Mondo & Paese

Tutto il mondo è paese (modo di dire che quasi non riesco a capire, ma visto che lo si usa in questa accezione... mi adeguerò) ed è pieno di bambini presuntuosi e prepotenti che pensano di poter fare quello che vogliono, in barba a qualsiasi regolamento nazionale e internazionale. Il problema è che questi bambini hanno raggiunto, in un modo o nell'altro, una posizione influente tanto che non possiamo ignorarli proprio sempre o bollarli come stupidi pensando di passarla liscia. Eccoli all'opera.

Italia: l'onorevole Umberto Bossi, leader del movimento politico Lega Nord, ha detto che in caso di vittoria del NO al referendum indetto dalla Casa delle Libertà sarebbe passato a metodi non democratici per portare avanti il progetto di devoluzione. Dalla serie: le leggi le facciamo noi e, se non le approvate, beh... le facciamo lo stesso.

USA: la Corte Suprema ha stabilito che a Guantanamo l'amministrazione Bush ha violato i princìpi della convenzione di Ginevra (accusa anche piovuta addosso a Milosevic, tanto per darvi un'idea) e che quello che ha fatto a a Guantanamo è un gran pasticcio, una buffonata, un crimine di guerra e un abuso del Presidente. "Sticaxxi che ho combinato!", potrebbe aver pensato Bush che si è visto piovere addosso queste accuse di non poco conto. Invece no. Serafico risponde: "Non metterò in pericolo la vita degli americani mettendo in strada degli assassini". Dalla serie: facciamo quello che vogliamo e, se ci condannate, beh... continuiamo come niente fosse.

Segnalazioni & Internet [6]

Guardate un po' cosa si può creare con un piccolo strumento, i suoni di sistema di Windows e un po' di fantasia. Windows Mix! (su segnalazione della mia cara Isabella).

Le puntate precedenti di Segnalazioni & Internet: [5] - [4] - [3]

Pirateria & Realismo

Non ho parlato di referendum se non di striscio. Non ne voglio parlare. Però quanto è stato bello fare lo scrutatore al seggio e vedere gli ufficiali addetti alla sorveglianza della struttura, in questo caso della Guardia di Finanza, maneggiare e copiare e farsi prestare cd e dvd masterizzati... un bel tuffo nella realtà della vita.

...altro che Faletti & Co. con i loro spot intimidatori prima di ogni proiezione in sala o all'inzio di ogni dvd.
...altro che sistemi anti-copia intrusivi e invasivi.
... altro che pene maggiori di quelle per i veri criminali per chi scambia materiale protetto dai dirtti d'autore.

Un po' si compra e un po' si copia. Avanti il prossimo.

Italia & Italiani

(Grande?) vittoria dell'Italia. Gol a 10 secondi dalla fine (47 minuti e 50 secondi) su rigore (quasi certamente) inesistente. Tiro. Gol. Fischio finale.

Vittoria sull'Australia che non era mai arrivata a superare il girone eliminatorio. Vittoria con un'espulsione per gioco cattivo del (solito?) Materazzi (se aveste fatto vedere a chiunque l'elenco dei convocati e aveste chiesto quali giocatori sarebbero stati espulsi, quanti non avrebbero detto: "De Rossi e Materazzi"?). Un gioco inesistente e tristissimo.

Gol su rigore inesistente e tutti a esultare in maniera vergognosa, che Grosso avrebbe fatto meglio a rialzarsi e dire: "No, sono caduto da solo perché non ho visto l'avversario che era lì a prendere il sole!". Ma questo non è il calcio. Lo so, lo comprendo e lo accetto. Che però il nostro allenatore dopo mezz'ora, passata la trance agonistica, filosofeggi nelle interviste spiegando che la tattica remissiva adottata è stata una scelta voluta, che abbiamo giocato bene, che siamo una squadra forte, che gli avversari erano forti, che ci abbiamo messo il cuore... che volete farci? È l'Italia, che mi ha sorpreso oggi ai referendum, ma che sul campo di calcio rimane sempre non-sportiva.

Onori & Oneri

Le cronache (tele)giornalistiche portano in questi giorni in primo piano il cruento incidente avvenuto in un cantiere sull'autostrada Catania-Siracusa. Due cose mi mandano in bestia:

- Qual è la prima dichiarazione che qualunque personaggio con un alta carica è spinto a dire (da non si sa quali assurde convenzioni) in occasioni come queste? "Inaccettabile la sicurezza nei cantieri". Caro Napolitano, grazie al caxxo. A parte che lei, sì proprio lei, non credo abbia mai indossato, non dico una tuta da lavoro, ma forse nemmeno dei guanti da giardinaggio, quindi in realtà non sa se davvero c'era scarsa sicurezza in quel cantiere (e sarebbe meglio prendere provvedimenti piuttosto che filosofeggiare sul nulla). In secondo luogo lei, sì, ancora lei, dice una banalità che anche mio figlio (che ancora non ho, ma sono sicuro che già lo pensa) crede sia una frase fatta. Sarebbe come dire, guardando un prato rinsecchito dall'afa: "Toh, il livello di irrigazione di questo prato è inaccettabile/indegno". Oppure un (tele)giornale che apre con una prima notizie del tenore (e ce ne sono, purtroppo): "Caldo record. Siccità. Anziani non esponetevi troppo al sole". Lapalisse.

