by Limo
Oggi a pagina 5 del quotidiano sportivo Tuttosport hanno pubblicato una mia lettera (ed essendo lettera di critica quasi me ne stupisco) e, come nella migliore delle tradizioni, per motivi di spazio, è stata tagliata di alcune righe. Il messaggio che volevo trasmettere è, più o meno, quello che si evince da quelle poche righe, ma la ripropongo qua nella su ainterezza per evitare equivoci:
Caro direttore,
sono certo che la sua onestà intellettuale non le impedirà di ascoltare una piccola critica. Non apprezzo completamente la linea editoriale che il nostro giornale sta tenendo in questi ultimi giorni nei riguardi delle sentenze della giustizia sportiva. Perché la giustizia è una cosa seria, non un teatrino con quattro maschere a recitare una commedia di scarso valore. E anche se forse esisteva un canovaccio già scritto dietro a queste sentenze, la Juventus ha sbagliato, inutile negarlo. La macchia resterà, incancellabile e vergognosa, a sporcare la nostra storia: partire da -17 o da -10 o senza penalizzazioni non cambierà la percezione che il mondo del calcio avrà della vicenda. Del resto, chi si ricorda quale pena scontò il Milan per la vicenda del calcio-scommesse degli anni 80? Serie B. E allora lasciamo da parte questi toni intimidatori, queste pressioni indebite di giornalisti, tifosi e giuristi verso un'istituzione che rappresenta la legalità nel mondo sportivo, verso un verdetto che ormai è scritto. Accettiamolo, magari rodendoci un po' il fegato, ma con la testa alta come dopo altre ingiustizie subite (il diluvio perugino e la sconfitta in finale con il Real, per citare due esempi), senza mischiare i nostri atteggiamenti con l'arroganza industriale berlusconiana, l'understatement di facciata del petroliere milanese, la caciara paesana dei Lotito e dei Sensi, la ruspante baruffa palermitana di Zamparini. Noi siamo la Juventus! Avanti, al lavoro! Ci hanno condannato (troppo) duramente, ma, di certo, non ingiustamente. Almeno questo non crediamolo.
by Limo
Piccoli gioielli di vita. Brevi istanti di serenità. Già ne ero convinto, ma ogni giorno lo sono sempre di più: per quale motivo si cerca di placare nell'eccesso una fasulla sete di vita?
Ore 3 am, la nottata di lavoro giunge al termine. Ci si sposta in gruppo verso il lago. Pochi chilometri nell'aria frizzante della notte. Qualche passo incerto tra un sentiero e una discesa di gradini in pietra illuminati solo da un cellulare e da una piccola torcia e ci stendiamo su una piccola spiaggetta di sassi. Il cielo è un tripudio assordante di stelle e la riva è battuta dalle piccole onde lacustri. Si fanno due chiacchere e un paio di ragazzi si immergono nelle acque scure del lago. Tutto è così sereno. Così semplice. Così naturale. Si crea una magia particolare, figlia di momenti particolari vissuti con leggerezza.
Un gruppo di cigni si è avvicinato (i genitori e 4 o 5 pargoletti) minaccioso, soffiando, guardandoci bene da vicino e poi passando oltre scivolando silenziosi lungo la riva.
Poi l'alba si avvicina ed è ora di andarsene. Saluto gli amici di questo particolare momento, amici speciali e che per molto tempo rimarranno affettuosamente nei miei ricordi.
by Limo
Siamo o non siamo nell'era in cui la rete (informatica) è la fonte di molte iniziative? Allora perché non fare anche degli auguri digitali? Quindi auguri, SB... oddio sembra un articolo di cronaca... auguri Silvia B. (no Isa, non è quella Silvia) per il tuo primo quarto di secolo di vita! Certo, lo so che così è troppo brutale, e che in fondo sono solo 25 anni...
