by Limo
Quello che mi è capitato di sentire, leggere, ascoltare, interpretare durante la mia giornata:
Cosa fa un tricheco davanti a una panetteria?
Aspetta le focacce!
[Trettrè, 1988/1989, I-taliani]
- Mi permettete qualche silenzio, stamani?
- Perché mi chiedete questo?
- Mi pare di non aver la voce e di non saper dire nulla. Ma i silenzii, certe volte, possono essere gravi e infastidire e anche turbare se si prolungano. Perciò vi chiedo se mi permettete di tacere durante il cammino, e d'ascoltarvi.
[Gabriele D'Annunzio, 1889, Il piacere, Garzanti i grandi libri, pagina 198]
Una cosa sui treni: l'importante non è dove vanno, l'importante è decidere di prenderli.
[Capotreno, Robert Zemeckis, 2004, Polar Express]
Israele fornirà droni all'aviazione militare turca.
[Sottopancia del TG LA7]
by Limo
Ci sono persone che si nascondono tutta una vita dietro alla barba (o ai baffi, o al pizzetto o a una conbinazione di questi).
Forse nascondono è un termine un po' forte, ma a me sembrerebbe di indossare perennemente una maschera.
by Limo
Difficile credere che due giorni di sciopero abbiano esaurito le scorte di carburante (eppure è andata così), ma tant'è...
Mi domandavo: ma nei giorni in cui i distributori di carburante sono chiusi perché hanno esaurito le scorte, i furti d'auto diminuiscono? Perché secondo me non vale la pena fare fatica/rischiare per un furto che potrebbe rivelarsi inutilizzabile dopo pochi chilometri.
Pensieri mattutini...
by Limo
Spesso ci si lamenta delle feste religiose, della loro inutilità, delle loro radici ben radicate nelle tradizioni pagane, delle ipocrisie che ne fanno da sfondo. Tutte considerazioni in parte condivisibili.
Ieri era una festa laica: il 4 novembre, celebrazione della vittoria nella prima guerra mondiale. Non ce ne sono molte di feste laiche (o statali? non mi viene di meglio), e io ci sto anche a festeggiarle, a fermarmi per ricordare eventi e giornate importanti per la nostra giovane Repubblica.
Ma è possibile che non si sia capaci di celebrare altro che paci e guerre, armistizi e battaglie, generali e spedizioni fallite nel mondo, campi di concentramento e adolescenti nascoste in soffitta? Non ho problemi a definirmi pacifista (che non vuole dire stupido e accondiscendente), quindi di ricordare perennemente gli atti più eclatanti della stupidità umana non m'importa molto. Tanto vale passare oltre, no?
by Limo
Io di memoria non ne ho davvero molta: faccio fatica a ricordare appuntamenti, ricorrenze, dati, incontri, persone. Eppure, dietro il bancone, di almeno 50 persone ricordo perfettamente il solito.
So che quella signora prende un cappuccino molto caldo, senza schiuma e con una spruzzata di cacao. So che quella ragazza prende un proprio quell'amaro con ghiaccio ad inizio serata. So che quel mio amico prende un caffè corretto crema al whisky e una grappetta (morbida) a rimorchio. So che il the freddo per quella signora dovrà essere assolutamente senza ghiaccio e senza fetta di limone. E so che la birra per quel pensionato ex emigrante rientrato dall'Olanda è necessariamente media e rossa doppio malto. E potrei continuare ancora a lungo.
Non devono neanche chiedere, basta un cenno d'intesa a distanza. Esiste un modo per liberare questo spazio che vorrei utilizzare per altre informazioni più utili a non sfigurare in certe occasioni (ben più importanti)?
by Limo
Sono veramente rari i frangenti in cui vorrei essere diverso da quello che sono. Magari alle volte più alto, più lungimirante, più capace, più gentile, più corretto. Ma solo un poco. Mai davvero invidioso verso gli altri.
by Limo
Ho delle serie difficoltà a comprendere questo messaggio pubblicitario. Anche nella più completa ignoranza delle tecniche di panificazione e sforzandomi di comprendere a cosa serva l'
alcol etilico (scritto con la doppia
o addirittura) nella preparazione del pane...
by Limo
Ruspante e sboccato
inutile e colorato.