- La procura (o istituzione analoga e preposta) ha aperto un fascicolo (un'accusa di qualche tipo) per l'incidente occorso. "Doveroso", starete pensando (e giusto anche), ma ciò che mi manda su tutte le furie è che questo fascicolo sia stato aperto contro ignoti. Ignoti? Il responsabile dell'accaduto è il responsabile del cantiere (che in un appalto enorme come questo sarà magari più d'uno o un asocietà, ma di certo non sono ignoti). Punto e basta. Altrimenti che responsabile sarebbe? È il responsabile di portare a casa uno stipendio da responsabile, quindi ad esso onori e oneri. Non mi pare troppo difficile. Se poi ci saranno ulteriori responsabilità, sarà giusto accertarle. Ma il responsabile di tutte le responsabilità responsabili è... il responsabile. Se non ha controllato, ha delegato, se ne è infischiato non importa. Il responsabile di ciò che avviene in un cantiere è il responsabile di cantiere. Tutti in piedi. Applausi.

Governo & Sensibilità

Ma che anime buone e gentili che siedono trai banchi dell'Opposizione! Vista la probabile sovrapposizione delle operazioni di scrutinio per il "referendum costituzionale" (è scritto proprio così anche sulle urne, con la parola referendum in corsivo) con la partita della Nazionale, il Viminale ha diramato questo comunicato:

Lunedì 26 giugno i seggi del referendum chiuderanno alle ore 15 e subito dopo, come previsto dalla legge, cominceranno le operazioni di scrutinio che dovranno proseguire senza interruzioni. Poco dopo, alle ore 17, avrà però inizio la partita Italia-Australia, determinando una "delicata" sovrapposizione. Il ministero dell'Interno ha quindi inviato una circolare a tutti i prefetti affinché vi sia una garbata ma ferma opera di sensibilizzazione sui presidenti delle sezioni elettorali, in modo da evitare qualunque interferenza dovuta alla, pur comprensibile, aspirazione degli scrutatori di seguire la partita tifando per la Nazionale.

Davvero il calcio è non solo lo sport nazionale, ma la ragione di vita di molti. Ciò non toglie che anch'io vorrò aver finito le operazioni al seggio prima delle 17, ma da lì a barattare la correttezza delle operazioni di scrutinio per un referendum che andrà a toccare una 50ina di articoli della Costituzione... beh, ce ne passa...

Parole & Vento

Ma io mi dico dove andremo a finire. C'è bisogno di commenti?

Nell'ordine:
- Nessun italiano può sentirsi degno di essere tale se domenica non sarà andato a dare il proprio sì alla riforma Costituzionale che darà a questo paese più democrazia e libertà --> Io sono orientato a votare sì, ma la finiamo con questa indegnità!

- Occorre che si proceda alla riconta delle schede annullate in primo luogo e poi, se necessario, anche di tutte le schede --> Ma certo, lo facciamo fare all'orsetto che incarta la cioccolata...

- Non c' è nessuna possibilità di considerare regolare il voto degli italiani all'estero. È un voto irregolare, che si deve assolutamente rifare --> Il suo gruppo politico l'ha voluto a tutti i costi (e, secondo me, contro ogni buon senso), ne ha ideato i termini di svolgimento e ne ha gestito la procedura. Prego, accomodarsi fuori...

- Vi faccio una domandina semplice semplice e voglio una risposta franca: volete morire comunisti? --> Diciamo che, in primis, io non ho molta voglia di morire. Comunque, so che non è corretto, voglio svelarle l'ultimo segreto (quello di Babbo Natale è a posto?) che si trascina da quando ha fatto qualche soldo: lo sa che non è immortale?

- Prodi è debolissimo, sono divisi su tutto. È a palazzo Chigi da due mesi ma non è riuscito a governare, perchè si spartiscono solo il potere. Si stanno litigando la spartizione delle stanze alla presidenza del Consiglio --> Prodi e i suoi rappresentanti sono stati ricevuti dagli Stati Uniti e da Putin con tutti gli onori stringendo mani e firmando accordi. Non credo sia da considerare come un'affermazione di potere internazionale, però neanche di debolezza...

- Siccome ancora si può migliorare questa riforma, noi dichiaramo sin d'ora che dopo la vittoria del sì, siamo disponibili a sederci attorno a un tavolo con la sinistra per accogliere i loro eventuali suggerimenti migliorativi --> Ma siccome non siete più la forza di Governo, sarà qualcun altro a dovervi invitare al tavolo e a chiedervi suggerimenti (e spero che lo faccia, come è giusto che sia).

