by Limo
Perché tutti si ostinano a mettere il prefisso internazionale +39 davanti ai loro numeri telefonici quando è chiaro che nessuno li chiamerà mai dall'estero (sempre che sappiano rispondere in qualche lingua diversa dalla propria)?
by Limo
Sotto sotto tutti
speriamo che la
polemica accesa da Vittorio Feltri, ex-nuovo-direttore de
il Giornale,
si protragga a lungo. E i presupposti ci sono tutti: esisteranno davvero quei documenti ufficiali che Feltri sbandiera di avere mentre la parte avversa sostiene siano dei falsi?
Io sono quasi tentato di schierarmi dalla parte di Feltri, per più motivi:
- Non regge la tesi della difesa, che a sorpresa annovera tra le sue fila Berlusconi e Maroni, secondo la quale è di cattivo gusto infilarsi sotto le lenzuola altri. Sono d'accordo sul cattivo gusto, ma non al punto di arrivare alla solita frase: Con tutti i problemi di questo Paese, perché perdiamo tempo con queste cose. Mi spiace, ma chi di moralità ferisce (Boffo), di moralità perisce (Boffo).
- Un uomo pubblico, Berlusconi, non può predicare bene e razzolare male: sarebbe ipocrita. Vero. Un cattolico non può predicare bene e razzolare male: sarebbe ipocrita. Altrettanto vero, pur se con responsabilità lavorative (ma non morali) differenti.
- Pur rendendomi conto della bestialità di discriminazione sessuale che sto per dire, non si può mettere a dirigere l'organo ufficiali della CEI un omosessuale. Perché allora tutta la gerarchia ecclesiastica può tranquillamente evitare il giornaliero attacco a tutte quelle che loro considerano "deviazioni". Largo quindi al riconoscimento delle coppie gay, alla procreazione assisstita, al testamento biologico e chi più ne ha più ne metta. Era ora. Grazie Feltri per aver creato uno spiraglio.
- Dare delle "notizie nascoste", sempre che siano vere, è parte del lavoro del giornalista: non è giornalismo pubblicare le dichiarazioni di 20 politici su ogni pagina di giornale su qualsiasi argomento. Quelli si chiamano comunicati stampa, non articoli di giornale.
Vedremo come evolverà la faccenda, ma, allo stato attuale delle cose, non mi indignerei più di tanto per quello che sta succedendo.
by Limo
Dopo alcune prestazioni deludenti, potete vedere qui sopra un'immagine simbolo di come, oltre al danno, si aggiunga la beffa. Ronaldinho è nell'area dell'Inter e sbaglia di parecchio lo specchio della porta da posizione non difficile. Invece di abbassare lo sguardo e tornare vero il centrocampo, inscena una commedia con l'arbitro lamentandosi vigorosamente di un fallo ricevuto proprio mentre tirava.
Potete vedere chiaramente qual era la distanza tra i due giocatori. Potete vedere chiaramente su quali equilibri di sportività si regga il calcio d'oggi (ma anche quello di ieri). Possiamo chiamarlo sport?
by Limo
Confesso, non l'avevo mai visto (scheda film). Ma, dopo aver fatto una settimana a New York, con casuale colazione al Cafe Lalo, non potevo perseverare.
Giudizio personale: una commedia spensierata con poco da segnalare. Se non per un particolare nerd che ho notato (che ci volete fare!).
Tom Hanks (Joe Fox) è un grosso commerciante di libri, uno che la cultura la vende per farci soldi, trattando i prodotti come merce qualsiasi.
Meg Ryan (Kathleen Kelly) ha un piccolo negozio di libri per bambini ereditato dalla madre e nel quale vive e sogna e vende sogni.
Questa distinzione è riportata sottilmente anche nel dettaglio dei notebook con i quali si scambiano i messaggi di posta elettronica: lui ha un prosaico e aziendale ThinkPad IBM, lei un sognante e poetico notebook Apple.
by Limo
Ieri prima sgambata "invernale" al parco. Ho sempre preferito ascoltare interi album mentre mi alleno (!), con le loro pause, i lenti, i pezzi veloci, le canzoni belle e le canzoni brutte.
Ora vedrò di formare qualche playlist rock, pop, metal e quant'altro mi capiterà di ascoltare. Cominciamo con le prime perle rock.
Altri pezzi dell'album sono in fase di valutazione.
by Limo
Quando ci siamo conosciuti
ho pensato che mi avresti regalato
istanti indimenticabili.
Quegli istanti sono diventati ore.
Le ore notti.
Le notti giorni.
I giorni settimane e poi mesi.
La notte non sogno più,
perché tutta la mia vita con te è un sogno.
by Limo
Oggi, come molti concittadini milanesi, sono rientrato in ufficio. Avevo scommesso (con me stesso) che avrei visto un gran numero di colleghi vestiti di bianco, pronti a sottolineare in questo modo la propria abbronzatura estiva nel modo più semplice possibile. Mi sono sbagliato.