che si divertono, sanno divertire, prendono (e si prendono) per il culo e sanno far pensare. E non è facile oggi coniugare tutte queste qualità. E si può ascoltare in diretta o scaricarsi la puntata per ascoltarla quando si vuole. Senza fretta e senza rischi.

Diamo spazio a chi se lo merita. Diamo spazio a chi non chiede nulla e ci lascia soddisfatti quando spegniamo il lettore mp3 o la radio o il computer. Diamo spazio a chi lo cerca in mille modi e ha qualcosa di sacrosanto da dirci! E scusate se è poco.

Dammi spazio / spostati di un passo per lo meno / chi ha detto che sia tuo questo terreno / soltanto perché dici io c'ero prima / amico mio ascolta questa rima / non ho inventato io questo sistema / ma adesso abbiamo noi questo problema / o ci stringiamo un po' e ci entriamo tutti / cercando di non prenderci a cazzotti / oppure cominciamo a darci botte e spintoni / fin quando non saremo ormai tutti distrutti / è meglio che evitiamo questo strazio / faresti meglio a darmi un po' di spazio.

Milano & Medioevo

Non sono milanese di nascita. Lo sarò (come tanti) forse d'adozione. Ma ad alcune cose non riesco ad abituarmi. Devo raggiungere dei posti e non so come fare. Un'occhiata veloce alla cartina e penso: "Perché non sfruttare quelle fantastiche (almeno nelle ore seral-notturne) bretelle di comunicazione che sono le tangenziali?".

Ma accidentaccio a voi! Mi sembra di tornare nel Medioevo! Ogni 10 chilometri si incrociano con l'autostrada oppure con un tratto che deve essere lastricato d'oro (sotto l'asfalto) per quello che potrei saperne. Tac! Pedaggio. Altri 10 chilometri e... tac! Pedaggio. Arrivo dalla A4 e se esco ad Agrate pago 1,50€ in meno sul biglietto dell'autostrada che uscendo alla barriera di Milano Est. Perché? Tac! Pedaggio!

Credo che un viandante che passasse dalla Sicilia alla Francia nel Medioevo avesse meno tasse da pagare alle frontiere dei vari ducati, granducati, stati, baronie e quant'altro la fantasia umana avesse inventato. Almeno lì si passava da un possedimento all'altro.

Tac! Pedaggio! Mi ricorda una scena di un film... Chi siete? Cosa Fate? Cosa portate? Sì ma quanti siete? Un fiorino! Ma guardi che sono quello di prima, ho già pagato a Milano Est, perché se vado verso Torino devo pagare ancora? Misteri delle privatizzazioni...

Anoressia & Moda

Bla, bla, bla... la moda... bla, bla, bla... le modelle anoressiche... bla, bla, bla... immaginario collettivo... bla, bla, bla... Tutti ne parlano, spesso a sproposito, ma nessuno trova niente di meglio che, appunto, parlarne.

Sembra che in Spagna vogliano fare qualcosa di più, magari sbagliando, magari intervenendo a valle piuttosto che a monte, ma almeno ci provano: verranno messe al bando le tagli e extra-small. L'idea di fondo è semplice: se entro in un negozio e vedo che sono costretto/a a chiedere la taglia small da indossare in camerino quando ne esiste una ancora più "small", mi sentirò in dovere di dover dimagrire ancora per entrare nell'ultima taglia disponibile. Certo che se una donna (o un uomo) ragiona così è già malata da tempo, forse solo psicologicamente se non ancora fisicamente, perché un discorso del genere non ha senso. Però ci proviamo...

D'altra parte credo che la mossa sia del tutto inutile fino a quando le riviste e le passerelle non forniranno un diverso tipo di donna che non sia di altezza 1,80 e taglia 36. Eppure sarebbe così semplice: la moda non ha alcun valore da difendere o conservare. Può propinare quello che vuole, dall'assurdo all'improponibile, sapendo che l'unico fattore che entra in gioco è... la volontà di farlo. Quindi perché non eliminare finalmente questo supplizio per milioni di donne?
Perché la moda è strana fino all'inverosimile, ma è soprattutto una bufala colossale: mi spiegate perché, altrimenti, Roberto Cavalli propone vestiti tigrati e accessori dorati che meriterebbero il posto d'onore alla fiera del cattivo gusto e lui si veste come un classico figurino? O perché Giorgio Armani propone vestiti inaccettabili e lui si mette sempre la sobria magliettina nera?