- Non abbiamo mai chiuso le porte a nessuno. Siamo persone aperte al dialogo, alla compresione e alle ragioni degli altri --> solo tre parole: "O Mio Dio!"

- Il Milan è stato solo defraudato, io lo avevo anticipato e ora mantengo le mie opinioni. Ci spettano come minimo due scudetti --> Opinioni che però hai smentito il giorno dopo incalzato da una selva di insulti. Comunque, da juventino, cedo con ignominia questi due scudetti non regolari. Che ne facciano quel che vogliono.

Sky & Mondiali

Ho finalmente compreso cosa significano questi Mondiali di Calcio 2006. Li definirei prove tecniche di povertà.

Non ci siamo abituati. Eravamo soliti goderci olipmpiadi, mondiali e tutti gli altri grandi eventi sportivi gratuitamente e integralmente sulle frequenze RAI. Da oggi non è più così. Chi può permetterselo si compra il pacchetto e vede tutte le partite (che, diciamocelo, non ci interessano molto, però erano una bella esperienza (così come lo era il tiro al piattello alle Olimpiadi, per dire)), mentre per gli altri si riapre la definizione di bar come luogo di aggregazione: ecco noi tutti miserabili riuniti nell'osteria del paese, proprio come 40 anni fa quando la televisione era bene di lusso che non tutti avevano nelle proprie case. Un ritorno al passato.

Fin'ora erano trasmessi eventi di nicchia (come il pugilato) o comunque mai visti altrove (come la notte degli Oscar o le partite della domenica pomeriggio che si ascoltavano alla radio), mai qualcosa di massa come il calcio. Per i film il problema è diverso: con pochi euro lo si affitta in dvd senza essere legati a un abbonamento (e in qualità migliore). E poi un film anche se lo si guarda qualche settimana dopo il primo passaggio in tv non succede nulla (anzi, spesso è meglio lasciar decantare le lodi e le infamie della critica estemporanea).

Un salto indietro di qualche decennio, e il trend non è dei migliori: si annunciano simili esperimenti (che diverranno la norma) anche sul digitale terrestre, con prime visioni di film e telefilm solo a pagamento. Per i poveracci (o comunque chiunque non voglia spendere soldi ulteriori per svariati motivi) solo le repliche di Karate Kid e qualche talk-show al quale saremo costretti a partecipare inviando un sms, altrimenti si spegnerà la tv...

Nomen & Omen

Conosciamo tutti la consolle da gioco di Sony, la mitica PlayStation, che uscì nel (credo) 1995 nella sua prima incarnazione a cui ne fece seguito un'altra PS2 e a cui ne seguirà una terza generazione fra qualche mese (indovinate? Sì, PS3).

Quello che però è divertente segnalare è questo: le merci che entrano nella comunità Europea devono pagare delle tasse, i giochi in particolare. Ecco allora che Sony, per la PS2, dichiarò che in realtà la sua macchina da gioco era un computer a tutti gli effetti: per questo lanciò una specie di sistema operativo di base (basato su Linux naturalmente) per dar peso a questa sua dichiarazione. Questo per non pagare il dazio sui giochi importati. Ora il gioco si ripropone per PS3 (e qui siamo forse più vicini alla realtà visto il potenziale della futura consolle).

Però ci si chiede: se vuoi che la tua PlayStation non sia solo un computer, perché continui a chiamarla PLAY = gioco STATION = postazione? Non potresti dargli un altro nome?

Certo è che se un discorso del genere è fattibile, allora molti altri prodotti dovrebbero correre ai ripari: la Coca-Cola non usa più (se mai lo ha fatto) la cocaina come ingrediente, quindi dovrebbe cambiare denominazione? Il computer Mac è forse irlandese per fregiarsi di questo nome? L'Acqua Vera vuole forse insinuare che esistono acque false? Babbo Natale ha per caso dei figli visto che non si vuole accontentare di essere chiamato Sig. Natale?

Forse non sempre è il caso di dare troppa importanza alle parole...

Prìncipi & Princìpi

(D'accordo, il signor Savoia è un re (o almeno discendente di), ma il titolo ne guadagna in efficacia).

Che questi reali del XXI secolo siano un anacronistico reperto che ci portiamo dietro come relitto di millenni di storia è chiaro a tutti. E non vale neppure il discorso: "Sono seguiti dai rotocalchi perché alla gente interessa sapere cosa fanno", perché i rotocalchi sono in grado di rendere "personaggio appassionante" chiunque, dal geometra Briatore all'ex-pupone-invelinato Totti: non serve che siano principi o re.
E non stupisce che Vittorio Emanuele sia coinvolto in una vicenda poco chiara: ci sono onesti e disonesti in ogni categoria umana. Lui è un discendente reale disonesto come ci saranno discendenti reali onesti.
Certo però che il quadro che se ne fa del personaggio risulta davvero sordido e triste, corrotto e corruttore, viscido e interessato, che al confronto Moggi & Co. erano persone per bene, almeno nel tono e nelle parole.

