Ieri serata di lavoro rallegrata da un concerto jazz con il chitarrista Garrison Fewell. Musica dura, senza sconti: contrabbasso, batteria rudimentale e chitarra dalla voce grossa e sporca, per niente conciliante. Nessuna concessione all'orecchio "inesperto", ma standard jazz uniti ad alcune composizioni originali che hanno tentato di farsi largo tra la folla. Un pubblico di non addetti ai lavori, di non amanti di questo genere di musica, che ha rischiato di fare innervosire oltre il lecito i musicisti, impegnati a sovrastare il chiacchericcio degli astanti alla ricerca di una dinamica e di una coordinazione di suoni quasi impossibile. Ci si è messo anche il tempo a remare contro, con una pioggia torrenziale che ha costretto a spostare all'interno gruppo, strumenti, amici e clienti. Tutto sommato me la sono goduta (pur senza arrivare ad amarla del tutto, questa musica) e ho evitato la solita serata condita dai 4/4 del pop più scontato e banale.
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molto intiresno, grazie