Moggi & Sistema

D'accordo, lo ammetto, sono juventino.
D'accordo, lo ammetto, sono deluso da quanto emerso dalle famose intercettazioni telefoniche che coinvolgono Luciano Moggi, Antonio Giraudo, Pairetto ex-designatore arbitrale e vari altri personaggi consimili.

Però, ammettetelo anche voi, non c'è niente di così grosso (almeno per ora) che rischi di destabilizzare il mondo del calcio. Qualche vecchia amicizia che non riesce a fermarsi di fronte ad incarichi lavorativi tanto contrastanti, qualche vecchio contatto sfruttato per concludere una trattativa, qualche parolaccia di troppo nei confronti di amici di lungo corso.

Se la proprietaria della Juventus, cioè la famiglia Agnelli alla 4a generazione, avrà il coraggio di dare il benservito alla dirigenza che ne sta infangando il nome, compirà un gesto che nessuno, almeno in Italia, è mai riuscito a fare: abbandonare il cavallo vincente solo perché coinvolto in un'inchiesta (che non potrà avere ritorsioni sulla squadra, ma solo sui diretti interessati).

Nessuno ha mai pensato che Berlusconi rinunciasse ai favori e all'amicizia di Previti (neppure ora, mannaggia a tutti loro, neppure ora). Nessuno ha mai obbligato Andreotti a ritirarsi dalla vita politica solo perché sotto processo in una decina di tribunali (ora assolto, eh sì...). Nessuno ha mai fatto la cosa che sembrava giusta per l'opinione pubblica e per il proprio buon nome.

Se la Juventus lo farà, tanto di cappello.

D'Alema & Napolitano

Alla faccia dell'opposizione costruttiva del centro-destra! Riassumo la situazione che si è venuta a creare intorno all'indicazione dei candidati per la Presidenza della Repubblica.

Prodi, quale rappresentante della coalizione dei vincitori alle elezioni (per poco, quasi nulla, ma vincitori), ha presentato la candidatura di Massimo D'Alema. Sembrava quasi uno sgarbo, un uomo molto a sinistra, quasi una provocazione. Eppure facendo mente locale si ricordano atteggiamenti di mediazione del Baffo durante il Governo precedente (Bicamerale, etc...). Il centro-destra, compatto, ha rifiutato anche solo di prendere in considerazione questo nome. E ci sta.

Da tutte le parti (giornalisti, opinionisti, opinione pubblica) è stato però sottolineato che la carica in ballo deve essere espressione di una larga maggioranza parlamentare, che non è moralmente corretto portare avanti un'elezione solo sfruttando la (pur esigua) maggioranza dei voti a disposizione nelle Camere. Quindi ecco che, seppur a malincuore, i comunisti cacciano fuori una rosa di nomi da dare in pasto al centro-destra, così da avere il loro appoggio e chiudere i giochi. In una riunione tra i grandi nomi del centro-sinistra e, in rappresentanza della destra, Fini, Casini e Letta spuntano alcuni nomi su cui paiono essere tutti d'accordo: Franco Marini, Giuliano Amato, Mario Monti e Lamberto Dini. L'Unione butta lì anche Napolitano.

Tuoni e fulmini da Arcore, da un Berlusconi che si sente scavalcatro dai tre quarti del suo schieramento. E tuona che non vuole che il nuovo Presidente della Repubblica sia un comunista
(e riddaje!). Il nuovo Presidente dovrà essere un moderato, dovrà rappresentare tutto il paese, ma soprattutto dovrà uscire dal centro-destra. Plonk! Non la capirà mai, ma provo a spiegarglielo: quando si è dittatori si può urlare quel che si vuole venendo ascoltati e accontentati. Ora, però, gli italiani gli hanno tolto questo privilegio... (ovviamente la Lega ha detto che voterà per Bossi...)

