Giornali & Internet

Leggo, per una volta, un articolo interessante su corriere.it (ah, ovviamente era un articolo preso da un altro sito), secondo il quale i motori di ricerca mettono in crisi l'abilità, la fantasia e il mestiere dei giornalisti.

Risassumo in due righe: per un giornalista è essenziale, come per chiunque altro, che un suo articolo immesso in rete sia trovato. La maggior parte dei visitatori arriva dopo una ricerca attraverso un motore specializzato (che sia google, yahoo o msn). È quindi importante che chi cerca quella notizia sia in grado di ritrovarla. Poiché i motori di ricerca sono stupidi, cioè automatizzati, quella capacità di creare suggestioni con i titoli non paga.

Paga, invece, il pragmatismo, la fedeltà alla notizia, la cronaca inscatolata in titoli pertinenti. Non sono così convinto che sia una sconfitta del settore. I grandi giornalisti fanno grande cronaca. Sono stanco di sentir parlare delle grandi penne del passato che sapevano creare magia con i loro scritti come nessun altro, facendo rivivere gli eventi ai lettori come fossero stati presenti.

Sarà vero, ma quella è narrativa, non giornalismo. Io cerco notizie, precise, puntuali, soddisfacenti, esplicitate. Per tutto il resto c'è posto, si accomodino tutti, ma non è quella la base.

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