E pure tirchio!
Vittorio Emanuele: «Sto andando a Milano, in città... e adesso c'ho tre quarti d'ora... e volevo andare a puttane».
Bonazza: «Se mi chiamava stamattina (ride) vuole andare?... Dica dica».
...
V.E.: «Gli do 200 euro e non di più, eh?».
B.: «No, no, anche niente (...). Gli faccia un salutino, un bacino e basta. Gli dica che mi arrangio io, dopo».
...
Poi cambia argomento: «Senta, mi permetta adesso una parolina sola di lavoro. Una cosa (...). Io avrei bisogno che lei mi presentasse, o se lei potesse parlare con un generale, qua, della Finanza, perché c'è un grosso affare, business, grosso, grosso, grosso».
V.E.: «Ma cosa vuole? Chi vuole?... Un carabiniere o una fiamma gialla?».
B.: «Fiamma gialla, fiamma gialla».
V.E.: «Ok, sarà fatto».

E pure stronzo!
Bonazza: «A Roma hanno bloccato tutto, non so per cosa...».
V. Emanuele: «Bah, perché sono i soliti stronzi!».
Bonazza: «I soliti stronzi italiani anche qua!».

E pure Belusconiano!
V. Emanuele: «In tutto questo casino mi ha ricevuto subito, eh, Berlusconi, e allora ho detto, signor presidente, non possiamo permetterci il lusso di perdere queste elezioni».
Giudici: «Assolutamente».
V.E.: «Tutti gli amici devono andare a votare, devono votare Forza Italia e la destra, se no siamo nel culo... (...) Bisogna che ci vadano tutti, perché le sinistre, loro figli di puttana ci vanno».
G.: «Vabbè, i bolscevichi vanno sempre».
V.E.: «I bolscevichi (sorride) loro ci van sempre, capisci? E allora bisogna assolutamente che questa storia cambia, adesso...».

E pure parlare di politica con Pippo Franco (radici?!?)!
V. Emanuele: «(...) C'è Rutelli che ride... che scherza ... che insulta... il nostro ministro del Tesoro eccetera... (...) Un po' di dignità ... ci dovrebbe essere...».
Pippo Franco: «Eh... ma non c'è principe, purtroppo...»
V.E.: «Poi c'è un'altra cosa spaventosa e e... sono questi... come lo dicono... comunismo al caviale dicono (ride)».
P.F.: «Ah, sì, sì, vero».
V.E.: «D'Alema ha la barca a vela più bella di chiunque... D'Alema ha i conti in Lussemburgo, se non lo sa. Questo lo so io».
P.F.: «Ah bene... Chi è senza peccato scagli la prima pietra principe... Ma loro l'hanno dimenticato, e soprattutto negano le radici...».

E pure garantista!
V. Emanuele: «Allora se questi non global fan qualcosa li menano, spero».
Voce: «Li meniamo tutti guarda, gli spacchiam la schiena».
V.E.: «Gli spacchiam la schiena tutti (ride)».

Deserto & Bevande

Non mi ricordo dove e con chi ho già affrontato questo argomento, ma ieri è tornato fuori con una efficacia e una linearità sconvolgente.

Ambientazione. Caldo afoso delle ore 14. La piazza è vuota. Ogni passo o gesto troppo avventato provoca una sudorazione eccessiva. Ci si muove a fatica. Anche le auto sembrano essere andate a riposarsi sotto qualche generosa fronda di tiglio.
Personaggi. Io, una mia collega, due signore sulla 50ina.
Scena. Le due signore si avvicinano con movimenti circospetti. Si fermano. Danno un'occhiata ai tavoli disposti come da un pazzo maniaco: tutti perfettamente in fila, quattro sedie ad ogni tavolo, tovaglia rossa, posacenere e tovagliolini. Silenzio. Improvvisamente la scelta ricade su un tavolo d'angolo. si siedono. Mi avvicino e chiedo cosa desiderano. Due latti caldi... Plonk! Ma mi raccomando, quasi bollenti... Plonk!

Il mio viso mostra stupore e incredulità, ma tant'è... torno dalla mia collega e, con voce ancora incredula ripeto l'ordinazione. Al che la ragazza che sta preparando i due bicchieroni di latte ben caldi, quasi bollenti mi dice candidamente:
- Ma non lo sai? Anche i beduini nel deserto bevono il the caldo? Disseta meglio di una bevanda fredda.
E io rispondo, lapidario e inebetito:
- Sarà come dici. Sarà che disseta. Sarà che gli piace molto, ma ho il sospetto che i beduini bevano the caldo, pur essendo nel deserto, per un unico motivo: dove trovano una bibita ghiacciata nel deserto!?!?