E visto che sei un'assidua (seppur recente) frequentatrice del blog (oltre che una collega) quale miglior modo per renderti omaggio? Auguri!
by Limo
Che ci posso fare? Mi vien voglia di prendere a pugni schermo e tastiera, di stracciare la tessera elettorale e di mandare a quel paese (no, non la Svizzera minacciata da Bossi prima del confronto elettorale) tutta la classe politica.
Ho sempre odiato i colpi di spugna. Che significano? Quando non si sa come affrontare una cosa la si passa per buona? Ho sempre avversato i condoni (edilizi o fiscali che fossero) perché li ritenevo una presa per il culo verso chi aveva rispettato quelle regole (magari perdendoci anche o faticando più del previsto). E così ora abbiamo il condono penale. Ché chiamarlo indulto lo rende meno comprensibile.
Chi ha compiuto questo reato? Corruzioni? Tu e tu... a casa. Rapina (piccola, eh!)? Voi là in fondo... non voglio più vedervi qui, ok? Concussioni e altri bazzecole? Tu e quell'altro... vedete di non cascarci di nuovo, sono stato chiaro? Non ho parole. Né di offesa né di circostanza.
Mastella --> ... è merito dell'intero Parlamento, ora spero che il Senato sia all'altezza della Camera e possa dare da subito una risposta ugualmente dignitosa ... (Mastella! Mastella! Ma davvero l'abbiamo messo lì dove stà?)
D'Alema --> ... È stato raggiunto il quorum con un ampio margine su una misura di carattere umanitario che secondo me era giusta. Io sono sempre stato infatti favorevole all'indulto ... (a saperlo non ti sostenevo...).
Fioroni --> ... Credo che sia un provvedimento saggio, un atto di clemenza che sposa giustizia e carità ... (Bel ministro della Pubblica Istruzione... proprio un bell'esempio di azione governativa da inserire nel programma del prossimo anno scolastico: "Se commetti un crimine e non sanno dove metterti... ti lasciano andare a casa.).
Berlusconi --> ... Non facciamo una opposizione muro contro muro ma una posizione tesi contro tesi. Quando le tesi della maggioranza ci convincono e riteniamo che siano nell'interesse del Paese, non abbiamo nessuna difficoltà ad aggiungere il nostro voto al loro ... (Specialmente quando molti dei beneficiari delle misure di indulto finaziario sono i tuoi adepti, vero? Chissà perché avete insistito così tanto per farle inserire...).
Di Pietro --> ... Questo indulto è stato un voto di scambio politico-parlamentare con cui l'Unione ha svenduto la propria dignità politica cedendo al ricatto della Cdl e, in particolare, di Forza Italia ... (E vai terruncello che non sa parlare e contare ma che ha le idee chiare! Chiarissime).
by Limo
Io sono un appassionato di tecnologia (un po' come tutti al giorno d'oggi, diciamocelo), ma la tecnologia non si appassiona a me. Questa settimana, nell'ordine ho avuto i seguenti contrattempi (non ancora risolti):
- Il mouse del mio desktop è saltato, non funziona che a momenti. Ho dovuto compiere il salto di qualità acquistando un topolino senza fili (35€): non l'avevo mai preso perché non mi va di sprecare batterie inutilmente. Ma sembra che ora li facciano tutti così quelli decenti...
- Ho perso dalla tasca il mio fido cellulare mentre ero in moto. Risultato: sono senza telefono (decente), ho perso (quasi) tutti i miei numeri (almeno i nuovi aggiunti dall'ultimo backup), la Wind ha voluto 10,33€ per portarmi il vecchio numero su una nuova scheda e mi aspettano 10 giorni in cui informarmi su cosa volere dal mio cellulare nuovo (dipende tutto dal budget naturalmente).
- Il modem ADSL ha pensato bene di abbandonarmi dopo che la corrente ieri sera è saltata causa temporale. Nulla è saltato in casa mia, solo il modemino di Alice è morto completamente. Ora aspetto la sostituzione o me ne acquisto uno decente? Altri soldi che se ne vanno in fumo...