Certo è che se trovano un accordo su quei nomi usciti da quel vertice, la Casa delle Libertà vedrà i suoi equilibri davvero traballanti, con un Berlusconi (finalmente) meno al comando del carretto dell'Opposizione.

Frizzi & Lazzi [7]

Di Lucio Salis, storico comico sardo:

- Ma toglietemi una curiosità: è vero che qui in continente ci mettete la panna sopra le fragole? Perché noi a Santa Giusta se non ci mettiamo il letame col cavolo che crescono!
- Mia moglie è andata da un celebre dietologo; in due mesi ha perso 300.000 lire.
- Cicciolina, quando era in Parlamento, non aveva peli sulla lingua. E quei pochi che aveva non erano neppure suoi...
- Era così umida quella casa che i mobili erano rosicchiati dalle anguille.
- Mio nonno mi diceva sempre che noi sardi non siamo sottosviluppati. Siamo sviluppati sotto!
- Ogni mattina mi sveglio e tocco duecento volte le punte delle mie scarpe. Poi mi alzo dal letto e me le infilo.
- Eravamo poveri, ma così poveri, che mio nonno aveva un pezzo di terra e non la lavorava nemmeno: la mangiava così com'era!
- Mio nonno ha 93 anni e vuole cambiare sesso. No, non nel senso di Amanda Lear, nel senso che ne vuole uno più nuovo.
- Craxi è morto: sono i milioni che se ne vanno...
- Io prendo sempre la vita cum grano salis... più una fetta di limone e una bella tequila.
- "Ti piace la mia casetta invernale?" "Bella. Ne hai anche una per l’estate?" "No, e' sempre questa, solo che d’estate tengo le finestre aperte".
- La benzina sempre più cara. Beh, le cose raffinate costano!
- Lei non sa chi sono stato io!

Frizzi & Lazzi [6] - [5] - [4]

Bevande & Drink [3]

Stiamo lentamente impazzendo. Non ne conosco i motivi o l'approdo finale, ma l'eccesso di benessere ci sta portando verso una deriva del gusto. Ma dico io: in quanti modi vuoi poterlo bere un caffè? Fino a qualche anno fa non era poi tanto difficile: liscio, corretto, ristretto, macchiato...

Mi sono segnato ieri (in ordine sparso) i tipi di caffè che mi sono stati chiesti, fate voi:
- Lungo, molto lungo, lunghissimo, ristretto, molto ristretto.
- Macchiato caldo, macchiato freddo, con latte freddo a parte, con latte bollente a parte, con schiuma di latte.
- Con gelato, con panna montata, gelato con caffè.
- Marocchino, americano.
- Doppio.
- D'orzo in tazza grande, d'orzo in tazza piccola, d'orzo "fai tu", d'orzo macchiato in tazza grande, etc...
- Decaffeinato (questa variante va aggiunta a molte altre tipologie:decaff. macchiato, decaff. corretto, etc...).
- Molto caldo (!), bollente (!).
- Corretto grappa, corretto crema al whisky, corretto rum, corretto vino rosso, corretto sambuca, corretto cognac.
- Al gingseng caldo, al gingseng shakerato.
- Shakerato dolce, shakerato amaro, shakerato corr. crema al whisky.
- Con due bustine di zucchero, con il dolcificante, con lo zucchero di canna.
- Cappuccino, cappuccino chiaro, cappuccino scuro, cappuccino bollente, cappuccino tiepido, cappuccino decaffeinato, cappuccino d'orzo.

Insomma, un po' di ritegno! Comunque se lo prendete abitualmente in un formato diverso da quelli elencati segnalatelo pure.

