Nomen & Omen

Conosciamo tutti la consolle da gioco di Sony, la mitica PlayStation, che uscì nel (credo) 1995 nella sua prima incarnazione a cui ne fece seguito un'altra PS2 e a cui ne seguirà una terza generazione fra qualche mese (indovinate? Sì, PS3).

Quello che però è divertente segnalare è questo: le merci che entrano nella comunità Europea devono pagare delle tasse, i giochi in particolare. Ecco allora che Sony, per la PS2, dichiarò che in realtà la sua macchina da gioco era un computer a tutti gli effetti: per questo lanciò una specie di sistema operativo di base (basato su Linux naturalmente) per dar peso a questa sua dichiarazione. Questo per non pagare il dazio sui giochi importati. Ora il gioco si ripropone per PS3 (e qui siamo forse più vicini alla realtà visto il potenziale della futura consolle).

Però ci si chiede: se vuoi che la tua PlayStation non sia solo un computer, perché continui a chiamarla PLAY = gioco STATION = postazione? Non potresti dargli un altro nome?

Certo è che se un discorso del genere è fattibile, allora molti altri prodotti dovrebbero correre ai ripari: la Coca-Cola non usa più (se mai lo ha fatto) la cocaina come ingrediente, quindi dovrebbe cambiare denominazione? Il computer Mac è forse irlandese per fregiarsi di questo nome? L'Acqua Vera vuole forse insinuare che esistono acque false? Babbo Natale ha per caso dei figli visto che non si vuole accontentare di essere chiamato Sig. Natale?

Forse non sempre è il caso di dare troppa importanza alle parole...
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