Vittorio Zucconi

Ci sono in giro copie di Repubblica in casa (di "la Repubblica" non mi suona molto bene in un testo scritto), con tutti i satelliti più o meno utili e più o meno interessanti che ne compongono l'ecosistema.

E così capita di gettare uno sguardo anche su D la Repubblica delle Donne e di trovarsi a leggere articoli di Vittorio Zucconi, HotelAmerica (perché lui deve sempre menarla con gli Stati Uniti d'America, ché così si chiamano, non generalizziamo). Pessima idea

Cito:
L'hamburger è l'equivalente di uno Hummer, di quei mostruosi Suv prodotti dalla americana General Motors, che ora sta meritatamente sprofondando nel fallimento [...]
Ora, al di là che dalla americana non si dice, e non credo che il Direttore abbia problemi a capire come vanno messi gli accenti.

Immagino che lo strale contro l'Hummer derivi dai suoi consumi stratosferici. Siamo d'accordo. Ma allora dai, andiamo tutti a Maranello e facciamo chiudere quella fabbrica di mostri mangia-carburante di cui siamo tanto orgogliosi.

Perché i 13,9 litri ogni 100 km dell'Hummer H3 sono addirittura meno dei 15, 2 litri ogni 100 km di una Ferrari F430.

Che ne direbbe, Mr. Vittorio Zucconi, di non deludere le mie aspettative di lettore che è stanco dei soliti luoghi comuni? Ci sono troppe persone che si affidano a quelli per condire e sostenere i propri articoli, non lo faccia anche lei.

Se per un numero del giornale a cui collabora, qualunque esso sia, non ha idee interessanti, ceda la penna e la rubrica a qualcun altro. Altrimenti devo cadere verso un altra banalità qualsiasi, del tipo che in Italia i giovani non trovano spazio perché gli anziani non mollano la sedia?
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