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Non tanto per le notizie che hanno dato, quanto piuttosto per come le hanno comunicate. La vicenda dell'insegnante picchiato dai genitori di un ragazzo a scuola è terribile, un po' per la situazione del ragazzo e per mille altri motivi. Beh, il titolo era, citando a memoria, Insegnante picchiato perché vietava il cellulare a scuola. Più o meno è andata così. Meno.
Poi super notizia in campo medico-alimentare. L'aglio non è curativo come si credeva. O forse lo è di più di quanto si credesse. Non si è capito assolutamente nulla. Si è citato il solito studio della solita università americana. Si è concluso il servizio con 2 minuti sull'uso dell'aglio in cucina
con il solito cuoco che cucinava il solito piatto con olio e aglio. E ancora intervista alle donne romane se apprezzassero l'aglio: risposte? L'aglio puzza e mi dà fastidio, etc... Davvero molto interessante, complimenti... E poi ci lamentiamo di Studio Aperto... (niente link per il gossip-giornale).
E poi, ovviamente, zero notizie zero sul Festival di Sanremo (bello il sito con la pubblicità inziale! Ma pensa te!) ma un collegamento di 5 minuti con Alessia Marcuzzi per il suo/loro Grande Fratello. E io che ci avevo creduto quando avevano detto di non aver parlato della lettera di Veronica a Berlusconi perché prima volevano vedere come andava a finire...
Non c'è niente da fare, siete schiavi del vostro editore. Come tutti gli altri, per carità. Perché non fate bella figura ammettendolo?
Domenica mattina a RAI Radio 1 ne ha parlato un responsabile dei TG Mediaset. ho ascoltato le sue parole a notizia già cominciata, non so quindi di chi si trattasse, ma spiegava appunto che - con suo sommo rammarico - la scelta di non parlare del festival è piovuta dall'alto. Si è espresso in termini di "scelta editoriale" (un giornalista non può certo parlare di auto-censura) motivata da questioni puramente economiche legate agli sponsor del festival, etc. Insomma, sappiamo bene come funzionano queste cose, è purtroppo del tutto inutile scandalizzarsi. Buon inizio di settimana ;)
Non arrivo a scandalizzarmi (per lo meno non in maniera plateale).
Però mi rendo conto che una "scelta editoriale" di questo tipo sia molto evidente e quindi facilmente individuabile.
Non sono tanto ingenuo, so che qualunque testata compie scelte del genere, ma se penso che per ogni notizia viene messo in atto un filtraggio intellettuale e ideologico meno evidente al pubblico (me compreso) inizio a perdere fiducia verso chi fa informazione.