Atleti (quasi) bionici


L'azienda americana Nike mette in commercio delle lenti a contatto per migliorare il contrasto degli ambienti. Utile per gli atleti durante le manifestazioni sportive.

Nike migliora uno dei cinque sensi: la vista (almeno per ora: si attende a breve con ansia un super-naso per equipaggiare i cacciatori di tartudo). L'idea è semplice e rivoluzionaria: invece di usare occhiali da sole per contrastare i riflessi abbaglianti dell'astro caro ad Apollo, ci si affiderà a queste lenti (a catalogo sia correttive che neutre) tecnologicamente avanzate con filtri UVA e UVB. C'è una versione verde per attività sportive da praticarsi su campi d'erba o dove la visione dell'ambiente è fondamentale per lo sport in questione. La versione ambra è invece indicata per gli sport in cui è utile focalizzare con precisione un oggetto (palle, palline e pallette di varia foggia e misura): il colore permetterà di aumentare il contrasto, come potete vedere dagli esempi del sito dedicati al prodotto chiamato MaxSight.

Mamma mia, mi sembra di star facendo pubblicità a un prodotto per il quale ho ricevuto un compenso... (purtroppo) non è così. Ho solo strutturato il post con una parte informativa iniziale e una di commento spicciolo a chiudere.

Il commento si riduce a questo: ma gli atleti del futuro saranno umani? Già oggi hanno una dieta personalizzata, un allenatore personalizzato, un programma di allenamenti che, per appuntamenti importanti, prevede un'escalation di forma di mesi per arrivare al massimo all'evento. Hanno poi degli attrezzi di un'efficacia incredibile: aste in carbonio, costumi che scivolano nell'acqua, tutine con resistenza zero all'aria. Un esempio eclatante riguarda Michael Johnson, leggendario 200/400metrista a cui il munifico sponsor (sempre quello del baffo) costruiva le scarpette direttamente intorno ai piedi e in modo che non resistessero all'uso per più di tre volte: al termine erano inutilizzabili perché usurate (!) ed erano lanciate nel pubblico e trasformate in "reliquia" dal ricevitore (un po' come le gomme "da tempo" delle competizioni motociclistiche).

Forse è bene, forse è male, forse non sono più uomini, sono piccoli cyborg (o come i Borg): a questo punto perché vietare il doping? Visto che chi ha più soldi vince, tanto vale fare in modo che chi ha più sprezzo della propria vita (imbottendosi di sostanze mostruose) vinca. Qual è la differenza? Tanto sono "campioni del mondo" anche gli energumeni che giocano a wrestling: incontri pilotati tra uomini (e donne) imbottiti di sostanze di ogni genere (e poi ci stupiamo della morte di... Guerrero (ho dovuto cercarlo, non seguo questo gioco) morto per infarto!). Quasi quasi creo un campionato del mondo di "lettura di autori russi sul divano"! La corona iridata è già mia!

Una note di colore aggiunta (forse) dall'articolista di Tom's Hardware dal quale ho letto la notizia è questa:

La nota di colore, inoltre, permette di rendere lo sguardo più aggressivo. Negli sport di contatto questo potrebbe dare qualche vantaggio in più.
Dalla serie: ilmondoèmmmmioooooo! Io sono più grosso, cattivo e incaxxato... (cosa c'entri poi questo con lo sport è tutto da valutare). Ma la considerazione fattami da un amico (ciao Carlino!) sulla differenza tra sport (confronto tra atleti) e gioco (esibizione di atleti) la rimando a una prossima puntata.

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