Previti & Socrate

Non mi permetto di giudicare sul fatto se sia giusta o meno la condanna a Previti, ma va da sè che se i giudici hanno chiuso in questo modo un processo durato 10 anni al terzo grado di giudizio riuscendo a scavalcare l'ostacolo di leggi e leggine fatte ad hoc per mettere in salvo l'avvocato di Berlusconi qualcosa ci sarà stato. Non nascondiamocelo, ne ha combinate di cotte e di crude e finora gli era sempre andate bene (in un modo o nell'altro) proprio come al suo protetto.

Ciò che più mi ha lasciato l'amaro in bocca è stata una dichiarazione dell'avvocato dell'avvocato Previti, che ha paragonato il suo assistito a Socrate. Il nobil'uomo (Previti, non Socrate) si sarebbe consegnato alla giustizia pur essendo innocente perché, proprio come l'antico ateniese, considera giusto e retto seguire le leggi dello Stato anche se inique (come narrato da Platone nell'Apologia di Socrate). Per questo si sarebbe presentato spontaneamente al carcere di Rebibbia ancor prima che giungesse la comunicazione all'Arma perché lo scortasse in prigione... sì, poi si è scoperto che in questo modo cerca di ingraziarsi i giudici così che gli concedano gli arresti domiciliari. Ma perché dovrebbero permettere a un uomo condannato per corruzione e in buona salute di trascorrere i 6 anni di reclusione in un lussuoso attico del centro di Roma? Soltanto perché ex-parlamentare e avvocato e benestante e tirapiedi del Caimano?

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[Edit: vi segnalo questo divertentissimo articolo di Jacopo Fo]

Corna & Risate

Queste immagini le conosciamo tutti. La prima è datata 8 febbraio 2002, la seconda solo pochi giorni fa. Nella prima l'allora Presidente del Consiglio (godo un po' nell'usare il passato) fa le corna al vertice dei Ministri degli Esteri Europei (lui lo occupava ad interim) durante lo scatto della foto ufficiale. Nella seconda i parlamentari Pecoraro Scanio e Vasco Errani ridono (e pure di gusto) durante la cerimonia religiosa per i caduti di Nassiryia.

Pensavamo di aver cambiato rotta votando i comunisti (vero che questo è solo un episodio, ma significativo), mentre pare di aver continuato sullo stesso percorso tracciato dalla superficialità e dall'esuberanza personale. Nessun altro commento, ma solo una domanda: quando si renderanno conto che la politica è una cosa seria?

Bandiera & Identità

Siamo nell'imminenza dei Mondiali di Calcio, la manifestazione tricolore per eccellenza. E proprio sul tricolore mi vengono in mente un paio di cose. La bandiera nazionale da sventolare con orgoglio è diventata tabù: in quante manifestazioni di piazza la vedete ondeggiare sopra le teste? Poche, quasi nessuna. È un diluvio di bandiere della pace, bandiere di partito, bandiere di sindacato. Sembra quasi che il valore aggregante di questo vessillo sia scomparso, salvo ricomparire (in massa e) con valenza neutra in occasione delle partite di calcio degli Azzurri.

E a proposito di Nazionale di calcio, ritornerà la polemicuccia di sempre che ci porrà di fronte all'interrogativo sul perché i nostri giocatori non cantino l'Inno di Mameli mentre viene intonato dagli speakers dello stadio all'inizio degli incontri. Non me ne vogliano i pedatori azzurri, ma non me li vedo a cantare un Inno con frasi del tipo: Dall'Alpe a Sicilia / Dovunque è Legnano, oppure Già l'Aquila d'Austria / le penne ha perdute (qui tutto il testo con qualche cenno storico). Già mi immagino le espressioni di stupore nel caso glielo facessero imparare a memoria (per non fare brutte figure) a Coverciano: aò! belin! pota! ché! ?!? @#! §ç°*!

E pensare che negli Stati Uniti succede che l'inno venga tradotto in spagnolo: tutti contrari, ma tra poco accadrà anche in Italia con una traduzione in arabo. Allora sì che ci uniremo tutti contro questo tentativo di invasione culturale e di usurpazione di qualcosa di cui in realtà non ci importa nulla. Strana gente noi italiani.