Ha sparso il suo seme
nella babele immobile e fangosa
privilegiata e sonnolenta.
'ché i problemi sono altri
non prestar orecchio alla gente.
by Limo
Quel che il mondo pensa di me
è
di solito
indifferenza
poca affezione.
Forse è colpa mia.
Forse dovrei darci meno peso.
Forse sbaglio
semplicemente
a interpretare
i messaggi, gli sguardi
le parole, gli atteggiamenti.
by Limo
Un sogno è irreale
nella forma
nei contenuti.
Temo il giorno
in cui si realizzerà.
by Limo
Buongiorno mondo!
Ringrazia il cielo
perché una delle tue figlie predilette
ha mostrato il candore e il pudore
del suo sguardo
anche stamattina.
Buongiorno Donna!
Grazie per aver anche oggi donato
un po' di gioia e di colore
al grigio mondo
che ti aspettava
fremendo
cullandoti nel sonno.
by Limo
Certi giorni
vorrei davvero essere una persona diversa
per poter risultare interessante
ai tuoi occhi.
(anche solo per giocare a carte)
by Limo
Troppo spesso la fantasia supera la realtà
lasciando in bocca l'amaro sapore dell'Ovvio.
by Limo
Un istante lungo un respiro
passi rapidi e poi le tue labbra.
E il mondo svanisce.
by Limo
Un piccolo appunto alla vita:
non cambiarmi le regole in corsa
andando a toccare l'unico punto fermo che mi rimane.
Me stesso incluso.
by Limo
Un tubo rigido carico di desiderabili veleni
con sottili ostie dall'innaturale apparenza
(le prime sono una goduria da sfogliare
ma infilare il braccio per ribaltare le rimanenti
che sono - sempre - nel verso sbagliato
è un po' frustrante).
by Limo
Scivolo lungo un lunghissimo piano inclinato
(lentissimamente)
mette angoscia per la sua perfezione
rende inutile ogni riferimento
annulla ogni decisione
spezza qualsiasi volontà.
by Limo
Da giorni il cielo piange
rendendo tristi noi, suoi amanti.
Trepidiamo in attesa di un sorriso
che mi renderà sereno e azzurro.
Al suo ritorno.
Al tuo ritorno.
Non piangerai più, vero?
by Limo
Voglio ballare tutta la notte
al ritmo d'amore e gelosia
tra realtà e fantasia
(ma la musica la scelgo io)
by Limo
posso solo rifletterti
svagata in pensieri
di ogni mio residuo svuotati
non resisto
non esisto
desisto?
by Limo
avrei voluto bruciare d'amore
nelle assolate estati
degli allucinati sessanta
avrei voluto sparare per ideali distorti
rosso o nero
nei plumbei settanta
avrei voluto suonare una tastiera a tracolla
con i capelli cotonati
negli edonistici ottanta
invece vivo nei grigi decenni
privi di un'illusione universale da sostenere
estranei a qualunque movimento di idee
by Limo
cerco di ritagliarmi uno spazio tra terra e cielo
ma eclisso, vittima delle mie squallide emozioni
e dei miei tentativi di condizionarle
by Limo
cancello il tempo aspettando il domani
- e la pioggia che inonda i campi e le strade -
annullando lo sterile presente
by Limo
Giunge al mio orecchio, sottile ed incerta,
la tua voce
dopo aver attraversato il vuoto.
Sono parole banali,
ma eccitano le sensazioni e stordiscono i pensieri.
by Limo
il mio cuore è soffice, svogliato, pensieroso
se non ci sei tu a motivarlo
by Limo
Che poi in fondo i sogni sono così affascinanti
proprio perché non si realizzano
(quasi) mai.
by Limo
perché ci affanniamo tanto?
quello che di più importante possiamo perdere
è noi stessi.
non è molto.
by Limo
viaggiare è inutile e triste
quando tutto quello che si desidera
è comodamente a portata di mano
by Limo
sei la cassa di risonanza per le mie emozioni
by Limo
Questo blog, anzi la persona che ci sta dietro, cioè io, non ha mai avuto molto da dire. E quasi mai era interessante. Però il blog, la voglia di fissare pensieri che altrimenti se ne sarebbero andati, la voglia di sperimentare questo strumento mi hanno trainato per molto tempo.
