Risate & Eco

Esistono delle persone di cui ci si fida. Non troppo, non gli si affiderebbe la propria vita. Però, per quanto riguarda certi argomenti, sono sufficientemente affidabili. O almeno così si crede.

Ho letto molto di Umberto Eco. Da profano mi sono gustato solo i suoi intensi, coinvolgenti e colti romanzi: Il nome della rosa, Il pendolo di Focault, L'isola del giorno prima, Baudolino e La misteriosa fiamma della regina Loana. Tutti molto belli: alcuni di più, altri di meno.

Ecco perché mi sono fidato quando sono entrato in libreria e ho visto sulla copertina di un libro: Uno dei libri più divertenti, più veri, più dannatamente ilari che siano usciti negli ultimi anni. Firmato: Umberto Eco.

Cioè, non quelle frasi standard del tipo Il thriller più avvincente. Il Corriere della Sera. O altre amenità simili. Qui si parla di Umberto Eco! E siccome ho molti amici che bazzicano il mondo universitario ho pensato bene di comprarlo e farlo girare per lettura.

Beh, semplicemente non è così. Una delusione piccola piccola che va via via crescendo mentre procedo nella lettura. Mi spiace di aver perso un fidato consigliere.

Ah... il libro è Il professore va al congresso.

2 Responses
  1. Velenero Says:

    Lodge è un grande... anche se non sono Eco, ti consiglio di recuperare anche gli altri suoi libri...


  2. DDz Says:

    Foucault, non Focault ;)