Bevande & Drink [8]

Oltre ai comportamenti a dir poco discutibili assunti da qualche cliente ogni tanto (certo, alcuni lo fanno volontariamente, altri con innocenza), c'è anche la questione delle bevande ordinate che, a volte, raggiungono gradi di inventiva quasi mirabolante.

In questi ultimi due giorni ho avuto in comanda queste due prelibatezze:

- Tisana alla menta shackerata (passatemi il termine) --> rimandata indietro perché doveva essere senza zucchero. E lo era, ma quando qualcuno si fissa una cosa non c'è niente da fare...
- Succo all'albicocca... ma: metà succo versato nel bicchiere, l'altra metà lasciato nella bottiglietta e allungato con acqua --> ditemi voi se una persona normale può fare di queste richieste. Beh, un motivo c'era (gliel'ho chiesto naturalmente): il suo stomaco non regge il succo (!), quindi se ne gustava un po' "puro" (neanche fosse whisky!) e un po' "alleggerito". Però al momento ci rimani male...

Le puntate precedenti di Bevande & Drink: [7] - [6] - [5]

Segnalazioni & Internet [5]

Se avete qualche amico (o ex-amico) che vi ha fatti andare su tutte le furie, oppure semplicemente un collega d'ufficio che ha il vizio di tenere accese le casse del computer alla sua postazione, perché non lo mandate allegramente affanc...?

Le puntate precedenti di Segnalazioni & Internet: [4] - [3] - [2]

Italia & Ghana

Prima vittoria azzurra ai mondiali. Entusiasmo non pienamente giustificato contro una formazione che è solo al 51esimo posto del ranking FIFA e neppure qualificatasi oltre la fase iniziale della Coppa d'Africa svoltasi in Egitto pochi mesi fa.

Però si sa, siamo ai Mondiali, la tensione da entrambe le parti è alta, non si può sbagliare, etc... con i soliti luoghi comuni. Ma l'immagine più divertente (o, se volete, deprimente) è quella che ha inscenato la panchina azzura in occasione di un (presunto) fallo nella nostra area. Un avversario si incunea fra due giocatori azzurri finendo poi a terra. Sembra rigore (ma non lo è, vedendo il replay).

Stacco della regia sulla panchina azzurra che vedeva, nell'ordine: due dirigenti che facevano, con due mani, il gesto del tuffo (Si è buttato! Si è buttato!), uno che sventolava la mano come a mostrare un cartellino per la simulazione (Si è buttato! Si è buttato!), l'allenatore Lippi che bestemmiava (ma lui è toscano, quindi fa parte della sua natura?!?!). Insomma un'immagine molto italiana del nostro staff tecnico...

Bevande & Drink [7]

Lasciare la mancia non si usa più, ma mi rendo conto che già è assai dispendioso uscire la sera (tra benzina, parcheggio, bar e discoteca). Inoltre lasciare la mancia al bar non è cosa usuale. Inoltre se è un bar in cui ci si reca quasi ogni giorno (vuoi per la colazione, l'aperitivo o per passare una serata tra persone conosciute) diventa quasi automatico sentirsi a casa e non considerare nemmeno lontanamente la possibilità di una gratificazione ulteriore. Aggiungiamo poi, in ultimo, che non è un nostro abito mentale nazionale.

E infatti non è quello il punto. La mancia è qualcosa di estraneo e non me l'aspetto (quasi) mai. Però... però... ci sono delle occasioni che ne consiglierebbero l'adozione. Ho 50 tavoli da controllare (circa 230 posti a sedere quindi) e non c'è niente da fare, venerdì e sabato sera è una lotta non da poco trovare un posto libero. E così tutti a chiedermi: Dai mi trovi un tavolo? Il buon senso cosa consiglia? Se 10 persone diverse mi fanno questa richiesta mi cadono le braccia: chi preferire nel momento in cui qualcuno se ne andrà lasciando qualche posto libero? Se ho una richiesta o due c'è modo di decidere, ma altrimenti?

In teoria se sono un gruppo di belle ragazze... però chissenefrega in fondo. Sono capaci anche loro di rimanere in piedi ad aspettare.
In teoria se sono un gruppo di amici... però dai, eri qui anche ieri sera, lascia il posto a qualcun altro.
In teoria se sono un gruppo di clienti non abituali... certo, il locale ne guadagnerebbe in clientela, però chi vi conosce?

Insomma, combattutto tra diverse istanze, lascio perdere e chi ce la fa bene, per gli altri mi dispiace. Penso invece che se qualcuno mi allungasse un qualche euro sottomano... state sicuri che il prossimo tavolo libero sarà loro! E invece nessuno, solo a chiedere e chiedere... un po' di coraggio ragazzi!

Le puntate precedenti di Bevande & Drink: [6] - [5] - [4]

Mondiali & Commemorazioni

Ieri sono (finalmente?) iniziati i Campionati Mondiali di Calcio (rigorosamente in maiuscolo, anche le preposizioni semplici!) di Germania. Primo incontro, Germania vs. Costa Rica, e prima sorpresa, seppur extra-calcistica. Prima del calcio d'inizio è stato fatto osservare un minuto di silenzio (e lasciamo perdere che i tifosi del Costa Rica urlassero a squarciagola il nome della propria nazionale).

