L'Italia è il paese delle 100 cento città. Dei 1000 comuni. Dei 10.000... incompetenti. Arrivo un po' in ritardo, ma durante il periodo natalizio, TrenItalia ha promosso una campagna nazionale radiofonica che invitava a comprare in anticipo il biglietto del treno, magari per andare a trovare lo zio Pietro a Matera. Piccolo problema: questo è proprio l'unico capoluogo di provincia a non essere collegato alla rete ferroviaria nazionale.
Poveri pubblicitari, l'idea non era male: la "città dei sassi" richiama la grotta del "bambinello"; il sud (devo dirvi dove si trova Matera?) era terra di forte emigrazione e un rientro per le vacanze natalizie profuma molto di "aria di casa"; la voce dello spot era la Cosa, il personaggio dei Fantastici 4 il cui corpo è (per l'appunto) costituito di pietra. Tutto congegnato per benino.
Poveri pubblicitari, l'idea non era male: la "città dei sassi" richiama la grotta del "bambinello"; il sud (devo dirvi dove si trova Matera?) era terra di forte emigrazione e un rientro per le vacanze natalizie profuma molto di "aria di casa"; la voce dello spot era la Cosa, il personaggio dei Fantastici 4 il cui corpo è (per l'appunto) costituito di pietra. Tutto congegnato per benino.
Peccato che i responsabili della comunicazione di TrenItalia non si siano minimamente preoccupati di fare un controllino alla stazione in questione! Per completare il quadro del classico "bisticcio all'italiana", sommiamo l'indignazione del sindaco (con tanto di fascia tricolore d'ordinanza) e le decine di miliardi spesi per collegare effettivamente la città con la strada ferrata, con l'unico risultato di qualche ponte e un paio di bretelle di binari morti su cui crescono le erbacce. Italia si', Italia no, Italia gnamme, se famo du' spaghi.
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