Drugs & Roll

Fondamentalmente sono ingenuo. E per di più, un ingenuo che sa di esserlo. Eppure non riesco a non rimanere spiazzato di fronte ad alcune (piccole) delusioni che non dovrebbero essere tali.

A me piace la musica. Piace in un modo particolare, quasi fisico. Se una canzone, un disco, un artista mi piace, allora ad ogni ascolto provo qualcosa dentro, un sommovimento strano. Insomma, una musica bella (bella in quanto piace ame, sia chiaro) non mi lascia indifferente. E con le parole e con le emozioni.

Moby, dj newyorkese ormai star internazionale, non rientra nel novero dei miei musicisti preferiti. Diciamo pure che non mi piace. Però ricordo vagamente una sua esibizione vista di sfuggita in una replica di un qualche mtv-granderiunionedistilistiefintimusicisti-awards. Sì, forse qualcosa fatto a Barcellona... Moby aveva chiuso la serata, in un tripudio di coriandoli svolazzanti, con un'esibizione che mi aveva davvero impressionato: con la chitarra in mano, con un bel pezzo, con un'energia strepitosa.

Ho pensato (dal basso della mia ignoranza sul genere): Guarda un po' te che grinta quel musicista che l'unica cosa che sa fare è mettere in fila brevi campioni di musica di altri per creare noiose nenie digitali!

Ora, nel numero in edicola di Rolling Stone, leggo un'intervista al sopracitato artista. Beh, dice il piccoletto: Pensavo che l'alcol fosse la cosa migliore sul pianeta e che la degenerazione fosse la chiave della felicità. Dopo gli MTV Awards del 2002 a Barcellona, andavo a una festa e volevo attraversare in macchina la vetrina di un negozio. Ho provato a convincere l'autista dicendo che, a) avrei avuto una bella storia da raccontare e b) il frastuono sarebbe stato fantastico.

Beh, se l'energia che aveva mostrato sul palco era data da delle droghe e quello che gli girava per la testa era davvero quello... tanti saluti piccolo e povero piccoletto pelato. Perché lo so che le rockstar sono così, ma a vederlo scritto così a chiare lettere mi fa male al cuore.

Sai quanta energia avrei io da vendere se fossi al tuo posto?


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