Che c'è di male in questo? Apparentemente nulla, salvo chiedersi cosa diavolo ci sia da commemorare. Moggi radiato dall'ambiente calcistico? Non credo. Gattuso infortunato e Ronaldo con la febbre? Non credo. L'abbronzatura bronzea di Marcello Lippi? Non credo. Allora cosa?

Beh, io non so se il telecronista se lo sia inventato su due piedi perché non sapeva cosa dire, fatto sta che ha annunciato il minuto di silenzio come in ricordo di tutti i calciatori scomparsi. PLONK! Che accidenti di motivazione è? Sarebbe se come se il fruttivendolo, prima di consegnarti il cestino di fragole, dicesse una preghiera per tutti i raccoglitori di fragole scomparsi. Oppure silenzio per tutti i baristi scomparsi. Oppure silenzio per tutti i blogger scomparsi.

Mah, con tutti i problemi di 'sto mondo da ricordare e portare all'attenzione di una platea mondiale, proprio i calciatori scomparsi? Ma proprio tutti?

Giornata & Triste

O io non ho capito questa vita, o essa non vale nulla; ma io non ho mai visto né conosciuto niente di meglio, nessuno me lo ha mostrato.
Il'ja Il'ič Oblomov

Costituzione & Significato

Su suggerimento della mia ragazza, ho provato a scervellarmi sul significato del primo articolo della nostra Costituzione che recita:

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Qualcuno sa spiegarmi cosa vogliono dire queste due assunzioni? Che sia una Repubblica democratica, ok, è chiaro, dice qual è il nostro tipo di Governo. Ma che sia fondata sul lavorolavorare

La seconda parte è poi quantomeno inutile. Anche se la sovranità appartiene al popolo, ma soltanto nei limiti della Costituzione, basterebbe che nel secondo articolo ci fosse scritto che il popolo può solo mangiare arance con la buccia per sostenere l'economia dello Stato, ed ecco fissati forme e limiti della sovranità del popolo. Che poi mi pare chiaro che la Costituzione descriva le forme di sovranità del popolo.

Come avrei visto bene un primo articolo sintetico, esplicativo, significativo, che reciti: L'Italia è una Repubblica democratica. Punto. Tutte le altre sono parole inutili e ampollose.


che significa? Giuro che un valore preciso o profondo non mi viene in mente: mi pare una frase buttata lì. Anche perché se dovessimo prendere in considerazione l'ipotesi che a debbano essere i rappresentanti eletti a guida della Repubblica... beh, allora...

Ritiro & Onore

Non vogliamo fare la figura di quelli che scappano dall'Iraq di fronte alla comunità internazionale? Allora chiamiamo i caduti sul campo con la definizione corretta: morti secondo i tempi tecnici di rientro (e accidenti a voi che mi fate essere d'accordo con Diliberto!).

Rhcp & Video

Probabilmente l'avrete già visto passare in tv, visto che i Red Hot Chili Peppers non sono proprio una banda di emergenti in cerca del loro primo contratto discografico. Se invece ve lo siete perso potete recuperare grazie a Google Video l'ultima fatica (sic!) videografica del quartetto.

Il brano si intitola Dani California, ma non mi pronuncio sulla qualità del pezzo, che potrei definire come un buon rockettino e niente di più. Però il video è proprio divertente. I quattro peperoncini vestono via via i panni di glorie passate del rock.

Qualcuno sono riuscito a individuarlo: l'ancheggiare di Elvis per i 50s, chitarra e basso ascellari dei Beatles dei 60s, la psichedelia degli Who per i 70s. E poi Alice Cooper e David Bowie, forse i Bon Jovi per gli anni 80. Gli anni '90 si aprono con Axl Roses vestito di bianco, poi i Nirvana in unplugged (forse l'intento era per un omaggio serioso, ma mi ha fatto morire dal ridere
Kiedis con la parrucca bionda e il viso compassato). Non potevano mancare gli Iron Maiden con il loro muro di amplificatori Marshall alle spalle. E poi Marilyn Manson e, probabilmente, i Rammstein. A chiudere la carrellata i Red Hot nei loro panni, ma anche qui con vena ironica a prendersi in giro saltellando come matti per il palco.

Finalmente un po' di ironia...

Mestieri & Fatica

Ho voluto provare a quantificare la distanza che percorro ogni giorno mentre lavoro. Un cameriere lo vedete sempre giarer fra i tavoli col suo fido vassoio tra le mani, chissà quanta strada fa? Ora lo saprete! Ho applicato alla cintura un contapassi Oregon Scientific durante la serata di sabato (orario dalle 20.00 alle 2.00) e la mattinata/pomeriggio di domenica (orario dalle 8.00 alle 16.00).

