DICO & 194/78

Mi stupisco che ci sia ancora gente che non tollera la possibilità che coppie di omosessuali (e non) si uniscano in un'unione civile. Io mi schiero affinché lo stato dia le maggiori possibilità a tutti di essere felici. Perché vietarlo a qualcuno?

Tutt'al più potrei pensare di eliminare l'aborto indiscriminato, relegandolo a fini terapeutici o in causa di trauma.



Stipendi & Videogiochi

Sui forum e sui siti specializzati se ne parla da settimane, da mesi, da anni. La discesa in campo di Microsoft con XBOX 360 è stata singificativa, e lo sarà sempre più con il passare degli anni. Però il marchio PlayStation continuerà a dominare. Anche se è uscita quasi un anno e mezzo dopo. Anche se costa 600€. Anche se i giochi ora a disposizione sono pochi e per nulla innovativi.

E invece, per ora, non è così. Basta che andiate in qualsiasi negozio di elettronica e troverete la vostra pila di console invendute. Anche a soli 3 giorni dal lancio ufficiale.

Fra 3 anni nessuno può prevedere cosa accadrà, ma è indubbio che a questo giro Sony l'ha combinata grossa.

Acqua & Risparmio

Sono un fermo sostenitore di questa tesi da anni. Ieri è stata la giornata mondiale dell'acqua. Trovo oltremodo errato il modo in cui viene presentata questa emergenza.

Io, come italiano, uso e ho a disposizione centinaia di metri cubi d'acqua l'anno. Un africano molto pochi, tanto che spesso muore letteralmente di sete (e di fame non potendo irrigare le sue colture). Mi dispiace, cercherò di contribuire economicamente alla costruzione di pozzi, acquedotti, strutture di filtraggio, ma è possibile che il mio risparmio vada a beneficiare chi ne ha bisogno?

Se invece di 100 metri cubi d'acqua ne consumo solo 10, gli altri 90 posso donarli a qualcuno? La vedo molto dura: ciò che io non uso va a finire nel mare, diventa salato ed è quindi inutilizzabile da chiunque altro che non via sul percorso del fiume o della falda.

Quindi, viva la festa mondiale dell'acqua, ma non facciamo terrorismo psicologico inutile e dannoso (perché mi fa un po' incazzare) fondato sui luoghi comuni dell'Occidente sprecone delle risorse naturali. Poi magari sbaglio, ma che qualcuno me lo spieghi...


Ombrelli & Comodità

Ci sono problemi piccoli e problemi grandi. Qui siamo nella prima categoria.

Oggi il cielo è plumbeo (insomma, minaccia pioggia) e, guardando all'ombrello che la mia ragazza prenderà con sè all'uscita di casa (sono anni che non uso ombrelli), mi vengono dei dubbi. Oggi tutti (o quasi) usano gli ombrelli piccoli, quelli estendibili sia nell'apertura che nel manico: utilissima invenzione risparmia spazio nel momento del non-bisogno. In fondo l'area da coprire dalla pioggia non è smisurata, quindi nel cestino quegli ombrelloni da spiaggia che solo 15 anni fa erano la norma e via di mini-ombrello.

Però, perché c'è sempre un però, il problema del mini-ombrello è rappresentato dal porta-ombrelli. Non esiste un comodo porta-ombrelli studiato specificatamente per questi minuscoli sostituti dell'ombrellone Algida. Le uniche due possibilità sono, fuori da un locale, da un'aula o da un ufficio, di metterlo all'interno del porta-ombrelli insieme ai suoi cugini bisonti con la certezza che, al momento di riprenderselo, bisognerà bagnarsi fino ai gomiti per ravanare all'interno del cestone. Oppure di lasciarlo per terra.

Insomma, non ho mai visto un porta-ombrelli pensato per questo specifico oggetto che usano ormai tutti. Son problemi...

Indigeni & Stranieri

Non so, loro hanno Bob Dylan, noi Francesco Guccini. Non è proprio la stessa cosa, ma non sono affatto sicuro che farei cambio...

Scamarcio & Saunders

Sui fenomeni di culto non si discute. Specialmente se non si è coinvolti. Ma quando è troppo è troppo.

Il film 3 metri sopra il cielo è talmente una cagata pazzesca che, al confronto, Manuale d'amore merita un premio alla mostra del cinema di Venezia. Ma un premio grosso, mica robetta qualsiasi.