Che altro potrà accadermi ora di peggio? Certo, potrebbero bussare alla porta... apro distrattamente... e Zidane mi dà una capocciata nello sterno mandandomi al tappeto per qualche ora...
by Limo
Oggi, da un'amica, ho sentito una frase che non avrei mai voluto sentire e che mi ha gettato nello sconforto (o! mio! dio!):
Hai sentito la nuova canzone di Cristicchi? Bella, eh! Dice qualcosa dell'ombrellone nel culo, ah ah... è bellissima! E poi a Studio Aperto han detto che è il nuovo tormentone dell'estate!
by Limo
Avete presente quei cartelli presenti sull'entrata di alcuni negozi recanti la dicitura Entrata libera? Hanno un non so che di folkloristico, perché in realtà non hanno alcun senso, vero? Qualcuno mi può obbligare a fare acquisti una volta entrato in un esercizio commerciale? Anche se non trovo nulla che mi aggrada? Spero proprio di no...
Forse vogliono dire, parafrasando: Se entri giuro di non romperti l'anima piazzandoti un commesso alle caviglie che ti chiede ogni due minuti: "Serve qualcosa?".
Però a questo punto meglio inventare qualche altra frase da appiccicare sulla porta d'ingresso del negozio. Giuro però che non mi viene in mente nulla...
by Limo
Da oggi me ne sbatto. Chiaro? Non me ne frega più nulla di quel lembo di terra arbitrariamente richiesto dal popolo israeliano e generosamente concessogli dalla comunità internazionale. Da oggi i palestinesi possono procedere coi loro sassi in mano e spaccare le teste a chi vogliono (tanto vengono ripagati con carri armato e missili). Me ne sbatto.
Oggi se la prende col Libano, 'sta banda di maleducati mediorientali, e spara missili a pioggia sulla città di Beirut. Il motivo? Beh, ci hanno rapito 2 soldati e ammazzati altri 8. Ok, allora bombardiamo una metropoli, che tanto il "10 per 1" dei nazisti al confronto è come farsi prestare soldi da un usuraio invece che da una banca (ok, questa è sottile, ma si capisce l'intento ironico, no?).
Netanyahu, leader della destra oggi all'opposizione (che visto che sono incaxxato non posso non dirti che il tuo nome lo pronuncio, involontariamente, ogni volta che preparo la saliva per sputare) rilascia un 'intervista in cui dice che il suo partito appoggerà l'operato del Governo (di sinistra) "perché bisogna bombardare il più possibile prima che la comunità internazionale faccia sentire la propria pressione perché si ponga termine al conflitto". Ma vi rendete conto della malattia mentale di questa gente? Certo, noi, impegnandoci in guerre "apparentemente giuste" come quella irachena, perdiamo di autorità nel dirimere le questioni internazionali... però vi rendete conto di che faccia tosta?
Da oggi me ne sbatto. Giuro che me ne sbatto.
by Limo
L'Italia ha vinto, ma mi ha fatto riflettere la trasmissione che segue la partita, "Notti mondiali". Ieri sera c'era ospite Pelè, il mito del calcio mondiale. Mito? No, niente da fare. Il mito è un'altra cosa.
Il mito è fatta di eccessi, di distruzione, di rovina, di spreco di talento. Il vero mito è Maradona o chi per lui in altri campi. È triste dirlo (almeno per me), ma vedere quel gentile e mite sessantenne (70?) che risponde a domande banali e, dio mio, sempre maledettamente uguali e inutili, dà il voltastomaco.
Quindi il mito è altro da questo. Lui è stato un grande, forse il migliore di tutti i tempi, nessuno lo nega. Ma il mito è un'altra cosa. Il mito è Jim Morrison, non Mick Jagger. Il mito è Gilles Villeneuve, non Niki Lauda. Il mito è Jimi Hendrix, non Bob Dylan. Il mito è James Dean, non Clint Eastwood. Io odio gli eccessi, ma il mito di questi si alimenta.