Questi i risultati, prendendo come giusto il numero dei passi, mentre la distanza l'ho calcolata prendendo una stima di 60 centimetri a passo (ho fatto 10 passi e ho diviso la distanza percorsa). Molti sono più corti, altri più lunghi... diciamo una media ponderata.

Sabato --> 14.688 passi per 8.812 metri.
Domenica --> 19.602 passi per 11.761 metri.

Quindi 20 chilometri e mezzo (circa) in 20 ore. Spero che almeno il rischio di una vita sedentaria (con tutte le malattie ad essa connesse) sia evitato! Per le malattie connesse allo stress... beh, di quelle non è colpa mia...

Bevande & Drink [6]

Stamattina (e purtroppo non solo stamattina) confusione e svogliatezza hanno contagiato un po' tutti. Perché anche le brioches sono un dramma: ce ne sono troppi tipi, ognuno è abituato a mangiarla nel suo bar, è coccolato dalla stessa pasta e dalla medesima farcitura.

Confusione dicevo. Alle 11.00 la grande e stuzzicante vetrina delle brioches è quasi vuota, spesso del tutto. O per lo meno la possibilità di scelta è ridotta. E così stamattina, come puntualmente accade verso l'ora dell'aperitivo, si è verificata almeno tre volte (non sono molte, direte voi, ma a me pare proprio stupido) questa scene(ggia)tta:

Cliente1: - Cappuccio e brioche grazie. (detto dopo che sono davanti al tavolo da almeno 30 secondi)
Io: - Certo, ma come la vuole la brioches? (perché, diavolino diavolaccio, non me lo dici subito?)
C1: Mah... mmmm... cosa le è rimasto?
I: Solo crema e marmellata.
C1: Mmmm... tu (rivolto all'amico seduto a fianco) prendi la brioche?
C2: Va bene con la crema, grazie.
I: D'accordo... per lei niente? (e muoviti! (non perché abbia fretta, ma perché poi gli altri 20 che aspettano si spazientiscono)).
C1: Mmmm... al cioccolato non ce l'ha?
I: Grrrrrrrrrrrrrrr... (trattenendo la rabbia) No, solo crema e marmellata. Mi spiace ma è un po' tardi. E poi le avrei detto che c'era anche al cioccolato.
C1: Eh eh, ci ho provato, magari ne era avanzata ancora una.
I: (Guarda che non è una caccia al tesoro. Se ti dico che non c'è, credimi, non c'è, altrimenti te l'avrei data. A me non cambia.). Allora niente brioche?
C1: No, no. (Espressione di insoddifazione) Vabbeh... me la dia con la marmellata.
I: Va bene, come vuole (emmenomaleeraora!).

Svogliatezza dicevo. E mi cadono le braccia quando un/a ragazzo/a di vent'anni mi dice qualcosa del genere.

I: Ciao. Cappuccio come al solito?
C1: Ciao... sì, grazie. però stamattina mi prendo anche una brioche...
I: Va bene, come la preferisci? Cioccolato, marmellata, crema, con uvetta o liscia?
C1: Mmmm... pffff... è uguale vedi tu. Non ho la forza e la voglia di scegliere...

Le puntate precedenti di Bevande & Drink: [5] - [4] - [3]

Celebrazioni & Militari

Carrellata veloce ai telegiornali di oggi, che essendo il 2 giugno non si poteva non parlare delle sfilate di militari (a ricordarci che siamo stati salvati dagli americani durante la seconda guerra mondiale altrimenti eravamo fritti e nella prima abbiamo tenuto in mano il Veneto per sfinimento dell'avversario asburgico) finendo poi a ricordarci i nostri militari in Iraq.

Sempre loro. Ancora loro. Mi sono rotto le palle (e ogni tanto ci vuole) di questa gente che sceglie di andare a rischiare la propria vita per un ideale o per un guadagno. E 'sti incoscienti partono da casa con le loro belle mogli e figli di pochi mesi ad aspettarli. Donne che poi piangono come fontane (giustamente) davanti alle telecamere. Non dovete lasciarli partire se hanno famiglia! È così difficile mettere questa regoluccia? Annuncio: i volontari per le missioni di pace in zona di guerra non devono avere famiglia (declinatelo voi in gergo burocratico). Punto. Stop. Tutto il resto è noia.