Ora si cambia. Ci sono molte persone che hanno e fanno meglio, e io continuerò a seguirle, prendendo spunti interessanti per le mie (opache) riflessioni. Da oggi pubblicherò solo qualche frase, magari oscura, magari ostentatamente (e mestamente) ricercata. Qualcosa che però sento mio davvero. Basta copia e incolla di altri pensieri e altre parole.
E visto che l'andazzo è quello per tutta la blogosfera italiana, io non vado in vacanza. Ho la fortuna di abitare sulle sponde di un lago, in cui non è difficile divertirsi (con poco) e in cui l'ambiente invita al rilassamento, quando ci vuole, e uno spreguudicato tuffe fra le onde, quando ci vuole.
Buone vacanze d'agosto a tutti gli altri...
by Limo
Ho una preziosa (tutte le cose personali sono preziose) quantità di indirizzi, numeri telefonici, dati e quant'altro che voglio riunire e conservare.
Preparare un foglio elettronico non sarebbe un problema, ma poi dove lo conservo?
In rete sarebbe la soluzione ideale, così sarebbe consultabile da qualsiasi parte mi trovi, ma non mi pare il caso di lasciare in giro dati di persone che non vorrebbero certamente una cosa del genere.
Sul cellulare lo farei (anche quello sempre con me)... ad avere un terminale all'altezza.
Sul computer di casa o sul notebook? Però non li ho sempre a disposizione...
Una classica agenda "fisica"? Ma chi se la porta sempre in giro?
by Limo
Ci sono alcuni cantanti (o artisti) che non capisco. Una di queste è Irene Grandi. È tornata alla carica per l’ennesima estate (chissà com’è, d’inverno torna in letargo) e per l’ennesimo Festivalbar con l'ennesimo singolo di pop-rock nel solito greatest hits. Dai, non se ne può più di vederla spuntare col suo look sempre più finto-giovane-sbarazzino!
Dando un’occhiata alla sua discografia non si può non notare come nella sua carriera non si sia fatta scrupoli. Dal 2001 a oggi ha pubblicato 2 album, 2 greatest hits e 1 un live in dvd. Non male come sfruttamente degli inizi di carriera...
Anche l’ultimo singolo Bruci la città lascia un po’ come il sapore in bocca del già sentito, dell’inutile, del sempre quello. Malgrado la tanto osannata (almeno in rete) collaborazione con Francesco Biancone dei Baustelle che, nel testo, si sbilancia coi congiuntivi. Ma senza troppa convinzione.
Se infatti la seconda strofa recita:
Bruci la città
o viva nel terrore
nel giro di due ore
svanisca tutto quanto
svanisca tutto il resto.
fila alla grande, la prima zoppica un po’:
Bruci la città
e crolli il grattacielo
rimani tu da solo
nudo sul mio letto.
Cioè, bruci la città e svanisca tutto quanto ci sta. Ma allora perché non bruci la città e rimanga tu da solo? Non capisco... forse si conta sul fatto che la seconda strofa aggiusta il tiro facendoci dileguare il dubbio sulla prima. Senza contare la cura nella ricerca delle rimerigorosamente baciate, non vorrete sperimentare troppo!):
E tutti quei ragazzi come te
non hanno niente come te
io non posso che ammirare
non posso non gridare
La prima è una ripetizione. La seconda è una rima fatta con l’infinito, cioè il tipo più facile e schifato da chi tiene un po’ a quello che scrive. Diciamo che gli ingredienti per farne il tormentone dell’estate ci sono tutti; non ultimo il periodo d’uscita. Però che tristezza...