Chi segue (ogni tanto) questo blog saprà che lavoro in un piccolo bar in un piccolo paese (e chi non lo sa non è che si perde niente). Stasera, come ogni sabato sera, è serata di sold out. E, piccola sorpresa, capita tra i clienti un certo Grignani... non voglio fare lo sbruffone dicendo che non so chi è: non sono un fan della sua musica (questo è certo), ma è un po' che gira in tv e alla radio e quindi lo conosco. E lungi da me il difenderlo, ma devo dire che mi ha fatto una gradevole impressione, soprattutto se confrontato con chi aveva accanto.
Mi spiego meglio. Accanto aveva uno sbruffoncello locale che si atteggiava a divo con un bicchiere di champagne in mano, vassoio di frutta a portata di mano e secchiello del ghiaccio in bella vista. Poco più in là c'era questo sig. Grignani che, seduto al banco, ha sorseggiato la sua birretta, ha fatto due chiacchere con i barman e con le (immancabili) ragazze che hanno voluto una foto con lui, ha pagato, salutato e se ne è andato. Il piccolo arricchito ovviamente era ancora lì a recitare la sua scena del sabato sera.
Chapeau, caro Gianluca.
Mi spiego meglio. Accanto aveva uno sbruffoncello locale che si atteggiava a divo con un bicchiere di champagne in mano, vassoio di frutta a portata di mano e secchiello del ghiaccio in bella vista. Poco più in là c'era questo sig. Grignani che, seduto al banco, ha sorseggiato la sua birretta, ha fatto due chiacchere con i barman e con le (immancabili) ragazze che hanno voluto una foto con lui, ha pagato, salutato e se ne è andato. Il piccolo arricchito ovviamente era ancora lì a recitare la sua scena del sabato sera.
Chapeau, caro Gianluca.
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