Non riesco a sbollire la rabbia. Ho conoscenti che partono come volontari vero i paesi poveri dell'Africa per aiutare davvero chi è in difficoltà. Si ammalano di malaria. Bruciano i loro vent'anni per fare del bene. Campano solo grazie agli aiuti che qualcuno generosamente dona. Non hanno bardature mimetiche e finanziamenti miliardari (in euro) dal Governo o dalle nostre tasse. E aiutano. Aiutano. Aiutano. E sapete qual è il metodo migliorare per verificarlo? Che non vengono ammazzati. In paesi in cui la gente gira col machete a tagliare gambe e braccia al proprio vicino di casa questi ragazzi vengono lasciati in pace (tranne qualche raro caso di pazzia, ma in una guerra è un rischio che bisogna calcolare). Vengono rispettati. Sono benvoluti e ammirati dalla popolazione. Questo è il vero termometro della situazione. Al confronto i nostri ricchissimi e coccolati divi televisivi di Nassirija sono piccole pedine in mano alle forze politiche. Non si avventurano che di rado fuori dalla base e quasi mai nel centro abitato perché hanno paura. Perché nessuno li vuole. Anzi, in molti, li odiano.

P.S.: Scusate lo sfogo populista e comunista, ma difendo il mio punto di vista.

Segnalazioni & Internet [4]

Ecco a voi un bellissimo gioco... niente di originale sotto il punto di vista delle modalità, ma con la particolarità di essere realizzato con una grafica completamente in ASCII.

Il giochino si chiama Vax11 (per scaricarlo cliccate su rom dispo e poi su cliquez ici) e non ha bisogno di installazione. È sufficiente far partire l'eseguibile contenuto nella cartella. Qualche minuto di divertimento assicurato con il clone nerd di uno dei miei giochi preferiti nell'infanzia 1941 - Counter Attack.

Le puntate precedenti di Segnalazioni & Internet: [3] - [2] - [1]

Notai & Marketing

Chi non si è mai fatto un'immagine negativa (ma proprio pessima!) della figura professionale del notaio? Alzi la mano, prego... Nessuno?

Beh, in effetti non posso darvi tutti i torti. L'accostamento spontaneo è questo: poco lavoro = molti soldi = casta chiusa = gran bastxxdi (e diciamolo!). Direi che questo divertente post
riassume sotto forma di storia breve la semplice e lineare equazione che facciamo tutti.

Ma non voglio parlre dei notai solo per stigmatizzarli. Sono diventati moderni, simpatici, anticonformisti, vicini alla gente. L'(onnipresente) agenzia Armando Testa ha realizzato una campagna promozionale, espressamente voluta dal presidente della categoria Piccoli (homen nomen... chissà che povero e piccolo omuncolo), dal titolo: "Caro notaio". Cosa c'è dietro la firma. (dietro non lo so, ma di fronte tanti soldi) e con rappresentati, nei vari spot, volti di gente comune, normale (quindi, per deduzione, i notai si autoescludono dal novero delle persone comuni) alle prese con le 4 aree in cui hanno bisogno del notaio. E proprio a queste aree fanno riferimento i motti (headline per i tecnici) usati:

- Caro notaio, ci parla lei con mia suocera? --> E questo che vuol dire? Vuol dire "Convince lei mia suocera a morire lasciandomi erede unico di tutto il suo patrimonio?" (ovviamente esentasse se possibile). Secondo me non vuol dire nulla.

- Caro notaio, io vorrei un figlio. --> Altro non-senso. Probabilmente i notai hanno a che vedere anche con questo, ma non mi viene in mente in che modo. A meno che il notaio sia intesa come una splendida ventenne alla quale chiedere l'utero in affitto (o, viceversa, una donazione del seme sperando che nostro figlio diventi come lui (ricco, non per altre qualità)). Oppure significa che vai nello studio (dorato) del notaio, chiedi di poter avere un figlio, e loro ti rilasciano un certificato che ti mette in grado di averlo. Perché stupirci dell'Italia?

- Caro notaio, mettiamo su casa insieme? --> Qui, come sopra, sembra una proposta apertamente sessuale. Se invece di tante menate giudiziarie il Comune mi rilasciasse tutte le carte senza farmi pagare passaggi di proprietà inutili a peso d'oro sarebbe molto meglio che non una pubblicità del genere (ricordate il casino che aveva fatto la categoria dei notai quando hanno minacciato di togliere la loro"consulenza obbligatoria" per i passaggi di proprietà delle moto? Poverini, ne hanno estremo bisogno...)

- Caro notaio, la credevo più caro --> Qui chiudiamo con la presa in giro più colossale. Sembra un sketch comico da tanto è paradossale. Una fimra = tanti euro. Perché? Perché devo pagare una certificazione? Già mi girano le scatole quando devo mettere un bollo su qualche documento... la prendo come tassazione inutile e gratuita, ma purtroppo è lo Stato che la esige e (anche) con quei soldi mi fornisce un sacco di servizi (quasi) gratuiti... ma perché devo/dobbiamo essere tassati anche dai notai? Giuro che non l'ho ancora capita 'sta faccenda...

Per concludere (e non annoiare ulteriormente): una campagna ironica, sfacciata e simpatica rivolta a gente che appena vede un notaio lo inquadra nel mirino laser incorporato negli occhi con propositi tutt'altro che pacifici. Inutile sperare che si tramuti in un boomerang commerciale, perché del servizio di questi professionisti siamo costretti ad averne bisogno...