Prosa & Poesia

Da molto tempo questo spettro si agita sul capo dell'umanità. La scelta tra lirica e prosa è quasi sempre stata netta: nettamente vincente la lirica nell'antichità e fino a Rinascimento inoltrato, nettamente vincente la prosa dal Settecento fino alle nostre librerie. Naturalmente con qualche eccezione.

Oggi che abbiamo una sterminata produzione di entrambe le tipologie ci è possibile scegliere. Ma non è facile. Al di là di qualsiasi giudizio di valore, oggi, non saprei se un'emozione riuscirei a esprimerla meglio in prosa o pesia. Se afferrare un'immagine e lasciarla sulla pagina a raccontare l'infinito oppure se spiegare analiticamente ogni anfratto della mia anima.

Anche nella musica accade un po' questo: meglio un testo conciso e altamente evocativo o un rap logorroico e straordinariamente ricco di trovate geniali?

A me il dubbio rimane...

Frizzi & Lazzi [19]

In tanti anni di servizio dietro al bancone e tra i tavoli posso dire di aver capito un paio di cose. Una di queste è che quando si ha a che fare con una persona che si può definire al massimo un conoscente è necessario rispettare le distanze.

Quindi le conversazioni che già di per sè sono ripetitive, svuotate di ogni significato, fatte solo per occupare il vuoto pneumatico che si crea in determinate situazioni - le classiche frasi di circostanza sul caldo e sul freddo, sul pieno e sul vuoto, sul niente e sul troppo poco - devono rimanere tali. E' necessarrio ridurre ai minimi le variazioni sul tema.

L'altro giorno una collega ha chiesto a un cliente, innocentemente: Come va? e lui ha attaccato con un: Non bene perché... bla bla... raccontando un pezzo (non bello) della sua vita. Ci siamo quasi rimasti male. La risposta corretta e doverosa è: Abbastanza bene, grazie. E tu? Così, secca, stupida e inutile. Punto.

Tutte le menate sul barista confidente sono robe da film, da romanzo o da fiction televisiva. Ve lo concedo con il cliente abituale che vi fa compagnia con una birra alle 2 di notte mentre si sta chiudendo. Ma anche lui senza esagerare.

Le puntate precedenti di Frizzi & Lazzi: [18] - [17] - [16]

Refusi & Internet

Succede anche sui siti web. Succede anche alle grandi aziende. Anche a quelle che mirano alla perfezione arrivandoci (forse) più vicino di tutti. Prevedo problemi per chi si occupa dei testi del sito Apple.it...

Vita & Morte

Oggi giornatina mica da ridere... nel 1943 nasceva Lucio Battisti e nel 1982 moriva John Belushi.


Telegiornali & Obiettività

Ieri sera ho guardato il TG5 dall'inizio alla fine. Era da un po' che non succedeva, un po' perché le notizie le leggo sulla rete, oppure perché vedo altro. Ne sono rimasto disgustato.

Non tanto per le notizie che hanno dato, quanto piuttosto per come le hanno comunicate. La vicenda dell'insegnante picchiato dai genitori di un ragazzo a scuola è terribile, un po' per la situazione del ragazzo e per mille altri motivi. Beh, il titolo era, citando a memoria, Insegnante picchiato perché vietava il cellulare a scuola. Più o meno è andata così. Meno.

Poi super notizia in campo medico-alimentare. L'aglio non è curativo come si credeva. O forse lo è di più di quanto si credesse. Non si è capito assolutamente nulla. Si è citato il solito studio della solita università americana. Si è concluso il servizio con 2 minuti sull'uso dell'aglio in cucina
con il solito cuoco che cucinava il solito piatto con olio e aglio. E ancora intervista alle donne romane se apprezzassero l'aglio: risposte? L'aglio puzza e mi dà fastidio, etc... Davvero molto interessante, complimenti... E poi ci lamentiamo di Studio Aperto... (niente link per il gossip-giornale).

E poi, ovviamente, zero notizie zero sul Festival di Sanremo (bello il sito con la pubblicità inziale! Ma pensa te!) ma un collegamento di 5 minuti con Alessia Marcuzzi per il suo/loro Grande Fratello. E io che ci avevo creduto quando avevano detto di non aver parlato della lettera di Veronica a Berlusconi perché prima volevano vedere come andava a finire...

Non c'è niente da fare, siete schiavi del vostro editore. Come tutti gli altri, per carità. Perché non fate bella figura ammettendolo?