Un altro piccolo assaggio della politica locale che si fa fuorviare dalla politica nazionale. Il partito che si appoggia alla bandiera tricolore del centrodestra (pagheranno i diritti alla Vodafone per lo slogan?), fantasiosamente intitolato "La Casa delle Libertà di Costa Volpino", ha lanciato la bomba: (se saremo eletti) elimineremo l'ICI sulla prima casa dal 2007. Plomk!
Ora, mettiamo che possa anche essere possibile, perché non me lo spieghi? Vuoi dire che fino ad oggi mi hai fatto pagare una tassa di cui si poteva tranquillamente fare a meno? Una tassa inutile che pesava sui bilanci familiari ma non su quelli del Comune? Costa Volpino ha delle entrate oscure per cui sia possibile rinunciarci? Oppure basterà piazzare un autovelox da qualche parte (tipo, senza sparare tanto a caso, un bel rettilineo di 4 chilometri con limite 50 km/H?) per recuperare i soldi mancanti?
Le mie sono solo illazioni, sia chiaro, ma il ragionamento che le precede è semplice. Quando il leader Silvio Berlusconi ha gettato il sasso dell'abolizione dell'ICI in caso di ri-elezione, gli economisti si sono divisi in due fazioni: chi considerava inaccettabile per i bilanci comunali questa proposta, chi invece la considerava una tassa tutto sommato non decisiva per il bilancio dello Stato. E proprio qui sta il punto.
Se lo Stato aveva comunque il potere (che poi ne avesse anche la capacità finanziaria non lo sapremo mai) di trasferire ai Comuni delle risorse nazionali per coprire il buco derivante da questa tassa che è fondamentale per il loro mantenimento, qualcuno mi può spiegare come è possibile che un Comune, in autonomia, senza coperture dall'alto, possa rinunciare a una voce così importante del proprio bilancio? Demagogia, cara Laura Cavalieri (e senza ironia grazie per questi anni di buona conduzione del Comune) e (meno) caro GianAntonio Martinelli? Forse no, ma invece di un cartellone 6x3 con uno slogan buttato lì perché non mi affiggi un cartellone negli appositi spazi riservati a queste ricorrenze elettorali con la spiegazione di questa manovra rivoluzionaria? Questa si chiama proprio demagogia = La demagogia è l'attività del politico che, in vista del proprio interesse, spinge il popolo a fare qualcosa contro il suo interesse, sviando la percezione delle necessità concrete.
Il fatto che siate poi alleati con gente, la Lega Lombarda tanto per capirci (ideologicamente cara a molti ma nelle mani di molte persone considerate di poco valori da molti), che spara su camion a vela slogan del tipo: "La sinistra di Prodi si è presa tutto. Salviamo almeno Costa Volpino", oppure i sempre cari "Padroni a casa propria", non gioca a vostro favore...
Ora, mettiamo che possa anche essere possibile, perché non me lo spieghi? Vuoi dire che fino ad oggi mi hai fatto pagare una tassa di cui si poteva tranquillamente fare a meno? Una tassa inutile che pesava sui bilanci familiari ma non su quelli del Comune? Costa Volpino ha delle entrate oscure per cui sia possibile rinunciarci? Oppure basterà piazzare un autovelox da qualche parte (tipo, senza sparare tanto a caso, un bel rettilineo di 4 chilometri con limite 50 km/H?) per recuperare i soldi mancanti?
Le mie sono solo illazioni, sia chiaro, ma il ragionamento che le precede è semplice. Quando il leader Silvio Berlusconi ha gettato il sasso dell'abolizione dell'ICI in caso di ri-elezione, gli economisti si sono divisi in due fazioni: chi considerava inaccettabile per i bilanci comunali questa proposta, chi invece la considerava una tassa tutto sommato non decisiva per il bilancio dello Stato. E proprio qui sta il punto.
Se lo Stato aveva comunque il potere (che poi ne avesse anche la capacità finanziaria non lo sapremo mai) di trasferire ai Comuni delle risorse nazionali per coprire il buco derivante da questa tassa che è fondamentale per il loro mantenimento, qualcuno mi può spiegare come è possibile che un Comune, in autonomia, senza coperture dall'alto, possa rinunciare a una voce così importante del proprio bilancio? Demagogia, cara Laura Cavalieri (e senza ironia grazie per questi anni di buona conduzione del Comune) e (meno) caro GianAntonio Martinelli? Forse no, ma invece di un cartellone 6x3 con uno slogan buttato lì perché non mi affiggi un cartellone negli appositi spazi riservati a queste ricorrenze elettorali con la spiegazione di questa manovra rivoluzionaria? Questa si chiama proprio demagogia = La demagogia è l'attività del politico che, in vista del proprio interesse, spinge il popolo a fare qualcosa contro il suo interesse, sviando la percezione delle necessità concrete.
Il fatto che siate poi alleati con gente, la Lega Lombarda tanto per capirci (ideologicamente cara a molti ma nelle mani di molte persone considerate di poco valori da molti), che spara su camion a vela slogan del tipo: "La sinistra di Prodi si è presa tutto. Salviamo almeno Costa Volpino", oppure i sempre cari "Padroni a casa propria", non gioca a vostro favore...
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