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Analizzando le "promesse" più o meno realistiche dei due candidati emerge comunque chiaramente la linea politica che aderisce perfettamente ai due schieramenti: Prodi sostiene le famiglie meno abbienti (e smettila di chiamarle povere) con bonus e sgravi fiscali, mentre Berlusconi "tiene la parte" della borghesia (più o meno alta) con aliquote e rendite finanziarie poco tassate. Che ogni categoria voti ciò che gli conviene.
Merita un commento a parte il discorsofinale/televendita dell'ubriaco appeso al lampione: quel dito puntato al pubblico con la sparata finale dell'abolizione dell'I.C.I. (che è un'imposta comunale, quindi al Governo non può fregare di meno di abolirla) rimarrà un grande momento della storia della televisione. Il Mastrota-padellaro-materassaro al confronto è un dilettante, ma almeno vende oggetti concreti, non sogni di un uomo irresponsabile.
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