Il disagio di sentirsi fuori posto, fuori luogo, fuori contesto. Non è accaduto a me, ma al (felice?) possessore di un SUV che ho visto sfigurare in maniera indecente di fronte alla coppia di fanciulle che aveva a bordo (che sono, in fondo in fondo, il motivo per il quale il suddetto automezzo è stato acquistato).
Risiedo spesso a Milano, di fronte a un grande parcheggio, quasi sempre miseramente vuoto e inutilizzato. Ma nel fine settimana, grazie al pub vicino, il piazzalone di cemento prende vita, riempendo di auto la zona. Malgrado l’ampia disponibilità di spazio regolamentare, da bravi italiani, prima di sistemarsi negli appositi spazi, si riempono le strade vicine, con le auto addossate in maniera indicibile ai marciapiede, agli incroci e alla carreggiata... cosa non si fa pur di evitare due passi a piedi! (Quindi gli sfigati sono quelli che utilizzano i (facendo un conto a spanne) 200 posti auto contrassegnati. Siamo forti, vero?).
Poiché il parcheggio rimane quasi sempre vuoto, sono stati installati dei cancelli che delimitano in altezza il passaggio degli automezzi, così che il posto non diventi meta e residenza di comitive di nomadi. Immagino si sia già capito: il SUV (Sport Utility Vehicle!) non passava sotto queste barriere. Il proprietario ha formato una colonna strombazzante perché, non cedendo di fronte all’evidenza, è sceso per verificare se effettivamente al suo tecnologico mostro a quattro ruote davvero fosse impedito l’ingresso nei comodi parcheggi. Non passava. Così ha mestamente fatto scendere le signorine al seguito sul marciapiede chiedendo (quasi supplichevole) di attenderlo mentre lui avrebbe cercato un posto (quasi certamente molto lontano). Figura meschina per chi avrebbe voluto bullarsi del proprio mezzo.
È inutile negarlo: queste moderne carrozze motorizzate (perché a queste assomigliano) non sono fatte per la città. Paiono tonni in un acquario casalingo. Fanno fatica a compiere qualsiasi manovra che non sia più che consueta. Disturbano la visuale posteriore di chi li precede e quella anteriore di chi li segue. Tralascio volutamente i dati sull’inquinamento atmosferico e acustico.
La mia non è invidia spicciola. E non sono neppure ipocrita. Invidio la loro disponibilità economica, ma se avessi quei soldi (53.000€ più altri per gli optional per un Audi Q7), mi comprerei una BMW Z4. E mi avanzano i soldi per le vacanze di un quinquennio (tanto ci vado in aereo/nave) in vacanza, non di certo con l’auto!
Risiedo spesso a Milano, di fronte a un grande parcheggio, quasi sempre miseramente vuoto e inutilizzato. Ma nel fine settimana, grazie al pub vicino, il piazzalone di cemento prende vita, riempendo di auto la zona. Malgrado l’ampia disponibilità di spazio regolamentare, da bravi italiani, prima di sistemarsi negli appositi spazi, si riempono le strade vicine, con le auto addossate in maniera indicibile ai marciapiede, agli incroci e alla carreggiata... cosa non si fa pur di evitare due passi a piedi! (Quindi gli sfigati sono quelli che utilizzano i (facendo un conto a spanne) 200 posti auto contrassegnati. Siamo forti, vero?).
Poiché il parcheggio rimane quasi sempre vuoto, sono stati installati dei cancelli che delimitano in altezza il passaggio degli automezzi, così che il posto non diventi meta e residenza di comitive di nomadi. Immagino si sia già capito: il SUV (Sport Utility Vehicle!) non passava sotto queste barriere. Il proprietario ha formato una colonna strombazzante perché, non cedendo di fronte all’evidenza, è sceso per verificare se effettivamente al suo tecnologico mostro a quattro ruote davvero fosse impedito l’ingresso nei comodi parcheggi. Non passava. Così ha mestamente fatto scendere le signorine al seguito sul marciapiede chiedendo (quasi supplichevole) di attenderlo mentre lui avrebbe cercato un posto (quasi certamente molto lontano). Figura meschina per chi avrebbe voluto bullarsi del proprio mezzo.
È inutile negarlo: queste moderne carrozze motorizzate (perché a queste assomigliano) non sono fatte per la città. Paiono tonni in un acquario casalingo. Fanno fatica a compiere qualsiasi manovra che non sia più che consueta. Disturbano la visuale posteriore di chi li precede e quella anteriore di chi li segue. Tralascio volutamente i dati sull’inquinamento atmosferico e acustico.
La mia non è invidia spicciola. E non sono neppure ipocrita. Invidio la loro disponibilità economica, ma se avessi quei soldi (53.000€ più altri per gli optional per un Audi Q7), mi comprerei una BMW Z4. E mi avanzano i soldi per le vacanze di un quinquennio (tanto ci vado in aereo/nave) in vacanza, non di certo con l’auto!
Noi ci prenderemmo questa:
http://static.flickr.com/34/115410955_d687033a46_m.jpg
e il resto? io non lo so, la manu lo spenderebbe in libri :)
Era sottinteso che chi può spendere quei soldi in auto, la 500 (anche questa nuova: http://www.fiat500.com/) se la tiene come tender nel baule del SUV. Io so come spenderesti la tua quota: compreresti tutta la collezione di iPod e di iMac in ogni colore disponibile!
sicuro! soprattutto l'ipod shuffle. Pieno di ipod shuffle! in particolare nel modello "molletta", che per citare una comune conoscienza, ha due sistemi per riprodurre gli mp3: "alla cieca e alla cazzo".