Non si può andare avanti su questa strada (e non è male la battuta parlando di automobili). Non si può cambiare tutto all'improvviso.
Le automobili sono un incubo per l'ambiente, per il nostro sonno se abitiamo accanto a una strada frequentata, al nostro equilibrio interiore se lavoriamo in centro, al nostro portafoglio se ci preoccupiamo di restare in regola con la legge.
Sembra un incubo, e in effetti lo è in qualche misura. Quindi che si fa? Semplice: iniziamo a premiare coloro che inquinano meno perché su un'automobile viaggiano in almeno due persone. Sembra ovvio, ma in Italia non è così. Negli Stati Uniti il car pooling (che in Inghilterra diventa car share), ovvero la condivisione del mezzo di trasporto da almeno due persone, è premiato con la possibilità di accedere a corsie preferenziali. C'è già chi mi guarda storto e pensa: "Ma io non posso accordarmi con nessuno perché abito in campagna!". Nessun problema, perché la questione interessa coloro che lavorano nella stessa città, nello stesso quartiere, magari nello stesso palazzo (!) ma giungono in ufficio ognuno con la propria macchina. Come dice il proverbio: facendo di necessità (svegliarsi mezz'ora dopo la mattina) virtù (sforzandosi di dire: "Oggi prendiamo la mia auto?"), si può liberare le città da qualche migliaio di auto al giorno, migliorando anche la viabilità sulle corsie "normali".
Non si può pensare di chiudere al traffico le città (se non la domenica quando tutti sono fuori oppure a casa a dormire e allora a che serve bloccare il traffico?), così come non si può pensare di sostituire tutte il parco circolante con auto elettriche (dalla dubbia valenza ecologica).
Cominciamo quindi con piccoli passi: l'allargamento a 4 corsie della A4 tra Bergamo e Milano potrebbe essere un buon inizio, ma sono sicuro con il suggerimento Americano e Inglese (ma anche Australiano e Canadese) non verrà minimamente preso in considerazione. Salvo poi piangere tutti per le domeniche a piedi.
Ah, per dire quanto siamo intelligenti noi italiani (che abbiamo il maggior tasso di penetrazione di cellulari e automobili, accidenti noi sì che siamo avanti!), in Toscana è stata fatta una proposta di legge per sanzionare penalmente chi supera il limite di velocità: siamo troppo forti!
Le automobili sono un incubo per l'ambiente, per il nostro sonno se abitiamo accanto a una strada frequentata, al nostro equilibrio interiore se lavoriamo in centro, al nostro portafoglio se ci preoccupiamo di restare in regola con la legge.
Sembra un incubo, e in effetti lo è in qualche misura. Quindi che si fa? Semplice: iniziamo a premiare coloro che inquinano meno perché su un'automobile viaggiano in almeno due persone. Sembra ovvio, ma in Italia non è così. Negli Stati Uniti il car pooling (che in Inghilterra diventa car share), ovvero la condivisione del mezzo di trasporto da almeno due persone, è premiato con la possibilità di accedere a corsie preferenziali. C'è già chi mi guarda storto e pensa: "Ma io non posso accordarmi con nessuno perché abito in campagna!". Nessun problema, perché la questione interessa coloro che lavorano nella stessa città, nello stesso quartiere, magari nello stesso palazzo (!) ma giungono in ufficio ognuno con la propria macchina. Come dice il proverbio: facendo di necessità (svegliarsi mezz'ora dopo la mattina) virtù (sforzandosi di dire: "Oggi prendiamo la mia auto?"), si può liberare le città da qualche migliaio di auto al giorno, migliorando anche la viabilità sulle corsie "normali".
Non si può pensare di chiudere al traffico le città (se non la domenica quando tutti sono fuori oppure a casa a dormire e allora a che serve bloccare il traffico?), così come non si può pensare di sostituire tutte il parco circolante con auto elettriche (dalla dubbia valenza ecologica).
Cominciamo quindi con piccoli passi: l'allargamento a 4 corsie della A4 tra Bergamo e Milano potrebbe essere un buon inizio, ma sono sicuro con il suggerimento Americano e Inglese (ma anche Australiano e Canadese) non verrà minimamente preso in considerazione. Salvo poi piangere tutti per le domeniche a piedi.
Ah, per dire quanto siamo intelligenti noi italiani (che abbiamo il maggior tasso di penetrazione di cellulari e automobili, accidenti noi sì che siamo avanti!), in Toscana è stata fatta una proposta di legge per sanzionare penalmente chi supera il limite di velocità: siamo troppo forti!
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